EVENT SERIES by Francesca Bortoletti
This exhibit commemorates the 500th anniversary of the death of Leonardo da Vinci (1452-1519) and... more This exhibit commemorates the 500th anniversary of the death of Leonardo da Vinci (1452-1519) and draws upon the Wangensteen Historical Library’s strong holdings in the history of anatomy by examining the interplay between anatomy, art, theater, poetry, and sciences. The exhibit explores the rediscovery of the human body – its nature as well as its symbolic and cultural value – at the time of Leonardo. The artist’s legacy is also showcased through benchmarks of anatomical and artistic illustrations, poems, treatises, and anatomical theater.
Conference Presentations by Francesca Bortoletti
Mappe nuove per l'antico regime. Cartografia digitale e storia moderna L'avvento delle Digital Hu... more Mappe nuove per l'antico regime. Cartografia digitale e storia moderna L'avvento delle Digital Humanities pone allo storico problemi inediti, ma offre anche occasioni per guardare alla ricerca umanistica da prospettive innovative. Il ciclo di seminari proposto in collaborazione tra i centri FBK ISIG e CIT intende offrire uno sguardo sulle Digital Humanities, uno spazio di frontiera sempre più familiare sia agli specialisti che al grande pubblico. Nei seminari saranno discussi i fondamenti metodologici di un ambito di ricerca dai contorni non sempre definiti e verranno presentati importanti progetti in cui il sapere storico dialoga con la cultura digitale. Sarà così possibile osservare concretamente gli scambi che possono intercorrere tra la tradizione umanistica e l'innovazione tecnologica.
Books by Francesca Bortoletti
sulla più antica tradizione manoscritta del Decameron: qualche riflessione e alcune novità Maria ... more sulla più antica tradizione manoscritta del Decameron: qualche riflessione e alcune novità Maria Pia Ellero (Università della Basilicata), Verso l'Umanesimo: il Decameron e i suoi modelli

MIMESIS EDIZIONI, 2020
The mysterious and therapeutic power of Orpheus' song is reenacted in new gestures, sounds and fi... more The mysterious and therapeutic power of Orpheus' song is reenacted in new gestures, sounds and figures of premodern performers defining new civic values between memory, politics and theater.
Agli esordi del Rinascimento italiano una schiera indefinita e varia di attori, poeti e musici rinnova l’antica pratica del cantare ad lyram del mitico poeta Orfeo. Il potere misterioso e terapeutico del suo canto, la sua performance e le tensioni tramandate dal mito si ricompongono in nuovi gesti, suoni e figure attraverso le apparizioni dei “nuovi Orfei” e il definirsi di nuovi valori e mestieri negli spazi civici e privati della performance: tra memoria, politica e teatro. Un teatro che, fondato su un gesto rituale, si afferma come teatro della e per la civitas, nonché veicolo privilegiato di comunicazione etica e politica e di costruzione di identità, carisma e consenso nella memoria collettiva.
Danza, cultura e società nel Rinascimento italiano.
Articles by Francesca Bortoletti
International Journal Arti dello Spettacolo / Performing Arts, 2020
This article is part of the sixth issue of the journal “Arti dello Spettacolo / Performing Arts”,... more This article is part of the sixth issue of the journal “Arti dello Spettacolo / Performing Arts”, entitled Performance and Spectacle in Early Modern Europe and curated by Margaret Shewring and Leila Zammar. This special issue collects a series of articles focused on the various forms of festivals organized in courts, large residences, and cities in early Modern Europe.

