Books by Yuri Alessandro Marano

Lo scorcio dell’VIII e gli inizi del IX secolo segnarono nell’alto Adriatico una fase di intenso ... more Lo scorcio dell’VIII e gli inizi del IX secolo segnarono nell’alto Adriatico una fase di intenso confronto politico e diplomatico tra Franchi e Bizantini, gli uni impegnati nel tentativo di imporre la loro supremazia sull’area istriano-dalmata e pannonica, gli altri decisi alla tenace difesa dei propri interessi nella regione. È sullo sfondo di questi avvenimenti che il patriarca Fortunato di Grado intraprese una politica di spregiudicate alleanze che avrebbe dovuto garantire la salvaguardia degli interessi della sua Chiesa, schierandosi con l’una o con l’altra parte ogniqualvolta il mutamento degli scenari “internazionali” mettesse a repentaglio il perseguimento di tale obiettivo. Il “testamento” di Fortunato, di cui si presentano qui una traduzione e un commento, costituisce una fonte di eccezionale interesse e fascino per la ricostruzione della parabola politica e umana di questo personaggio e di un capitolo di cruciale importanza nella storia dell’Adriatico altomedievale.

Lo scorcio dell’VIII e gli inizi del IX secolo segnarono nell’alto Adriatico una fase di intenso ... more Lo scorcio dell’VIII e gli inizi del IX secolo segnarono nell’alto Adriatico una fase di intenso confronto politico e diplomatico tra Franchi e Bizantini, gli uni impegnati nel tentativo di imporre la loro supremazia sull’area istriano-dalmata e pannonica, gli altri decisi alla tenace difesa dei propri interessi nella regione. È sullo sfondo di questi avvenimenti che il patriarca Fortunato di Grado intraprese una politica di spregiudicate alleanze che avrebbe dovuto garantire la salvaguardia degli interessi della sua Chiesa, schierandosi con l’una o con l’altra parte ogniqualvolta il mutamento degli scenari “internazionali” mettesse a repentaglio il perseguimento di tale obiettivo. Il “testamento” di Fortunato, di cui si presentano qui una traduzione e un commento, costituisce una fonte di eccezionale interesse e fascino per la ricostruzione della parabola politica e umana di questo personaggio e di un capitolo di cruciale importanza nella storia dell’Adriatico altomedievale.
Edited Volumes by Yuri Alessandro Marano
Desideriamo rivolgere il nostro più sincero e sentito ringraziamento all'Editore e, in particolar... more Desideriamo rivolgere il nostro più sincero e sentito ringraziamento all'Editore e, in particolare, a Erika Tedino per la professionalità, la cura e, soprattutto, la grandissima pazienza con cui hanno seguito la lunga e laboriosa realizzazione di questi volumi.
Papers by Yuri Alessandro Marano

European Review of History: Revue européenne d'histoire, Volume 31, Issue 6, 2024
The nation-building project in nineteenth-and early-twentiethcentury Greece was accompanied by dr... more The nation-building project in nineteenth-and early-twentiethcentury Greece was accompanied by dramatic changes in urban spaces. The refurbishing of existing cities and the making of new settlements, characterized by regularized, Hippodamian plans and rebuilt along classical lines, was meant to create a rupture with the Ottoman past and signal the country's Westernization. This programme finds its clearest expression in the building of New Athens, adorned with neoclassical buildings and purified from what was considered as extraneous to Greek identity. Hence, Byzantine and later buildings were condemned to demolition to recreate a homogeneous classical and neoclassical urban landscape meant to provide a sense of continuity between the newborn Greek state and the glory of Ancient Greece. Only from the moment that Byzantium was accepted as a legitimate component of national history were Byzantine monuments protected as national monuments. The incorporation of imperial narratives in modern Greek ideology and political discourse as well as the military engagement of the nation in Crete, Epirus Macedonia, Thrace and Asia Minor were decisive factors in the rehabilitation of the Byzantine past and heritage, which were exploited to substantiate ethnic and territorial claims. The annexation of Macedonia in the Balkan Wars and the rebuilding of Thessaloniki after the Great Fire of 1917 offered the chance for the creation of a new, monumental landscape, in which the presence of Byzantine monuments materialized this new synthesis, bridging the gaps in national historical time.

