Le certificazioni in business process management part2
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Several studies have addressed the issues concerning the ability of the Sicilian companies to hold an international competition is becoming more intense due to the increased integration into the world economy and the competition from other countries advantaged production costs and lower inputs. In recent years there have been several trends relating both to the expectation loss of competitiveness of Sicilian businesses is the ability of some export-oriented enterprises to survive the economic crisis than other more oriented to the domestic market enterprises. This is because the latter, especially the smaller ones which continue to remain the protagonists of the internationalization process, show a good ability to preserve and enhance the competitive advantages by engaging in significant changes in the strategic choices and partially modifying the geographical guidelines. About this it is intended to highlight how, in the context of the internationalization of the Sicilian companies, are emerging, while showing the strong limits of internationalization "light", a group of companies, which exceed the first integration problems and overcome the classic opposition export / direct investments, can contribute to a quantum leap in Sicily in terms of economic growth. Based on these assumptions, the contribution offers an interpretation of some of the recent changes in the methods of approach to foreign markets by Sicilian businesses and on their future prospects.
Tutti i modelli di “maturità” dei sistemi di Project, Program e Portfolio Management disponibili nella comunità internazionale, derivati in misura più o meno diretta dallo schema originario del CMMI, prevedono stati di maturità corrispondenti a diverse configurazioni di capacità (capability), best practice e risultati. Gli stati sono posizionati in una scala crescente (discreta o continua) che se percorsa con metodo e continuità consentirebbe di ottenere vette di eccellenza in termini di efficacia, efficienza e competitività. L’autore intende sollecitare nel lettore la consapevolezza che la decisione su quale sia il livello e/o il profilo di “maturità” da perseguire per la propria organizzazione non dipende solo dalle variabili endogene, cioè legate alle proprie configurazioni, ma anche e soprattutto dalle variabili esogene ovvero di relazione con il proprio ambiente/habitat. Alle organizzazioni che operano in ambiti reali e non di laboratorio serve possedere “la maturità adeguata” ...
Breve glossario 401 Principali norme di legge
2016
Gloria Giacomelli Fotolito e Stampa Industrie Grafiche Pacini Le fotocopie per uso personale del lettore possono essere effettuate nei limiti del 15% di ciascun volume/fascicolo di periodico dietro pagamento alla SIAE del compenso previsto dall'art. 68, commi 4 e 5, della legge 22 aprile 1941 n. 633. Le riproduzioni effettuate per finalità di carattere professionale, economico o commerciale o comunque per uso diverso da quello personale possono essere effettuate a seguito di specifica autorizzazione rilasciata da AIDRO, Corso di Porta Romana n. 108, Milano 20122, e-mail segreteria@aidro.org e sito web www.aidro.org Al prof. Giorgio Pastori, mio maestro Complicare è facile, semplificare è difficile. Per complicare basta aggiungere, tutto quello che si vuole: colori, forme, azioni, decorazioni, personaggi, ambienti pieni di cose. Tutti sono capaci di complicare. Pochi sono capaci di semplificare. Per semplificare bisogna togliere, e per togliere bisogna sapere cosa togliere, come fa lo scultore quando a colpi di scalpello toglie dal masso di pietra tutto quel materiale che c'è in più della scultura che vuole fare. Teoricamente ogni masso di pietra può avere al suo interno una scultura bellissima, come si fa a sapere dove ci si deve fermare per togliere, senza rovinare la scultura? BRUNO MUNARI Verbale scritto, Mantova, rist. 2016, p. 53.
