UML -Unified Modeling Language
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Bibliografia 107
Il Wireless Mark-up Language, comunemente chiamato WML, é un linguaggio descrittivo per il protocollo WAP operante nelle comunicazioni web-based per la tecnologia mobile. In pratica, se HTML é il linguaggio con cui vengono create le pagine web per computers, WML é il linguaggio usato per la navigazione internet dei cellulari. WML nasce nel 1998 dal consorzio WAP forum su base di due precedenti linguaggi, l' HDML della Openwave e il TTML della Nokia, é un linguaggio figlio di SGML tramite la specifica XML. Attualmente la versione standard di WML é la 1.3 anche se esiste la versione 2.0 definita dal Wap forum nel 2001 ma non ufficialmente rilasciata né mai standardizzata. Dal punto di vista linguistico il WML si presenta come una versione elementare di HTML 2, essendoprima dunque di tecnologie quali embed, frame, iframe, layer e CSS. E' capace però di interagire tramite moduli di input con script WMLscript, CGI, Perl, PHP e altri linguaggi serverbased i quali restituiscono dati alla pagine WML originante.
2020
Il progetto post-ambientale nell'età della catastrofe. Organicismo coevolutivo. Progetto computazionale Modello. Simulazione. Percezione Ospedale da campo. Iquitos, Perù
Questo elaborato di tesi si occupa degli aspetti di usabilita nell'interazione degli utenti con le applicazioni, utilizzando le tecniche di generazione model-driven di applicazioni. Vengono esaminati alcuni approcci esistenti e realizzato un prototipo di generatore, che si basa su un modello di design, CAO= S, che integra le caratteristiche descrittive dell'utente che utilizzera l'applicazione.
GALVAN S (2006). In: AUTORI VARI. Enciclopedia Filosofica. p. 7514-7522, MILANO:Bompiani, ISBN: 88-452-5772-X, 2006
L'oggetto della tesie l'implementazione di un sistema di programmazione funzionale basato sul λ-calcolo e sulla logica combinatoria. Tale obiettivoe stato raggiunto implementando la macchina CUCH, un riduttore per il λ-calcolo esteso in modo da poter operare direttamente ed efficientemente su numeri e liste.
Gli strumenti di calcolo utilizzati per la propagazione di piene in alvei naturali non sempre forniscono risultati realistici. In questo lavoro sono presentati i limiti dei solutori numerici comunemente utilizzati per la discretizzazione delle Equazioni delle Acque Basse, ed è indicata una possibile soluzione al problema. Sono stati confrontati diversi codici di calcolo: uno basato su una scrittura mista volumi finiti/elementi finiti, gli altri ai volumi finiti, che utilizzano lo schema HLL con diverse scritture e discretizzazioni del termine sorgente. Questi codici sono stati applicati ad un calcolo di moto permanente su un tronco di 6 km del Tevere, a monte di Roma. Le simulazioni hanno mostrato la necessità di definire la geometria in modo soddisfacente e che la portata è meglio rappresentata dal flusso dell'equazione di bilancio di massa piuttosto che dalla variabile portata calcolata nella sezione stessa.

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