Papers by Gloria Comandini

Studi Germanici, 2025
[ENG] This work aims to explore the use of ‘railway language’ – a figurative Language centred on ... more [ENG] This work aims to explore the use of ‘railway language’ – a figurative Language centred on the imagery and narratives of trains – in a specific context: Italian journalistic representations of German economic crises. The study is based on empirical data gathered from the L ocoMIN (Locomotive as Metaphor in Italian Newspapers) corpus, a manually compiled database of Italian newspaper articles spanning three time periods (1985-1986, 1995-1996 and 2021-2023). Each text was annotated across four dimensions: polarity (positive, negative or neutral), target, comparison and macro-theme. The results of the annotation show that Italian journalism tends to employ railway metaphors in referring to Germany primarily during periods of economic crisis, emphasizing the decline of the so-called ‘locomotive of Europe’, especially in recent years.
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[ITA] Questo lavoro ha l’obiettivo di esplorare l’uso del ‘linguaggio della ferrovia’, inteso come l’uso figurato della terminologia propria del mondo ferroviario, in un contesto specifico: la narrazione delle crisi economiche tedesche fatte dal giornalismo italiano. Per tale analisi si sono usati i dati empirici del corpus LocoMIN (Locomotive as Metaphor in Italian Newspapers), creato manualmente raccogliendo articoli di giornale italiani di tre lassi temporali (1985-1986, 1995-1996 e 2021-2023), i quali sono stati sottoposti a quattro layer di annotazione: polarità (positiva, negativa o neutra), target, paragone e macro-tematica. Dall’annotazione è emerso che il giornalismo italiano, specialmente negli ultimi anni, tende a usare il linguaggio della ferrovia per riferirsi alla Germania per lo più in contesti di crisi economica, con una narrazione enfatica che accentua la caduta della cosiddetta ‘locomotiva d’Europa’.

RiCOGNIZIONI, 2025
In the last forty years, fan-fictions, derivative writings openly based on published works of fic... more In the last forty years, fan-fictions, derivative writings openly based on published works of fiction, have gone from being shared on semi-secretive zines circulating between a handful of people, to being hosted on public online archives, such as Archive of Our Own with 6 million registered users. At the same time, fan studies have grown into an interdisciplinary and transnational field. However, linguistic approaches to fan studies and fan fictions have always been quite marginal, and even more rare are the linguistic works investigating the use of conlangs in fan fictions. With a corpus-based approach, this study aims to analyse how fanfiction’s authors use Tolkien’s conlangs in their works, focusing in particular on the use of Quenya, by far the best documented language of Tolkien’s Legendarium. The analysis gathers its empirical evidence from a corpus of publicly available fan fictions from AO3, all of them written in English with an explicitly stated use of Quenya. This investigation will have two main focuses: a) a pragmatic analysis of code-switching from English to Quenya and its stylistic purpose in Tolkien-inspired fanfictions; b) an analysis of the formal characteristics of Quenya in fanworks, aimed at verifying the authors’ level of knowledge of Quenya and (possibly) the sources of such knowledge.

