GRISELDAONLINE by Elisabetta Menetti
Elisabetta Menetti e Cecilia Monina, 2023
The introduction to the thematic section of volume 22 issue 1 (Il semplice. Vite e voci di una ri... more The introduction to the thematic section of volume 22 issue 1 (Il semplice. Vite e voci di una rivista) explains the origin, methods, aims and news of the most recent research dedicated to the journal «Il semplice. Almanacco delle prose» (1995-1997), one of the most interesting workshops of the Italian panorama at the end of the millennium. This introduction introduces some fundamental questions, addressed in the individual essays, which concern the ideas and suggestions that Gianni Celati has transmitted to the magazine. «Semplice» was an inexhaustible forge of short narratives of which the archive of the papers, kept in the Library of the Fondazione Collegio San Carlo di Modena and presented in this issue for the first time, will offer the scientific community new opportunities for study and research.

Diario da una quarantena
La sera del 9 marzo 2020 tutta l'Italia diventa 'zona protetta' e scatta... more Diario da una quarantena
La sera del 9 marzo 2020 tutta l'Italia diventa 'zona protetta' e scatta l'hastag #iorestoacasa a tutti i livelli della comunicazione. Verrà chiamato lockdown Covid19 e colpisce, ovviamente, anche le università e le scuole. I docenti sono costretti nel giro di poche ore a far fronte all'emergenza sociale e formativa, restando a casa.
Una situazione distopica inimmaginabile, una emergenza epocale e una scommessa da vincere, da soli o insieme...ma sempre seduti in un quadro di Hopper. Eppure ogni giorno in una camera o in un salotto si riuniscono 100 o 200 studenti: sono tutti attaccati ad una piattaforma, per non annegare nel nulla che si sta aprendo nel posto che più di ogni altro è forte e fragile, insieme...la casa.
Abbiamo deciso di raccontare questa storia insieme, cercando di condividere pensieri, esperienze, riflessioni a tutto campo.Insegnare ai giovani è un privilegio, combattere per la cultura è un dovere, studiare il passato e prevedere scenari futuri è il nostro mestiere di intellettuali.
Siamo qui a raccontare per capire il mondo che sta cambiando sotto i nostri occhi ad una velocità che richiede prontezza di riflessi e adattamento.
In questo diario di quarantena ospiteremo le riflessioni sulla formazione e raccoglieremo le esperienze di chi insegna oggi, ai tempi della pandemia Covid19.
Griseldaonline, 2020
La descrizione delle donne del Decameron raggiunge una profondità mai sperimentata prima: donne ... more La descrizione delle donne del Decameron raggiunge una profondità mai sperimentata prima: donne vere (madri, figlie, sorelle, amanti) che sono al centro della vita dei loro uomini e, al contempo, donne superlative o super-eroine che agiscono oltre ogni umano sentire e oltre ogni umana possibilità. Donne, cioè, che superano ostacoli invalicabili e che superano prove di vita con intelligenza e furbizia, ma anche con umanità e saggezza.
LE FORME e LA STORIA
Rivista di Filologia Moderna
Dipartimento di Scienze Umanistiche
Università ... more LE FORME e LA STORIA
Rivista di Filologia Moderna
Dipartimento di Scienze Umanistiche
Università degli Studi di Catania
n.s. IX, 2016, 1
Informatica e saperi umanistici
a cura di
Sebastiano Italia
2016

GRISELDAONLINE 2020: CALL FOR PAPERS
La scrittura letteraria, da sempre, ha raccontato i nostri peggiori incubi, e ha costruito grandi... more La scrittura letteraria, da sempre, ha raccontato i nostri peggiori incubi, e ha costruito grandi scene immaginarie e fantastiche nelle quali il mondo appare nella forma dell’inferno, del sogno capovolto e distruttivo, della rappresentazione apocalittica di un qui e ora deforme. Nello stesso tempo, però, la scrittura letteraria ha descritto anche mondi gioiosi, luoghi deliziosi, personaggi, circostanze ideali, modelli di convivenza, istanze di felicità. Pensatori, sociologi, critici letterari, teorici dell’utopia sostengono che oggi abbiamo perso la capacità di immaginare il futuro in modo positivo, che gli scrittori sono restii a tentare l’utopia letteraria, che la mancanza di fiducia nella sua efficacia sarebbe un tratto capitale del presente (Kumar). La nostra epoca, abbandonato il ‘principio speranza’, sarebbe caratterizzata dall’immaginazione distopica. E l’ipotesi appare confermata dal numero crescente e dal grande successo delle produzioni distopiche che segnano sia la letteratura, sia – più in generale – il paesaggio mediale contemporaneo.