BICS Supplement, 2017
Virgil has always been copied, studied, imitated, and revered as perhaps the greatest poet of the... more Virgil has always been copied, studied, imitated, and revered as perhaps the greatest poet of the Latin language. He has been centrally important to the transmission of the classical tradition, and has played a unique role in European education. In recognition of the richness of his reception, the fourth conference in the joint Warburg Institute and Institute of Classical Studies series on the afterlife of the Classics was devoted to the afterlife of Virgil.
This volume focuses on the reception of the Eclogues and the Aeneid in three main areas: Italian Renaissance poetry, scholarship, and visual art; English responses to Virgil’s poetry; and emerging literatures in Eastern Europe in the seventeenth and eighteenth centuries. Contributors are Giulia Perucchi, M. Elisabeth Schwab, Clementina Marsico, David Quint, Marilena Caciorgna, Maté Vince, Hanna Paulouskaya, Tim Markey, Charles Martindale, and Francesca Bortoletti.
In the fifteenth-century Italian courts, the imagery of song accompanied by the ‘lira’ expressed ... more In the fifteenth-century Italian courts, the imagery of song accompanied by the ‘lira’ expressed the modern symbol of ancient oral poetry. The ‘new’ humanist poet-singer, exemplified by the mythological figures of Apollo, Amphion, and Orpheus, became part of Aragonese court festivals and elite entertainments. Jacopo Sannazzaro's Arcadia was an extraordinary catalyst of this lyrical and performative tradition of poetry and a literary projection of theatrical vision. This article proposes a reading of Sannazaro's Arcadia as a ‘re-presentation’ in a literary poem of oral and performance poetry developed by humanists within the forms of court theatrical drama and festival culture.
Nella Napoli dei Re d’Aragona (1442–1504) le presenze
della poesia orale nei luoghi dell’intratte... more Nella Napoli dei Re d’Aragona (1442–1504) le presenze
della poesia orale nei luoghi dell’intrattenimento umanistico e del
teatro aragonese giocano un ruolo determinante nel cerimoniale
cortigiano e nelle strategie di politica culturale del Regno Aragonese. Il
presente studio mira a rintracciare esempi di scritture, storie e materiali
legati a una recitazione estemporanea replicabile in diverse occasioni
di cerimoniali di corte o degli episodi politici. Una recitazione che
non può essere compresa se non messa in relazione con una visione
unitaria della festa di corte che qui si propone di investigare attraverso
le presenze della voce del ‘nuovo’ poeta umanista — diplomatico
e oratore, storico e cerimoniere, poeta e performer — e delle sue
pratiche dicitorie e recitative nella società di corte.
LORETA LUCCHETTI Cura redazionale e revisione testi PAOLA SEU; LAURA BUCCINO Segreteria PASQUALIN... more LORETA LUCCHETTI Cura redazionale e revisione testi PAOLA SEU; LAURA BUCCINO Segreteria PASQUALINA LEONE ATTIVITÀ TECNICO-ARTISTICHE E DI PRODUZIONE ART DIRECTOR GERARDO CASALE Produzione industriale GERARDO CASALE; LAURA AJELLO, ANTONELLA BALDINI, GRAZIELLA CAMPUS Segreteria CARLA PROIETTI CHECCHI DIREZIONE EDITORIALE Pianificazione editoriale e budget MARIA SANGUIGNI; MIRELLA AIELLO, ALESSIA PAGNANO, CECILIA RUCCI Segreteria ALESSANDRA SACCHETTI; MARIA STELLA TUMIATTI DIRETTORE EDITORIALE MASSIMO BRAY __00I-XIV_Presentazione_OrlandoFurioso_impaginato interno 08/07/14 15:07 Pagina IX __00I-XIV_Presentazione_OrlandoFurioso_impaginato interno 08/07/14 15:07 Pagina X
“Teatralità dell’egloga nel Quattrocento italiano. Pastorale societas in scrittura e sulla scena.” Miscellanea Pastorale. Ed. by Daria Perocco et al. Firenze. Olschki 2013
“Canti d’amore per ninfe e villane.” Extravagances amoureuses. L'amour au-delà de la norme à la Renaissance. Edit by Élise Boillet and Chiara Lastraioli. Paris: H. Champion, 2010: 333-351

Riassunto: Tema centrale del presente saggio è la questione assai dibattuta dell'egloga rappresen... more Riassunto: Tema centrale del presente saggio è la questione assai dibattuta dell'egloga rappresentativa a confine tra XV e XVI secolo, qui indagata al di fuori delle categorie aristoteliche, che saranno proprie del dramma pastorale del pieno Cinquecento. L'egloga rappresentativa è così posta in relazione, da un lato, all'esperienza lirica dei poeti bucolici quattrocenteschi entro un quadro di acceso sperimentalismo sulla poesia recitativa e, dall'altro, alle singole realtà locali e all'interno dei singoli sistemi produttivi coevi dello spettacolo, delle tecniche recitative, delle riflessioni teoriche, dei rapporti tra intellettuali e specialisti dell'intrattenimento e tra questi e le corti. Attraverso alcuni passaggi esemplificativi il saggio propone di localizzare le tensioni e gli esiti di un processo di deduzione del materiale lirico pastorale nelle convenzioni di una drammaturgia atta alla scena e allo spettacolo di corte.
“Les dieux au grand banquet: textes et spectacles des cours italiennes du XVe siècle.” Dieu et les dieux dans le théâtre de la Renaissance. Edit by J.P. Bordier and A. Lascombes, Turnhout: Brepols Publishers, 2007