Italiano LinguaDue, 17(1), 801–840, 2025
Lo scopo di questo lavoro è quello di presentare i primi risultati delle indagini sul corpus ALIA... more Lo scopo di questo lavoro è quello di presentare i primi risultati delle indagini sul corpus ALIAS, una vasta raccolta di testi istituzionali prodotti dalle università pubbliche italiane a proposito della carriera alias. Innanzitutto, il corpus è stato sottoposto a un’annotazione manuale machine-assisted per mappare e analizzare le strategie lessicali e morfosintattiche utilizzate per riferirsi alle persone richiedenti la carriera alias. Inoltre, si è analizzata la leggibilità del corpus grazie al tool READ-IT. Questa prima fase di ricognizione è servita per mappare lo status quæstionis della comunicazione istituzionale indirizzata a persone trans* e non binarie a oggi presente negli atenei italiani. In secondo luogo, è stato estratto il testo che presentava il valore medio di leggibilità globale tra tutti i testi esplicativi presenti sui siti web delle università e sono stati condotti due esperimenti qualitativi. Il primo è consistito in una riscrittura gender-fair commissionata a una platea di oltre 100 studentesse e studenti del primo anno di università al fine di testare il sentiment delle persone direttamente interessate da questi temi: si chiedeva loro di riconoscere span di testo eventualmente problematici dal punto di vista dell’inclusione e di riscriverli secondo la propria sensibilità. Un secondo esperimento ha visto avanzare una proposta di riscrittura dello stesso testo da parte di una mano esperta coniugando strategie inclusive standard non binarie con tecniche di chiarezza e semplificazione della comunicazione istituzionale, al fine di dimostrare che la scrittura burocratica può far dialogare queste due istanze in modo proficuo. Il fine ultimo del lavoro è quello di avviare il dialogo e la costituzione di un gruppo di lavoro che possa fornire linee guida nazionali per la scrittura gender-fair chiara in prospettiva di superamento del binarismo di genere, e che allo stesso tempo produca modelli testuali flessibili e accurati, adottabili nel maggior numero di atenei con il minor numero possibile di cambiamenti.

Italiano LinguaDue, 2025
Lo scopo di questo lavoro è analizzare la struttura sintattica e l’uso di una particolare tipolog... more Lo scopo di questo lavoro è analizzare la struttura sintattica e l’uso di una particolare tipologia di enunciato nominale (EN) esclamativo nel contesto dell’hate speech. Per farlo, si utilizzerà il framework teorico degli approcci non-sentenzialiste e, in particolar modo, ci si rifarà all’assunto della Generalizzazione Xmax, adattata al Programma Minimalista, secondo cui il nodo iniziale di una produzione linguistica non è di default la frase (IP), bensì la proiezione massimale che può effettivamente essere inferita dai dati empirici e attuata con un approccio bottom-up. Grazie alla flessibilità della Generalizzazione Xmax, che permette di teorizzare una classe di EN con un sintagma di Focus (FocP) come nodo iniziale, si analizzeranno gli EN esclamativi con il predicato in posizione preverbale (interessante, questo libro!) nel contesto dell’hate speech, il quale è stato scarsamente indagato sul fronte della sintassi. Grazie ai dati empirici del corpus HaSpEN, si vedranno le due casistiche principali di EN esclamativi, caratterizzati dall’elemento in posizione preverbale: a) quelli con un PP (fuori i migranti dall'Italia) o AdvP focalizzato (via gli stranieri dall’Italia); b) quelli con un NP, un DP o un AP focalizzato (tutti uguali i musulmani).

Journal for Language Technology and Computational Linguistics, Jul 1, 2022
This paper proposes a methodology for investigating populism on social media by analyzing the eme... more This paper proposes a methodology for investigating populism on social media by analyzing the emergence of proto-slogans, defined as nominal utterances (NUs) typical of a political community on social media. We extracted more than 700.000 comments from the public Facebook pages of two Italian populist parties' leaders (Matteo Salvini and Luigi Di Maio) during the week preceding the 2019 European elections (i.e., from May 20 to May 26, 2019). These comments have been automatically clustered and manually annotated to find protoslogans created by the parties' supporters. Our manual annotation consists of four layers, namely:Nominal Utterances (NUs), a syntactic device widely used for slogans; Slogans for NUs with a slogan function; Top-down/Bottom-up, to recognize the slogans produced by the politicians and those produced by supporters; Proto-slogans, for NUs devoid of specific political content that nonetheless express partisanship and support for the leaders. JLCL 2022-Band 35 (2)-33-49 Westen, D. (2007). The political brain. the role of emotion in deciding the fate of the nation. New York: PublicAffairs. Zappavigna, M. (2015). Searchable talk: the linguistic functions of hashtags. Social Semiotics, 25 .
Salve a tuttə, tutt*, tuttu, tuttx e tutt@: l’uso delle strategie di neutralizzazione di genere nella comunità queer online
DOAJ: Directory of Open Access Journals - DOAJ, Dec 1, 2021