La distopia, con la sua narrazione mista e composita, è una modalità narrativa il più delle volte straniante, che ci costringe a uno sguardo disincantato sul futuro dell’umanità, spingendoci, nei casi migliori, ad agire perché il peggio non accada. In questo modo, la distopia interpella il lettore, muovendolo – se l’innesco funziona – all’azione, e si mostra perciò erede dell’utopia, e delle altre forme di discorso sulla felicità dell’uomo che l’hanno preceduta. Fredric Jameson ha mostrato come una delle caratteristiche principali del genere utopico sia la fortissima relazione intertestuale che i racconti utopici intrattengono tra loro, richiamandosi e rispondendosi attraverso i secoli. Non sfugge a questo principio dialogico la distopia, nella quale il confronto delle idee – di natura politica, morale, filosofica – che dall’antichità arriva fino a noi, prosegue in una forma paradossale, dal momento che la rappresentazione è proposta allo scopo di essere smentita.
«Griseldaonline» invita a una riflessione sul rapporto tra utopia e distopia a partire dall’oggi – considerando le distopie «non profezie ma proiezioni appassionate dell’oggi» (Solmi), – ma guardando a ritroso, comparando diverse epoche e visioni, per comprendere se la distanza tra rappresentazione della realtà e immaginazione negativa (distopica, fantastica, fantascientifica, ucronica) si sia realmente accorciata nel tempo presente.
Si accetteranno interventi lungo le seguenti linee tematiche (la lista è indicativa e non esaustiva):
rapporti tra realismo e distopia: la distopia è una forma di realismo?
è ancora possibile l’utopia, oggi?
riletture delle distopie classiche nel presente;
riletture delle utopie classiche nel presente;
rapporti distopia e gli altri generi (tragedia, satira, fantascienza, ecc.);
storia e/o teoria dell’utopia e della distopia.
Gli articoli proposti per la pubblicazione in Tema («Distopie») – così come quelli proposti per la pubblicazione nelle sezioni Methodologica e Omnibus – dovranno essere presentati in formato Docx ed esclusivamente attraverso la piattaforma della rivista (qui tutte le informazioni necessarie).
Queste le date per proporre gli articoli:
per il vol. 19, fasc. 1: entro il 1° aprile 2020;
per il vol. 19, fasc. 2: entro il 1° settembre 2020.
Griseldaonline 2019: un nuovo inizio. A quasi venti anni dalla sua fondazione la rivista e il po... more Griseldaonline 2019: un nuovo inizio. A quasi venti anni dalla sua fondazione la rivista e il portale cambiano grafica e struttura dei contenuti per una nuova riconfigurazione del sapere e della comunicazione letteraria. L' editoriale presenta la nuova stagione di una delle prime riviste web di Letteratura italiana : www.griseldaonline.it
TUTTI I TEMI DI GRISELDAONLINE DALLA SUA FONDAZIONE (2002).
Comitato scientifico:
Gian Mario Ans... more TUTTI I TEMI DI GRISELDAONLINE DALLA SUA FONDAZIONE (2002).
Comitato scientifico:
Gian Mario Anselmi, Nicola Bonazzi, Andrea Campana, Francesco Citti, Elisa Curti, Magda Indiveri, Nicolò Maldina, Elisabetta Menetti, Lucia Pasetti, Andrea Severi, Riccardo Stracuzzi, Francesca Tomasi, Carlo Varotti
SAGGI by Elisabetta Menetti
Un'invenzione romanza: il romanzo e le sue trasformazioni nelle letterature medievali e moderne A... more Un'invenzione romanza: il romanzo e le sue trasformazioni nelle letterature medievali e moderne A cura di Lucilla Spetia
Il Decameron e le Novelle di Bandello: riusi e variazioni in «Studi sul Boccaccio», vol XXXIV, 20... more Il Decameron e le Novelle di Bandello: riusi e variazioni in «Studi sul Boccaccio», vol XXXIV, 2006, pp. 245 – 271.