2008
Sempre più spesso vengono richieste allo psicologo che lavora nella Pubblica Amministrazione interventi finalizzati ad attestare invalidità, handicap, idoneità al lavoro, alla guida di autoveicoli, al porto d'armi, a svolgere determinate mansioni, ad assumere responsabilità genitoriali (adozioni, affidi, affidamenti…) oppure ad integrare dal punto di vista psicologico perizie giudiziarie sia in campo civilistico che penale. Questo ventaglio di consulenze psicologiche, orientate al rilascio di un'attestazione, se da una parte rappresenta un segno visibile del maggior riconoscimento 'pubblico' della professione dello psicologo, dall'altra pone precisi problemi di natura metodologica e procedurale, dal momento che altre figure professionali invocano ed esercitano competenze affini nel vasto e complesso campo dello 'psichico'. Alla diversità dei problemi sorti in vari settori (in ambito giudiziario come in quello sanitario) -in relazione alla committenza, ai destinatari, ai metodi, agli strumenti, alla documentazione… -non ha fatto riscontro in questi anni una ricerca di prassi comuni, concordate all'interno della comunità professionale. Per quanto riguarda le certificazioni di invalidità, ad esempio, in alcune aziende l'intervento diagnostico dello psicologo è subordinato alla richiesta dello psichiatra, che ingloba poi la diagnosi psicologica all'interno della propria certificazione; in altre aziende psicologo e psichiatra emettono un unico 'certificato' a doppia firma; in altre ancora psicologo e psichiatra compilano due certificati separati (con valutazioni anche differenziate), sottoposti naturalmente al pagamento di un doppio ticket. Analoga situazione si registra in tema di porto d'armi, per il quale può anche essere richiesto -oltre al certificato dello psichiatra e dello psicologo -anche l'esame tossicologico da parte del SerT. L'interesse ad una migliore formalizzazione degli atti professionali dello psicologo sotto il profilo giuridico dovrebbe rappresentare un obiettivo da inseguire con più determinazione anche da parte degli Organismi rappresentativi della categoria. La concreta ed efficace tutela della professione, infatti, si realizza anche definendo e regolando gli atti specifici con i quali la professione dello psicologo si articola nei vari contesti. L'identificazione della committenza, l'individuazione delle procedure, la scelta degli strumenti, la definizione del setting, la natura del contratto, le caratteristiche del consenso informato, il rapporto fra autonomia professionale e compiti di istituto… sono tutti aspetti operativi che dovrebbero trovare una formalizzazione chiara, unitaria e condivisa. 'La certificazione' degli atti professionali, oltre che un atto esplicitamente richiesto da varie normative, rappresenta un importante indicatore di riconoscibilità e di rilevanza sociale. Attraverso essa si permette allo psicologo di: • poter documentare la propria attività • distinguere meglio l'area delle proprie competenze rispetto a quella di professioni affini • assumersi in prima persona la responsabilità professionale e legale dei propri atti • avere riconosciuta una 'potestà di certificazione' con le conseguenze che ne derivano sul piano personale, professionale e pubblico.
Discriminazione di prezzo Dispersione: ci sono ragioni tecnologiche, variazioni di costi Discriminazione di prezzo (DdP): comportamento strategico dell'impresa che consiste nel praticare prezzi diversi per uno stesso bene o servizio nei confronti di:-Diversi consumatori-Stessi consumatori Esempi:-Comprare con il 3x2 al supermercato-Paini tariffari nella telefonia mobile-Tariffe aeree-Tariffe gas (utilities)-Prezzi cinema, teatro, spettacoli, stadio In un mercato perfettamente competitivo deve valere la legge del prezzo unico, non possono esserci due prezzi diversi per lo stesso bene. Se ci fossero due prezzi diversi, allora un agente potrebbe ottenere un profitto comprando al prezzo più basso e vendendo al prezzo più alto. Nei mercati il prezzo unico (uniforme) non esiste, c'è sempre discriminazione, prezzi personalizzati. Nel mondo reale si osserva spesso che anche se un bene apparentemente omogeneo viene offerto a prezzi diversi, l'attività di arbitraggio è scarsa se non completamente assente, non si sviluppa un mercato secondario per il bene in