EVALITA Evaluation of NLP and Speech Tools for Italian - December 17th, 2020, 2020
The Hate Speech Detection (HaSpeeDe 2) task is the second edition of a shared task on the detecti... more The Hate Speech Detection (HaSpeeDe 2) task is the second edition of a shared task on the detection of hateful content in Italian Twitter messages. HaSpeeDe 2 is composed of a Main task (hate speech detection) and two Pilot tasks, (stereotype and nominal utterance detection). Systems were challenged along two dimensions: (i) time, with test data coming from a different time period than the training data, and (ii) domain, with test data coming from the news domain (i.e., news headlines). Overall, 14 teams participated in the Main task, the best systems achieved a macro F1-score of 0.8088 and 0.7744 on the indomain in the out-of-domain test sets, respectively; 6 teams submitted their results for Pilot task 1 (stereotype detection), the best systems achieved a macro F1-score of 0.7719 and 0.7203 on in-domain and outof-domain test sets. We did not receive any submission for Pilot task 2.

Questo studio si concentra sull?analisi di un fenomeno assai comune nell?italiano e ben attestato... more Questo studio si concentra sull?analisi di un fenomeno assai comune nell?italiano e ben attestato da oltre un secolo in diverse altre lingue, antiche e moderne: le costruzioni prive di un verbo in forma finita nel loro nucleo sintattico principale, che evidentemente non sono state oggetto di una ellissi e che non sempre possono essere definite frasi. Dopo le analisi su questo fenomeno fatte da Mortara Garavelli (1971) sullo scritto letterario e da Cresti (1998) sul parlato colloquiale, in questa ricerca si vuole indagare la natura delle costruzioni senza verbo in una nuova variet� di italiano, ossia lo scritto informale e dialogico prodotto sul web, che sar� definito in questa ricerca come italiano digitato colloquiale (IDC). Pertanto, questo studio adotta un approccio corpus-based, ricercando le costruzioni senza verbo in una raccolta di testi di IDC realmente prodotti, ossia nel corpus COSMIANU (Corpus Of Social Media Italian Annotated with Nominal Utterances) (Comandini et al., 2...

English. Nominal utterances are very frequent, especially in social media texts, and play a cruci... more English. Nominal utterances are very frequent, especially in social media texts, and play a crucial role as they are very dense from a semantic point of view. In spite of this, their automatic identification has received little to no attention. We have thus developed a framework for the annotation of nominal utterances and created the manually annotated corpus COSMIANU (Corpus Of Social Media Italian Annotated with Nominal Utterances), which could be used to train automatic systems. Italiano. Gli enunciati nominali sono un fenomento linguistico molto frequente, specialmente nello scritto dei social media, e di cruciale importanza, data la loro alta densità semantica. Tuttavia, ben poca attenzione è stata dedicata al loro riconoscimento automatico. In quest’ottica, questo lavoro illustra le guidelines per l’annotazione manuale degli enunciati nominali da noi sviluppate e presenta il corpus dell’italiano dei social media da noi annotato con gli enunciati nominali (COSMIANU), utilizzab...

Testo e Senso, 2021
Gli ultimi mesi hanno visto protagonista del dibattito politico l'uso dello schwa come morfema di... more Gli ultimi mesi hanno visto protagonista del dibattito politico l'uso dello schwa come morfema di genere neutro, adatto a far riferimento alle persone non binarie, che non si identificano né nel genere femminile, né in quello maschile. Questo studio propone un'analisi delle diverse strategie di neutralizzazione di genere substandard italiane, utilizzate nella comunicazione scritta e informale delle comunità LGBTQIA+ online, con l'obiettivo di offrire una prima panoramica preliminare sull'effettivo uso che viene fatto di questi fenomeni. Attraverso l'annotazione manuale di CoGeNSI (Corpus of Gender Neutralization Strategies in Italian), un corpus formato da testi prodotti su pagine Facebook queer, si mostreranno le regolarità e le irregolarità nell'applicazione di queste strategie, le differenze d'uso tra i riferimenti alla propria persona e quelli ad altre persone, e il loro raro uso prettamente politico. Infine, si rifletterà su come queste strategie di neutralizzazione di genere substandard siano un fenomeno ampiamente caratterizzato dalla velocità e dall'espressività della comunicazione mediata dal computer informale.

