Scenari. La sceneggiatura nel cinema muto italiano
2006
Abstract
Questo è un "author draft" (la prima versione di un testo successivamente pubblicato, così come è stata inviato dall'autore alla casa editrice).
References (45)
- Per un approfondimento relativo alla storia della sceneggiatura nel cinema muto italiano cr. Silvio Alovisio, Voci del silenzio. La sceneggiatura nel cinema muto italiano, Torino-Milano, Museo Nazionale del Cinema-Il Castoro, Torino-Milano,.2005.
- Alberto Abruzzese, Achille Pisanti, Cinema e letteratura, in Alberto Asor Rosa (a cura di), Letteratura italiana. Vol. II. Produzione e consumo, Einaudi, Torino, 1983, p. 807.
- Giorgio Fabre, D'Annunzio nelle prime riviste del cinema italiano, in D'Annunzio e il cinema, "Quaderni del Vittoriale", 4, agosto 1977, p. 67.
- Alberto Abruzzese, Achille Pisanti, Cinema e letteratura, cit., p. 813.
- Cfr. art. 4 del R. Decreto 22 aprile 1920, n. 531 (G.U., 8 maggio 1920).
- Cfr. Stephen Bottomore, Le contexte international des scénarios des premiers temps, in Thierry Lefebvre, Michel Marie (a cura di), Les vingt premières années du français, Presses de la Sorbonne Nouvelle -AFRHC, Paris, 1995, p. 456.
- Fausto Colombo, La cultura sottile, Bompiani, Milano, 1998.
- Per un quadro sintetico delle principali collaborazioni di questo tipo tra letterati e cinema italiano negli anni '10 cfr. Irene Gambacorti, Scrittori e cinema negli anni del muto, in Francesco Falaschi (a cura di), Scrittori e cinema tra gli anni '50 e gli anni '60, Giunti, Firenze, 1996, pp. 129-153.
- 9 Cfr. Ivanos Ciani, Fotogrammi dannunziani, Ediars, Pescara, 1999, p. 14.
- Dall'analisi di alcuni documenti recentemente recuperati si deduce per altro che le didascalie scritte da D'Annunzio per Cabiria furono poi ulteriormente rivedute e corrette da Pastrone (cfr. Silvio Alovisio, Il film che visse due volte. Cabiria tra antichi segreti e nuove scoperte, in S. Alovisio, Alberto Barbera (a cura di), Cabiria & Cabiria, Torino-Milano, Museo Nazionale del Cinema-Il Castoro, Torino-Milano, 2006, pp. 24-26).
- La presenza di scrittori più o meno noti chiamati a scrivere specificatamente le didascalie di un film si ritrova anche nell'Inferno prodotto dalla Milano Films nel 1911 (didascalie di Adolfo Padovan), in Solo al mondo (1911) dell'Ambrosio (didascalie di Guido Gozzano), in Rapsodia satanica (1917) di Nino Oxilia (didascalie di Fausto Maria Martini), per arrivare a Gli ultimi giorni di Pompei (1926), diretto da Carmine Gallone e Amleto Palermi (didascalie di Alfredo Panzini).
- A. Abruzzese, A. Pisanti, Cinema e letteratura, cit., p. 816.
- Nella vasta bibliografia sul rapporto Verga-cinema cfr. almeno: Gino Raya, Verga e il cinema, Heder, Roma, 1984, Carla Riccardi, Dalla scienza delle passioni alla finzione della macchina da presa, in Giovanni Verga, Due sceneggiature inedite, Bompiani, Milano, 1995, pp. .
- Giuseppe Prezzolini, Il bello cinematografico, "Il Resto del Carlino", 7 gennaio 1921 (ora anche in: Roberto Chiti [et al.], Almanacco del cinema muto italiano, Centro Studi Cinetelevisivi, Roma, 1988, p. 193).
- Nel caso de La Crociata degli innocenti, in realtà, la sceneggiatura è opera di Edoardo Boutet (ed è pubblicata in I. Ciani, Fotogrammi dannunziani. cit., pp. 134-154).
- Il testo di D'Annunzio è stato ripubblicato da Mario Verdone, in Id., Poemi e scenari cinematografici d'avanguardia, Officina, Roma, 1975, pp. 74-85.
- Cfr. Guido Gozzano,San Francesco d'Assisi, a cura di Mariarosa Masoero, Alessandria, Edizioni Dell'Orso, 1997.
- Il contributo più completo sui rapporti tra Lucio d'Ambra e il cinema lo si deve a L. Mazzei, "Ebbe viva la passione per il cinema". Lucio d'Ambra tra scrivanie di redazione, palcoscenici e set cinematografici, Tesi di dottorato, Università degli Studi di Roma 3, a.a. 2002-2003; cfr. anche Adriano Aprà -L. Mazzei (a cura di), Lucio D'Ambra. Il cinema, "Bianco e Nero", 2002, n. 5.
- Cit. in Massimo Cardillo, Tra le quinte del cinematografo, Dedalo, Bari, 1987, p. 116.
- Per un'introduzione all'attività di Oxilia nel cinema cfr. Vittorio Martinelli, Nino Oxilia, in Riccardo Redi (a cura di), Cinema italiano muto 1905-1916, CNC, Roma, 1991, pp. 71-87.