Carte Romanze , 2019
Le récit est là, comme la vie. (Roland Barthes) L a provocazione di Italo Calvino è nota. Scriver... more Le récit est là, comme la vie. (Roland Barthes) L a provocazione di Italo Calvino è nota. Scrivere «romanzi lunghi» oggi è un controsenso perché «la dimensione del tempo è andata in frantumi»: non possiamo vivere o pensare «se non a spezzoni di tempo che s'allontanano ognuno lungo una sua traiettoria e subito spariscono»

Griseldaonline 18/1 - 2019 (Passioni)
TUTTI I SAGGI DEL NUMERO 18/1 (2019) SONO SCARICABILI DIRET... more Griseldaonline 18/1 - 2019 (Passioni)
TUTTI I SAGGI DEL NUMERO 18/1 (2019) SONO SCARICABILI DIRETTAMENTE DALLA RIVISTA: https://griseldaonline.unibo.it/index
ABSTRACT:
A brief introduction on the theory of emotions and passions in Italian literature reveals two important
facts: the presence of a sophisticated lexicon for love that articulates the concept of passion in
multiple directions (individual, political and family), and the idea that extreme passion is what causes
any distress of the soul. Poets, humanists and storytellers have devoted themselves
to the study of the abysses of human passions with great meticulousness. In fact, some humanists could be considered forerunners of more recent studies of the emotional sphere. Finally, the representation of love in the fiction of poets is an expression of a broader cultural vision that involves the society and the politics of the time. Matteo Maria Boiardo is an example: his works represent a moment of transition between the poetic and narrative tradition of the fourteenth century and the Renaissance.
Eroine tragiche nel Rinascimento, 2019
Un omaggio a due donne eccezionali della nostra letteratura: quali sono le origini di queste due ... more Un omaggio a due donne eccezionali della nostra letteratura: quali sono le origini di queste due donne innamorate e infelici?
Il saggio è stato appena pubblicato in: Eroine tragiche nel Rinascimento, a cura di Sandra Clerc e Uberto Motta (I libri di Emil, Bologna Odoya, 2019)
Pubblicato nel volume: Humana Feritas. Studi con Gian Mario Anselmi
a cura di Loredana Chines, El... more Pubblicato nel volume: Humana Feritas. Studi con Gian Mario Anselmi
a cura di Loredana Chines, Elisabetta Menetti, Andrea Severi, Carlo Varotti
Bologna, Patron, 2017.
ITALIANISTICA
Rivista
di letteratura italiana
ANNO XLVI · N. 2 MAGGIO/AGOSTO 2017

Il volume contiene il saggio:
ELISABETTA MENETTI
PASSIONE E COMPASSIONE: SHAKESPEARE E L’AMBIGUA... more Il volume contiene il saggio:
ELISABETTA MENETTI
PASSIONE E COMPASSIONE: SHAKESPEARE E L’AMBIGUA LEZIONE DEGLI ITALIANI
La compassione è un sentimento virtuoso che esprime partecipazione emotiva al dolore dell’altro. Nella immaginazione letteraria europea, da Omero ai romantici ad oggi, essa è come un ponte gettato tra le passioni rappresentate nella finzione e le passioni vissute nella realtà. Sulla scena teatrale di Shakespeare lo spettacolo delle passioni richiede la partecipazione sentimentale dello spettatore. La compassione, quindi, risulta strategica nella finzione drammaturgica, perché, quando riesce ad essere suscitata, crea una comunicazione empatica tra chi inventa o racconta una storia e chi la legge o la guarda e ascolta.
Il binomio passione e compassione è una sorta di algoritmo morale che registra le reazioni degli esseri umani posti drammaticamente di fronte alle urgenze della sfera affettiva e alla inquietante diffrazione morale fra i moti passionali dell’animo, pericolosamente in bilico tra il vizio e la virtù.