Proceedings of the Third Workshop on Abusive Language Online
The paper describes a recently-created Twitter corpus of about 6,000 tweets, annotated for hate s... more The paper describes a recently-created Twitter corpus of about 6,000 tweets, annotated for hate speech against immigrants, and developed to be a reference dataset for an automatic system of hate speech monitoring. The annotation scheme was therefore specifically designed to account for the multiplicity of factors that can contribute to the definition of a hate speech notion, and to offer a broader tagset capable of better representing all those factors, which may increase, or rather mitigate, the impact of the message. This resulted in a scheme that includes, besides hate speech, the following categories: aggressiveness, offensiveness, irony, stereotype, and (on an experimental basis) intensity. The paper hereby presented namely focuses on how this annotation scheme was designed and applied to the corpus. In particular, also comparing the annotation produced by CrowdFlower contributors and by expert annotators, we make some remarks about the value of the novel resource as gold standard, which stems from a preliminary qualitative analysis of the annotated data and on future corpus development.

Proceedings of the 1st Workshop on Computational Linguistics for Political Text Analysis (CPSS-2021), 2021
This paper proposes a methodology for investigating populism by analyzing proto-slogans, nominal ... more This paper proposes a methodology for investigating populism by analyzing proto-slogans, nominal utterances (NUs) typical of a political community on social media. We extracted more than 700.000 comments from the public Facebook pages of two Italian populist parties' leaders (Matteo Salvini and Luigi Di Maio) during the week preceding the 2019 European elections (i.e., from May 20 to May 26, 2019). These comments have been automatically clustered and manually annotated to find protoslogans coming from the parties' supporters (bottom-up). We applied four layers of analysis: Nominal Utterances (NUs), a syntactic device widely used for slogans; Slogans for NUs with a slogan function; Top-down/Bottom-up, to recognize the slogans produced by the politicians and those produced by supporters; Protoslogans, for NUs devoid of specific political content while expressing partisanship and support for the leaders.

Allocca C., Carbone F., Coppola R., Occhini B. (a cura di), Sottosopra. Indagine su processi di sovversione, Quaderni della Ricerca - 6, Napoli, UniorPress, 2020
Nel volume:
Allocca C., Carbone F., Coppola R., Occhini B. (a cura di), Sottosopra. Indagine su p... more Nel volume:
Allocca C., Carbone F., Coppola R., Occhini B. (a cura di), Sottosopra. Indagine su processi di sovversione, Quaderni della Ricerca - 6, Napoli, UniorPress, 2020.
Abstract
Online fandoms usually discuss communal passions by creating their own slang, which is expressive, fast and economic. However, as a side effect of young people’s attempt to build a communal identity, fandom’s slang is also cryptic to group’s outsiders. Fandoms have a peculiar kind of wordplays (#mainajorah, Branalbero) that are particularly opaque to fandom’s outsiders.
With a study based on the FanJuLIC corpus, this paper aims to analyze the creation strategies of these wordplays, which are based on the substitution of words or phrases inside a sentence, or on the creation of neologisms. Furthermore, this paper attempts to examine the co-presence of the three traditional functions (social function, personal function and recreational function) of juvenile languages in fandom’s wordplays, as they are integrated with the multimedia communication of social media.
I fandom online generalmente creano un proprio slang per parlare delle loro passioni condivise in modo espressivo, veloce ed economico. Questo slang è conseguenza del tentativo di creare un’identità comune e pertanto può risultare criptico per gli esterni al gruppo. I fandom presentano un particolare tipo di giochi di parole (#mainajorah, Branalbero) che risultano particolarmente opachi agli esterni al gruppo.
Con uno studio basato sul corpus FanJuLIC, si analizzano le strategie di creazione di questi giochi di parole, basati sulla sostituzione di parole o sintagmi all’interno di una frase o sulla creazione di neologismi, e la compresenza in essi delle tre funzioni tradizionali dei linguaggi giovanili (funzione sociale, funzione personale e funzione ludica), integrate nella comunicazione multimediale dei social media.