A partire dalla metà del XV secolo nasce, come ormai noto, nell'area italiana una tradizione teor... more A partire dalla metà del XV secolo nasce, come ormai noto, nell'area italiana una tradizione teorica della danza, accompagnata da un'opera di trascrizione di balli, coreografie e notazioni musicali. Sono dati alla scrittura e codificati passi e danze propri di un repertorio coreutico, in parte assimilato dalle consuetudini festive cortigiane e cittadine, in parte aperto a nuove sperimentazioni e rielaborazioni. Questa tradizione, costituita essenzialmente da 10 manoscritti e da alcuni frammenti e legata all'attività teorico e pratica dei maestri di danza, Domenico da Piacenza e Guglielmo Ebreo, e dell'umanista Antonio Cornazano, si presenta un materiale documentario insostituibile per gli storici della danza di questo periodo 1 . Si tratta di testi in cui troviamo enumerate le leggi che regolavano l'arte coreutica, descritte le danze, definiti uno o più stili, stabilite le norme che ordinavano la creazione di nuove coreografie e, in alcuni casi, trascritte le musiche. Si tratta, cioè, di testi sui quali si stava codificando quell'impianto teorico che la critica specialistica ha oggi definito con il termine di stile italiano quattrocentesco della danza.

Beginning in the mid-fifteenth century, a theory and justification of dance as art, accompanied b... more Beginning in the mid-fifteenth century, a theory and justification of dance as art, accompanied by transcription of dances, choreographies, and musical notations, was developed in Italy. Steps and dances that belonged to a repertoire drawn in part from the modes of celebration of court and town, which were to some extent open to new experiment and reworking, were written down and codified. Irreplaceable documentary material for the dance historians of this period consists essentially of ten manuscripts and some fragments, arising out of the theoretical and practical activities of the dancingmasters Domenico da Piacenza and Guglielmo Ebreo, and of the humanist Antonio Cornazano. In these texts we find set out the laws governing the art of dance, dances are described, one or more styles defined, the rules regulating the creation of new choreographies established, and in some cases the music is transcribed. These are the texts that register the codifying of the theoretical scheme that specialist criticism nowadays calls the fifteenth-century "Italian style" of dance.
Teatro e le specializzazioni del fare; nascerà il discorso del Teatro che produrrà teatro 1 .
Special issue by Francesca Bortoletti
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Agli esordi del Rinascimento italiano una schiera indefinita e varia di attori, poeti e musici rinnova l’antica pratica del cantare ad lyram del mitico poeta Orfeo. Il potere misterioso e terapeutico del suo canto, la sua performance e le tensioni tramandate dal mito si ricompongono in nuovi gesti, suoni e figure attraverso le apparizioni dei “nuovi Orfei” e il definirsi di nuovi valori e mestieri negli spazi civici e privati della performance: tra memoria, politica e teatro. Un teatro che, fondato su un gesto rituale, si afferma come teatro della e per la civitas, nonché veicolo privilegiato di comunicazione etica e politica e di costruzione di identità, carisma e consenso nella memoria collettiva.
Articles by Francesca Bortoletti
This volume focuses on the reception of the Eclogues and the Aeneid in three main areas: Italian Renaissance poetry, scholarship, and visual art; English responses to Virgil’s poetry; and emerging literatures in Eastern Europe in the seventeenth and eighteenth centuries. Contributors are Giulia Perucchi, M. Elisabeth Schwab, Clementina Marsico, David Quint, Marilena Caciorgna, Maté Vince, Hanna Paulouskaya, Tim Markey, Charles Martindale, and Francesca Bortoletti.
della poesia orale nei luoghi dell’intrattenimento umanistico e del
teatro aragonese giocano un ruolo determinante nel cerimoniale
cortigiano e nelle strategie di politica culturale del Regno Aragonese. Il
presente studio mira a rintracciare esempi di scritture, storie e materiali
legati a una recitazione estemporanea replicabile in diverse occasioni
di cerimoniali di corte o degli episodi politici. Una recitazione che
non può essere compresa se non messa in relazione con una visione
unitaria della festa di corte che qui si propone di investigare attraverso
le presenze della voce del ‘nuovo’ poeta umanista — diplomatico
e oratore, storico e cerimoniere, poeta e performer — e delle sue
pratiche dicitorie e recitative nella società di corte.
Special issue by Francesca Bortoletti