La letteratura italiana medievale e rinascimentale è il ricchissimo repertorio dal quale Shakespeare sembra ricavare il lessico per mettere in scena questo conflitto emotivo, che appare essenziale anche per ricostruire la nascita del moderno canone europeo delle emozioni.
Il saggio si trova nel volume miscellaneo: Boccaccio e i suoi lettori. Una lunga ricezione, a cur... more Il saggio si trova nel volume miscellaneo: Boccaccio e i suoi lettori. Una lunga ricezione, a cura di G. M. Anselmi, G. Baffetti, C. Delcorno, S. Nobili, Bologna, il Mulino, 2013
IL DECAMERON TRA DIVAGAZIONE E CONOSCENZA La comprensione del mondo attraverso la divagazione poe... more IL DECAMERON TRA DIVAGAZIONE E CONOSCENZA La comprensione del mondo attraverso la divagazione poetica è una questione che Giovanni Boccaccio affronta in modo approfondito e coerente in due opere: nel XIV libro delle Genealogie deorum gentilium e nel Decameron 1 .
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GRISELDAONLINE by Elisabetta Menetti
La sera del 9 marzo 2020 tutta l'Italia diventa 'zona protetta' e scatta l'hastag #iorestoacasa a tutti i livelli della comunicazione. Verrà chiamato lockdown Covid19 e colpisce, ovviamente, anche le università e le scuole. I docenti sono costretti nel giro di poche ore a far fronte all'emergenza sociale e formativa, restando a casa.
Una situazione distopica inimmaginabile, una emergenza epocale e una scommessa da vincere, da soli o insieme...ma sempre seduti in un quadro di Hopper. Eppure ogni giorno in una camera o in un salotto si riuniscono 100 o 200 studenti: sono tutti attaccati ad una piattaforma, per non annegare nel nulla che si sta aprendo nel posto che più di ogni altro è forte e fragile, insieme...la casa.
Abbiamo deciso di raccontare questa storia insieme, cercando di condividere pensieri, esperienze, riflessioni a tutto campo.Insegnare ai giovani è un privilegio, combattere per la cultura è un dovere, studiare il passato e prevedere scenari futuri è il nostro mestiere di intellettuali.
Siamo qui a raccontare per capire il mondo che sta cambiando sotto i nostri occhi ad una velocità che richiede prontezza di riflessi e adattamento.
In questo diario di quarantena ospiteremo le riflessioni sulla formazione e raccoglieremo le esperienze di chi insegna oggi, ai tempi della pandemia Covid19.
Rivista di Filologia Moderna
Dipartimento di Scienze Umanistiche
Università degli Studi di Catania
n.s. IX, 2016, 1
Informatica e saperi umanistici
a cura di
Sebastiano Italia
2016
La distopia, con la sua narrazione mista e composita, è una modalità narrativa il più delle volte straniante, che ci costringe a uno sguardo disincantato sul futuro dell’umanità, spingendoci, nei casi migliori, ad agire perché il peggio non accada. In questo modo, la distopia interpella il lettore, muovendolo – se l’innesco funziona – all’azione, e si mostra perciò erede dell’utopia, e delle altre forme di discorso sulla felicità dell’uomo che l’hanno preceduta. Fredric Jameson ha mostrato come una delle caratteristiche principali del genere utopico sia la fortissima relazione intertestuale che i racconti utopici intrattengono tra loro, richiamandosi e rispondendosi attraverso i secoli. Non sfugge a questo principio dialogico la distopia, nella quale il confronto delle idee – di natura politica, morale, filosofica – che dall’antichità arriva fino a noi, prosegue in una forma paradossale, dal momento che la rappresentazione è proposta allo scopo di essere smentita.
«Griseldaonline» invita a una riflessione sul rapporto tra utopia e distopia a partire dall’oggi – considerando le distopie «non profezie ma proiezioni appassionate dell’oggi» (Solmi), – ma guardando a ritroso, comparando diverse epoche e visioni, per comprendere se la distanza tra rappresentazione della realtà e immaginazione negativa (distopica, fantastica, fantascientifica, ucronica) si sia realmente accorciata nel tempo presente.