Proceedings of the Seventh Evaluation Campaign of Natural Language Processing and Speech Tools for Italian. Final Workshop (EVALITA 2020), 2020
The Hate Speech Detection (HaSpeeDe 2) task is the second edition of a shared task on the detecti... more The Hate Speech Detection (HaSpeeDe 2) task is the second edition of a shared task on the detection of hateful content in Italian Twitter messages. HaSpeeDe 2 is composed of a Main task (hate speech detection) and two Pilot tasks, (stereotype and nominal utterance detection). Systems were challenged along two dimensions: (i) time, with test data coming from a different time period than the training data, and (ii) domain, with test data coming from the news domain (i.e., news headlines). Overall, 14 teams participated in the Main task, the best systems achieved a macro F1-score of 0.8088 and 0.7744 on the in-domain in the out-of-domain test sets, respectively; 6 teams submitted their results for Pilot task 1 (stereotype detection), the best systems achieved a macro F1-score of 0.7719 and 0.7203 on in-domain and out-of-domain test sets. We did not receive any submission for Pilot task 2.

M. M. Coppola, A. Donà, B. Poggio, A. Tuselli (eds.) Genere e R-esistenze in Movimento. Soggettività, Azioni e Prospettive, Trento, Editrice Università degli Studi di Trento, pp. 542-551, 2020
Pandolfi et al. (2020), "Gioco di Ruolo e Discriminazione. Una prima indagine sulla community ita... more Pandolfi et al. (2020), "Gioco di Ruolo e Discriminazione. Una prima indagine sulla community italiana", in M. M. Coppola, A. Donà, B. Poggio, A. Tuselli (eds.) "Genere e R-esistenze in Movimento. Soggettività, Azioni e Prospettive", Trento, Editrice Università degli Studi di Trento, pp. 542-551.
Il gioco di ruolo (GDR) è un’attività di storytelling cooperativo in cui un gruppo di persone conduce una narrazione condivisa interpretando personaggi che vivono avventure, conflitti, difficoltà ed esperienze in molteplici ambientazioni. Il GDR può essere anche definito come una tipologia di gioco in cui le persone giocanti assumono temporaneamente l’identità di un personaggio fittizio (PG), interpretandone il ruolo in un mondo immaginario (Zagal et al., 2018; Brown, 2015; Lortz, 1979). Nella maggior parte dei GDR una delle persone partecipanti assume il ruolo del o della Game Master (GM), una figura giocante addetta alla gestione del mondo immaginario e di tutti i PG non interpretati da una persona giocante.
Il GDR può adottare diversi media e modalità di attuazione; per l’economia di questa indagine, ne prenderemo in considerazione tre tipologie:
a) GDR da tavolo: la tipologia più comune, vede un piccolo gruppo di persone impegnate ad interpretare i propri PG attorno ad un tavolo, con l’aiuto di manuali di regole o ambientazione, cancelleria e dadi poliedrici.
b) GDR online: qui diviso in GDR “Play by Forum”, condotto in forma scritta su forum online, e GDR “Play by Chat”, condotto tramite chatroom e applicazioni di messaggistica istantanea.
c) Live Action Role-Playing (LARP): in cui le persone giocanti interpretano dal vivo i propri PG mettendone in scena le gesta in apposite location.
Data la varietà di GDR disponibili sul mercato e in modo indipendente, risulta complesso fornire una tassonomia soddisfacente (sempre che sia effettivamente necessaria). Ciò nonostante, per la seguente indagine si è attuata un’ulteriore distinzione tra GDR tradizionali (basati sull’applicazione di regole di calcolo specifiche per la risoluzione dei conflitti) e narrativi (basati principalmente sull’interpretazione dei personaggi), giocabili sia online che offline.
Nonostante la sua modalità cooperativa e di confronto sociale, nei contesti del GDR sono presenti dinamiche di discriminazione e prevaricazione verso quelle identità che si distaccano dalla normatività del maschio cisgender bianco eterosessuale (Condis, 2018). Poiché per molti anni resoconti aneddotici hanno mantenuto l’idea che l’ambiente italiano del GDR, come quello internazionale, fosse prevalentemente maschile ed eterosessuale, abbiamo ritenuto rilevante esplorare come gli spazi ludici online e offline del GDR mettano in scena le proprie performance di genere, soprattutto di fronte a un aumento negli ultimi quindici anni delle giocatrici di ruolo donne (Williams et al., 2018). Considerando come, all’interno della comunità ludica internazionale, un consistente numero di donne, persone non eterosessuali e non cisgender abbiano denunciato la presenza di una misoginia ed eteronormatività egemonica nelle interazioni e negli spazi di gioco (Williams et al., 2018; Stenros et al., 2017; Trammell, 2014) si è voluto qui indagare il contesto italiano per confrontarlo con dati internazionali.
Fermo restando che le persone che scrivono ritengono che non sia il medium del GDR stesso a proscrivere stereotipi e pregiudizi negli spazi ludici, ma fenomeni dovuti a più ampie ed egemoni strutture socioculturali, si è voluto indagare in che modo e con che misura fenomeni di discriminazione di genere siano frequenti nella comunità italiana del GDR. Ciò ci permette di delineare e comprendere questi processi e sviluppare strategie con cui resistergli e contrastarli, per creare ambienti di gioco più inclusivi e sicuri.