- Per una ricostruzione della figura di Bertinetti si rinvia a Felice Pozzo, Emilio Salgari e dintorni, Liguori, Napoli, 2000, pp. 253-262.
- Ricorda per esempio Frusta: "Con l'abbonamento a una stupenda rivista, quale fu il Lisez-moi historique, con un po' di Melzi, tanto di Nouveau Larousse e una tal quale dose di prosopopea, di lì a non molto, potei impancarmi a sapientone" (cfr. Arrigo Frusta, Ricordi di "uno della pellicola". I, "Bianco e Nero", 1952, n. 7-8, p. 36).
- Giuseppe Maria Viti, Che cosa è un "soggetto", "La Vita Cinematografica", dicembre 1918, p. 114.
- La proposta di studiare la storia della produzione cinematografica anche a partire dalla distinzione (mutuata dalla Arendt) tra opera e lavoro è in Peppino Ortoleva, Sulla categoria "modo di produzione", in Vito Zagarrio (a cura di), Dietro lo schermo: ragionamenti sui modi di produzione cinematografici in Italia, Marsilio, Venezia, 1988, pp. 167-177.
- Scrive Frusta nelle sue memorie: "Tutti, soggettisti, metteurs-en-scène, attrici e attori di teatro, o di circo, pittori, operatori, sarti, tutti si lavorava anonimamente per la Casa, che ci riuniva. O che l'industria tessile stampa sopra le pezze il nome di chi fa i disegni, o sta al telaio? (A. Frusta, Ricordi di "uno della pellicola". I, cit., p. 32).
- Lettera senza data e senza destinatario, scritta da Frusta tra il 1915 e il 1921 (in Registro Copialettere. Fondo Frusta. Centro Studi Piemontesi, Torino).
- F. Sacerdoti, L'autore cinematografico, "La Cine-Fono & La Rivista Fono-Cinematografica", 290, 12 settembre 1914 (ripubblicato in: Tra una film e l'altra, Marsilio, Venezia, 1980, p. 239).
- Gustavo Mars, La tecnica dello scenario, "La Cine-Fono & La Rivista Fono-Cinematografica", 279, 25 aprile 1914, p. 24.
- Edoardo Niga, Le metteur en scène, "Il Maggese Cinematografico", I, 3, 25 maggio 1913, p. 1.
- I soggetti cinematografici, "La Vita Cinematografica", 15 maggio 1912, p. 7.
- Roberto Bracco, L'autore e la cinematografia, "La Vita Cinematografica", dicembre 1920 (numero speciale), p. 73.
- Cfr. in particolare, Isabelle Raynauld, Les scénarios des débuts du cinéma en France, in T. Lefebvre, M. Marie (a cura di), Les vingt premières années du français, cit., pp. 437-450.
- Carlo Merlini, L'epoca d'oro della cinematografia torinese, s.n., Torino, 1942, p. 6.
- I soggetti cinematografici, "La Vita Cinematografica", a. III, 15 maggio 1912, p. 7.
- Sergi Raffaelli, L'italiano nel cinema muto, Cesati, Firenze, 2003, p. 95.
- Cfr. S. Raffaelli, Il cinema nella lingua di Pirandello, Bulzoni,Roma, 1993, pp. 15-27.
- Cfr. Ferruccio Sacerdoti, L'autore cinematografico, "La Cine-Fono & La Rivista Fono-Cinematografica", 290, 12 settembre 1914 (ripubblicato in: Tra una film e l'altra, cit., p. 239).
- Cfr. S. Raffaelli, La lingua filmata, cit., p. 241.
- Cfr. S. Raffaelli, L'italiano nel cinema muto, cit., p. 59).
- Egisto Roggero, L'artisticità cinematografica del soggetto, "La Vita Cinematografica", 28, 30 luglio 1914, p. 50 (ripubblicato in: Tra una film e l'altra. cit.).
- Giuliana Muscio, Scrivere l'attore, in Laura Vichi (a cura di), L'uomo visibile, Udine, Forum, 2002, pp. 135- 139. 43 Ivi., p. 135.
- Ibidem.
- Sul concetto di "unità di stile" cfr. Leonardo Quaresima, Casa Rodolfi. "Stili" e "unità di stile" nel cinema muto italiano, in Gianni Dondolino, Paolo Bertetto (a cura di), Cabiria e il suo tempo, Torino -Milano, Museo Nazionale del Cinema -Il Castoro, Torino -Milano, 1998, pp. 284-294.
- Massimo, La cinematografia nel momento attuale. Intervista col conte Negroni (estratto da "La Tribuna" pubblicato su "La Vita Cinematografica", 17, 1916, p. 54).
- Per un primo tentativo di definizione dei modi di produzione europei "alternativi" a Hollywood cfr. Khristin Thompson, Early alternatives to the Hollywood mode of production, "Film History", V, 4, dicembre 1993, pp. 386-404; l'ipotesi di una relazione tra stili nazionali alternativi a Hollywood e la messa in scena in profondità è invece studiata in Tom Gunning, Notes and queries about the year 1913 and film style: national styles and deep staging, "1895", ottobre 1993, pp. 195-204.