Si accetteranno interventi lungo le seguenti linee tematiche (la lista è indicativa e non esaustiva):
rapporti tra realismo e distopia: la distopia è una forma di realismo?
è ancora possibile l’utopia, oggi?
riletture delle distopie classiche nel presente;
riletture delle utopie classiche nel presente;
rapporti distopia e gli altri generi (tragedia, satira, fantascienza, ecc.);
storia e/o teoria dell’utopia e della distopia.
Gli articoli proposti per la pubblicazione in Tema («Distopie») – così come quelli proposti per la pubblicazione nelle sezioni Methodologica e Omnibus – dovranno essere presentati in formato Docx ed esclusivamente attraverso la piattaforma della rivista (qui tutte le informazioni necessarie).
Queste le date per proporre gli articoli:
per il vol. 19, fasc. 1: entro il 1° aprile 2020;
per il vol. 19, fasc. 2: entro il 1° settembre 2020.
Comitato scientifico:
Gian Mario Anselmi, Nicola Bonazzi, Andrea Campana, Francesco Citti, Elisa Curti, Magda Indiveri, Nicolò Maldina, Elisabetta Menetti, Lucia Pasetti, Andrea Severi, Riccardo Stracuzzi, Francesca Tomasi, Carlo Varotti
SAGGI by Elisabetta Menetti
TUTTI I SAGGI DEL NUMERO 18/1 (2019) SONO SCARICABILI DIRETTAMENTE DALLA RIVISTA: https://griseldaonline.unibo.it/index
ABSTRACT:
A brief introduction on the theory of emotions and passions in Italian literature reveals two important
facts: the presence of a sophisticated lexicon for love that articulates the concept of passion in
multiple directions (individual, political and family), and the idea that extreme passion is what causes
any distress of the soul. Poets, humanists and storytellers have devoted themselves
to the study of the abysses of human passions with great meticulousness. In fact, some humanists could be considered forerunners of more recent studies of the emotional sphere. Finally, the representation of love in the fiction of poets is an expression of a broader cultural vision that involves the society and the politics of the time. Matteo Maria Boiardo is an example: his works represent a moment of transition between the poetic and narrative tradition of the fourteenth century and the Renaissance.
Il saggio è stato appena pubblicato in: Eroine tragiche nel Rinascimento, a cura di Sandra Clerc e Uberto Motta (I libri di Emil, Bologna Odoya, 2019)
https://riviste.unimi.it/index.php/carteromanze/issue/view/1208/showToc
a cura di Loredana Chines, Elisabetta Menetti, Andrea Severi, Carlo Varotti
Bologna, Patron, 2017.
ELISABETTA MENETTI
PASSIONE E COMPASSIONE: SHAKESPEARE E L’AMBIGUA LEZIONE DEGLI ITALIANI
La compassione è un sentimento virtuoso che esprime partecipazione emotiva al dolore dell’altro. Nella immaginazione letteraria europea, da Omero ai romantici ad oggi, essa è come un ponte gettato tra le passioni rappresentate nella finzione e le passioni vissute nella realtà. Sulla scena teatrale di Shakespeare lo spettacolo delle passioni richiede la partecipazione sentimentale dello spettatore. La compassione, quindi, risulta strategica nella finzione drammaturgica, perché, quando riesce ad essere suscitata, crea una comunicazione empatica tra chi inventa o racconta una storia e chi la legge o la guarda e ascolta.
Il binomio passione e compassione è una sorta di algoritmo morale che registra le reazioni degli esseri umani posti drammaticamente di fronte alle urgenze della sfera affettiva e alla inquietante diffrazione morale fra i moti passionali dell’animo, pericolosamente in bilico tra il vizio e la virtù.
La letteratura italiana medievale e rinascimentale è il ricchissimo repertorio dal quale Shakespeare sembra ricavare il lessico per mettere in scena questo conflitto emotivo, che appare essenziale anche per ricostruire la nascita del moderno canone europeo delle emozioni.