Proceedings for the Third Workshop on Abusive Language Online - 57th Annual Meeting of the Association for Computational Linguistics, 2019
The paper proposes an investigation on the role of populist themes and rhetoric in an Italian Twi... more The paper proposes an investigation on the role of populist themes and rhetoric in an Italian Twitter corpus of hate speech against immigrants. The corpus has been annotated with four new layers of analysis: Nominal Utterances , that can be seen as consistent with pop-ulist rhetoric; In-out-group rhetoric, a very common populist strategy to polarize public opinion; Slogan-like nominal utterances, that may convey the call for severe illiberal policies against immigrants; News, to recognize the role of newspapers (headlines or reference to articles) in the Twitter political discourse on immigration featured by hate speech. The results show that populist themes compose 1/3 of the hate speech, displaying not only In-Out-group rhetoric, but also authoritarianism, mostly carried by Slogan-like nominal utterances. It also appears that news don't convey much hate speech, while they compose almost half of the non hateful tweets.

Proceedings of CLIC-IT 2018, Fifth Italian Conference on Computational Linguistics. Torino, December 10-12 , 2018, 2018
ENGLISH
Nominal utterances are very frequent, especially in social media texts, and play a crucia... more ENGLISH
Nominal utterances are very frequent, especially in social media texts, and play a crucial role as they are very dense from a semantic point of view. In spite of this, their automatic identification has received little to no attention. We have thus developed a framework for the annotation
of nominal utterances and created the manually annotated corpus COSMIANU (Corpus Of Social Media Italian Annotated with Nominal Utterances), which could be used to train automatic systems.
ITALIANO
Gli enunciati nominali sono un fenomento linguistico molto frequente, specialmente nello scritto dei social media, e di cruciale importanza, data la loro alta densit`a semantica. Tuttavia, ben poca attenzione `e stata dedicata al loro riconoscimento automatico. In quest’ottica, questo lavoro illustra le guidelines per l’annotazione manuale degli enunciati nominali da noi sviluppate e presenta il corpus dell’italiano dei social media da noi annotato con gli enunciati nominali (COSMIANU), utilizzabile per addestrare sistemi automatici.
Teaching Documents by Gloria Comandini
This document presents a quick annotation framework of populist rhetoric (in group VS out group),... more This document presents a quick annotation framework of populist rhetoric (in group VS out group), slogans and newspaper's headlines for the POP-HS-IT corpus.
This document presents a quick annotation framework of nominal utterances (NUs) on Twitter. This ... more This document presents a quick annotation framework of nominal utterances (NUs) on Twitter. This annotation framework is a simplified version of the original Italian guidelines for annotating NUs, Linee guida per l'annotazione degli enunciate nominali, used for the annotation of COSMIANU (Corpus Of Social Media Italian Annotated with Nominal Utterances).
NONE, 2018
Una serie di linee guida per l'annotazione manuale degli enunciati nominali (o frasi senza verbo)... more Una serie di linee guida per l'annotazione manuale degli enunciati nominali (o frasi senza verbo) in un corpus di testi dialogici informali scaricati dal web.
Queste linee guida tengono conto della varietà di forme degli enunciati nominali e della natura substandard dei testi annotati.
Queste istruzioni sono state applicate durante l'annotazione del corpus COSMIANU (liberamente scaricabile a questo link: https://hlt-nlp.fbk.eu/technologies/cosmianu1.0), presentato a CLiC-it 2018.
Uploads