Per l'acquisto rivolgersi a / orders may be placed to: All'Insegna del Giglio s.a.s. via Arrigo B... more Per l'acquisto rivolgersi a / orders may be placed to: All'Insegna del Giglio s.a.s. via Arrigo Boito, 50-52-50019 Sesto Fiorentino (FI) www.insegnadelgiglio.it SKILLED LABOUR MOBILITY AND THE EARLY BYZANTINE BUILDING INDUSTRY* Yuri A. Marano «Λίγο ακόμα Θα ιδούμε / …τα μάρμαρα να λάμπουν στον ήλιο». Γ. Σεφέρη, Μυθιστόρημα. ΚΓ′ Riassunto. L'articolo esamina le testimonianze letterarie, epigrafiche, documentarie e archeologiche relative alla mobilità dei tagliapietre e degli scultori nel Mediterraneo orientale durante il periodo protobizantino. Esso colloca la mobilità della manodopera specializzata nel contesto politico, sociale ed economico del periodo compreso tra il IV e gli inizi del VII sec d.C. L'articolo si sofferma in particolare su tre casi-studio relativi a Costantinopoli, all'Isauria e al Massiccio Calcareo della Siria. Περίληψη. Το άρθρο αυτό εξετάζει τις λογοτεχνικές, επιγραφικές, γραμματειακές και αρχαιολογικές μαρτυρίες για τους πλανόδιους λιθοξόους και γλύπτες στην ανατολική Μεσόγειο κατά την πρώιμη βυζαντινή περίοδο. Εξετάζει την κινητικότητα των ειδικευμένων εργατών στο πλαίσιο των πολιτικών, κοινωνικών και οικονομικών συνθηκών που διαμόρφωσαν την οικοδομική δραστηριότητα από τον 4 ο έως τις αρχές του 7 ου αιώνα μ.Χ. Δίνει ιδιαίτερη έμφαση σε μελέτες περιπτώσεων από την Κωνσταντινούπολη, την Ισαυρία και τα Ασβεστολιθικά Υψίπεδα της Συρίας.
Archeologia cristiana in Italia. Ricerche, metodi e prospettive (1993-2022), 2024
Archeologia delle strutture religiose cristiane in Toscana (fine XIX-2021) Federico Cantini 331 R... more Archeologia delle strutture religiose cristiane in Toscana (fine XIX-2021) Federico Cantini 331 Recenti indagini nella catacomba di Santa Mustiola a Chiusi (SI). Primi risultati dalle campagne di scavo 2016-2019 Matteo Braconi 343 La villa-mansio di Vignale (Piombino, LI) e qualche ipotesi sulla cristianizzazione delle campagne nell'Etruria tardoantica e altomedievale
La croce utilizzata come simbolo del convegno è una rielaborazione di Rossana Managlia della croc... more La croce utilizzata come simbolo del convegno è una rielaborazione di Rossana Managlia della croce bicroma con volute vegetali in alto e roseto alla base, presente nella tomba di Ariperga abbatissa nella ex-chiesa di San Felice a Pavia.
Marmo e committenze nell'Adriatico tardoantico (V-VI secolo d.C.

È vietata la riproduzione, anche parziale, non autorizzata, con qualsiasi mezzo effettuata, compr... more È vietata la riproduzione, anche parziale, non autorizzata, con qualsiasi mezzo effettuata, compresa la fotocopia, anche a uso interno e didattico. L'illecito sarà penalmente perseguibile a norma dell'art. 171 della Legge n. 633 del 22.04.41 Volume pubblicato con il contributo del Dipartimento di Studi Storici di Torino (Ricerca Locale 2018 e 2019). Si ringrazia vivamente il Comune di Riva presso Chieri per aver consentito le riprese fotografiche. Indice vi INDICE Dopo molte vite… l'approDo museale elena deveCChi -Carlo lippolis Dalla Mesopotamia a Parigi, passando per Susa. Il bottino mesopotamico del re elamita Šutruk-Naḫḫunte 161 MauriZio viano Morte e rinascita delle iscrizioni nell'antica Mesopotamia 173 aliCe benCivenni Pirro Ligorio e il sarcofago ravennate bilingue di Mindia Procilla 185 Giulia toZZi L'erma di Milziade con iscrizione bilingue. La seconda vita 'mancata' nella collezione d'Este e nuove prospettive sulla sua provenienza originaria 211 daniela MarChiandi -alessia ZaMbon Alcuni scavi nella necropoli delle Porte di Acarne (Atene 1810-1811): metodi di ricerca, dispersione e ricezione dei rinvenimenti epigrafici e archeologici 233 ma quante 'seconDarietà'? Chiara lasaGni Uno sguardo che torna al passato: osservazioni sull'arcaismo epigrafico nell'Atene di età romana 291 antonio sartori Seconda vita delle iscrizioni? Tutta un'altra vita 335 Abstracts 355 Apparato iconografico 369 1 A questo proposito si rimanda alle osservazioni di Liverani 2004, 385-400.
Simona Antolini, Silvia Maria Marengo, Yuri A. Marano, Roberto Perna, Luan Përzhita, "La prima attestazione del culto dei santi Cosma e Damiano nell'Epirus Vetus dagli scavi della fortificazione di Palokastra (Valle del Drino, Albania)", in "Annuario SAIA", 97, 2019, pp. 295-310. Elsevier's Scopus, abstract and citation database Traduzioni Ilaria Symiakaki, Scuola Archeologic... more Elsevier's Scopus, abstract and citation database Traduzioni Ilaria Symiakaki, Scuola Archeologica Italiana di Atene (revisione greco) Elizabeth Fentress, Roma (revisione inglese)
The contribution addresses the development of episcopal complexes (the monumental headquarters of... more The contribution addresses the development of episcopal complexes (the monumental headquarters of the bishop and the seat of his diocese, which comprised cult-buildings and a multiplicity of residential and
administrative structures) in the cities of Northern Italy during Late Antiquity (4th-6th century). Episcopal complexes provided urban communities with new foci of civic life, reflecting the increasing importance of the Church in public life beyond the religious sphere. As an expression of adequate organizational and financial means, the progressive monumentalisation of episcopal complexes can be considered as a reflection of this evolution.
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Papers by Yuri Alessandro Marano
administrative structures) in the cities of Northern Italy during Late Antiquity (4th-6th century). Episcopal complexes provided urban communities with new foci of civic life, reflecting the increasing importance of the Church in public life beyond the religious sphere. As an expression of adequate organizational and financial means, the progressive monumentalisation of episcopal complexes can be considered as a reflection of this evolution.