questione. Affinchè in equilibrio lo stesso bene possa essere venduto a prezzi diversi occorre che gli operatori non siano perfettamente informati circa le differenze di prezzo, oppure che i costi di transazione siano così alti da non rendere conveniente l'operazione di acquistare un bene a un prezzo basso per rivenderlo a un prezzo più alto. In alcuni casi la rivendita del bene è illegale o fisicamente impossibile. La discriminazione di prezzo è più frequente nel caso della vendita di servizi che non nella vendita di beni. La discriminazione di prezzo è possibile solo in assenza di mercati secondari. Per verificare se si è in presenza o meno di discriminazione di prezzo si potrebbe controllare se il rapporto tra i prezzi prevalenti nei vari mercati è diverso dal rapporto tra i rispettivi costi marginali. Obiettivo dell'impresa: massimizzare il profitto, vendere a un prezzo alto a quelli con disponibilità alta (con prezzo di riserva alto) e a prezzi bassi a quelli con disponibilità a pagare bassa. L'idea è: se i consumatori differiscono nella loro "sensibilità" al prezzo (cioè nella loro disponibilità a pagare), un'impresa può far pagare prezzi alti ai consumatori che sono disposti a farlo, senza perdere gli altri consumatori che sono disposti a pagare meno. Interessa il valore che un individuo attribuisce a un bene, il prezzo di riserva. L'impresa non lo conosce, quindi cerca una proxy, un indicatore. La DdP può avvenire in funzione:-Reddito presunto: la base per la discriminazione, la propensione a spendere aumenta all'aumentare del reddito.-Clientela: bambini-adulti, maschi-femmine, studenti-anziani, gli studenti non hanno un reddito, se riduco il prezzo incentivo la domanda senza cannibalizzare il prezzo pieno.-Versione del prodotto
L'impresa nel corso del suo esercizio può attraversare periodi di CRISI(DELL'IMPRESA) che possono mettere l'imprenditore in situazioni di difficoltà economica e finanziaria di varia gravità sino a giungere all'INSOLVENZA(DELL'IMPRENDITORE) cioè quando l'imprenditore viene a trovarsi nella situazione di non potere adempiere alle proprie obbligazioni alle scadenze stabilite e con le modalità consuete. Una situazione non diversa può effettivamente verificarsi anche per soggetti che non sono imprenditori. Ma tale situazione di impossibilità ad adempiere alle proprie obbligazioni si presenta con cause e caratteristiche diverse a seconda che si tratti di un imprenditore o di un non imprenditore.
Il metodo PME si focalizza sulla 'Gestione dei Processi di Cambiamento' e sulla 'Gestione delle Comunicazioni' e propone un'integrazione fra la cultura classica del project management e le Neuroscienze Cognitive, Comportamentali ed Emotive. Questa 'contaminazione' permette al moderno project manager di 'evolvere' le sue capacità di influenza ed efficacia, per esempio nella comunicazione e nel change management.
The short article is foreward of the book by Donato Vese. It point out the deep changing in administrative law due to (i) the frequent recourse to exception and derogation whenever a relevant economic operation is involved and (ii) standardization and procedural simplification in the remaining ordinary hypothesis. Public interest is, in both hypothesis, approximately irrelevant; nonetheless public interest is the only reason legitimating public powers, therefore the indicated evolution may transform public power in a global police force of the market, overruling guaranties and individual rights
L'uso della forza-lavoro è il lavoro stesso. Il compratore della forza-lavoro la consuma facendo lavorare il suo venditore. Attraverso tale processo quest'ultimo diventa actu quel che prima era solo potentia, forza-lavoro in azione, lavoratore. Per rappresentare il suo lavoro in merci, deve rappresentarlo prima di tutto in valori d'uso, cose che servono alla soddisfazione di bisogni d'una qualche specie. Dunque quel che il capitalista fa eseguire all'operaio è un valore d'uso particolare, un articolo determinato. La produzione di valori d'uso o beni non cambia la sua natura generale per il fatto che essa avviene per il capitalista e sotto il suo controllo. Quindi il processo lavorativo deve essere considerato in un primo momento indipendentemente da ogni forma sociale determinata.

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