Papers by Gloria Comandini
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[ITA] Questo lavoro ha l’obiettivo di esplorare l’uso del ‘linguaggio della ferrovia’, inteso come l’uso figurato della terminologia propria del mondo ferroviario, in un contesto specifico: la narrazione delle crisi economiche tedesche fatte dal giornalismo italiano. Per tale analisi si sono usati i dati empirici del corpus LocoMIN (Locomotive as Metaphor in Italian Newspapers), creato manualmente raccogliendo articoli di giornale italiani di tre lassi temporali (1985-1986, 1995-1996 e 2021-2023), i quali sono stati sottoposti a quattro layer di annotazione: polarità (positiva, negativa o neutra), target, paragone e macro-tematica. Dall’annotazione è emerso che il giornalismo italiano, specialmente negli ultimi anni, tende a usare il linguaggio della ferrovia per riferirsi alla Germania per lo più in contesti di crisi economica, con una narrazione enfatica che accentua la caduta della cosiddetta ‘locomotiva d’Europa’.
Allocca C., Carbone F., Coppola R., Occhini B. (a cura di), Sottosopra. Indagine su processi di sovversione, Quaderni della Ricerca - 6, Napoli, UniorPress, 2020.
Abstract
Online fandoms usually discuss communal passions by creating their own slang, which is expressive, fast and economic. However, as a side effect of young people’s attempt to build a communal identity, fandom’s slang is also cryptic to group’s outsiders. Fandoms have a peculiar kind of wordplays (#mainajorah, Branalbero) that are particularly opaque to fandom’s outsiders.
With a study based on the FanJuLIC corpus, this paper aims to analyze the creation strategies of these wordplays, which are based on the substitution of words or phrases inside a sentence, or on the creation of neologisms. Furthermore, this paper attempts to examine the co-presence of the three traditional functions (social function, personal function and recreational function) of juvenile languages in fandom’s wordplays, as they are integrated with the multimedia communication of social media.
I fandom online generalmente creano un proprio slang per parlare delle loro passioni condivise in modo espressivo, veloce ed economico. Questo slang è conseguenza del tentativo di creare un’identità comune e pertanto può risultare criptico per gli esterni al gruppo. I fandom presentano un particolare tipo di giochi di parole (#mainajorah, Branalbero) che risultano particolarmente opachi agli esterni al gruppo.
Con uno studio basato sul corpus FanJuLIC, si analizzano le strategie di creazione di questi giochi di parole, basati sulla sostituzione di parole o sintagmi all’interno di una frase o sulla creazione di neologismi, e la compresenza in essi delle tre funzioni tradizionali dei linguaggi giovanili (funzione sociale, funzione personale e funzione ludica), integrate nella comunicazione multimediale dei social media.
Il gioco di ruolo (GDR) è un’attività di storytelling cooperativo in cui un gruppo di persone conduce una narrazione condivisa interpretando personaggi che vivono avventure, conflitti, difficoltà ed esperienze in molteplici ambientazioni. Il GDR può essere anche definito come una tipologia di gioco in cui le persone giocanti assumono temporaneamente l’identità di un personaggio fittizio (PG), interpretandone il ruolo in un mondo immaginario (Zagal et al., 2018; Brown, 2015; Lortz, 1979). Nella maggior parte dei GDR una delle persone partecipanti assume il ruolo del o della Game Master (GM), una figura giocante addetta alla gestione del mondo immaginario e di tutti i PG non interpretati da una persona giocante.
Il GDR può adottare diversi media e modalità di attuazione; per l’economia di questa indagine, ne prenderemo in considerazione tre tipologie:
a) GDR da tavolo: la tipologia più comune, vede un piccolo gruppo di persone impegnate ad interpretare i propri PG attorno ad un tavolo, con l’aiuto di manuali di regole o ambientazione, cancelleria e dadi poliedrici.
b) GDR online: qui diviso in GDR “Play by Forum”, condotto in forma scritta su forum online, e GDR “Play by Chat”, condotto tramite chatroom e applicazioni di messaggistica istantanea.
c) Live Action Role-Playing (LARP): in cui le persone giocanti interpretano dal vivo i propri PG mettendone in scena le gesta in apposite location.
Data la varietà di GDR disponibili sul mercato e in modo indipendente, risulta complesso fornire una tassonomia soddisfacente (sempre che sia effettivamente necessaria). Ciò nonostante, per la seguente indagine si è attuata un’ulteriore distinzione tra GDR tradizionali (basati sull’applicazione di regole di calcolo specifiche per la risoluzione dei conflitti) e narrativi (basati principalmente sull’interpretazione dei personaggi), giocabili sia online che offline.
Nonostante la sua modalità cooperativa e di confronto sociale, nei contesti del GDR sono presenti dinamiche di discriminazione e prevaricazione verso quelle identità che si distaccano dalla normatività del maschio cisgender bianco eterosessuale (Condis, 2018). Poiché per molti anni resoconti aneddotici hanno mantenuto l’idea che l’ambiente italiano del GDR, come quello internazionale, fosse prevalentemente maschile ed eterosessuale, abbiamo ritenuto rilevante esplorare come gli spazi ludici online e offline del GDR mettano in scena le proprie performance di genere, soprattutto di fronte a un aumento negli ultimi quindici anni delle giocatrici di ruolo donne (Williams et al., 2018). Considerando come, all’interno della comunità ludica internazionale, un consistente numero di donne, persone non eterosessuali e non cisgender abbiano denunciato la presenza di una misoginia ed eteronormatività egemonica nelle interazioni e negli spazi di gioco (Williams et al., 2018; Stenros et al., 2017; Trammell, 2014) si è voluto qui indagare il contesto italiano per confrontarlo con dati internazionali.
Fermo restando che le persone che scrivono ritengono che non sia il medium del GDR stesso a proscrivere stereotipi e pregiudizi negli spazi ludici, ma fenomeni dovuti a più ampie ed egemoni strutture socioculturali, si è voluto indagare in che modo e con che misura fenomeni di discriminazione di genere siano frequenti nella comunità italiana del GDR. Ciò ci permette di delineare e comprendere questi processi e sviluppare strategie con cui resistergli e contrastarli, per creare ambienti di gioco più inclusivi e sicuri.
Nominal utterances are very frequent, especially in social media texts, and play a crucial role as they are very dense from a semantic point of view. In spite of this, their automatic identification has received little to no attention. We have thus developed a framework for the annotation
of nominal utterances and created the manually annotated corpus COSMIANU (Corpus Of Social Media Italian Annotated with Nominal Utterances), which could be used to train automatic systems.
ITALIANO
Gli enunciati nominali sono un fenomento linguistico molto frequente, specialmente nello scritto dei social media, e di cruciale importanza, data la loro alta densit`a semantica. Tuttavia, ben poca attenzione `e stata dedicata al loro riconoscimento automatico. In quest’ottica, questo lavoro illustra le guidelines per l’annotazione manuale degli enunciati nominali da noi sviluppate e presenta il corpus dell’italiano dei social media da noi annotato con gli enunciati nominali (COSMIANU), utilizzabile per addestrare sistemi automatici.
Teaching Documents by Gloria Comandini
Queste linee guida tengono conto della varietà di forme degli enunciati nominali e della natura substandard dei testi annotati.
Queste istruzioni sono state applicate durante l'annotazione del corpus COSMIANU (liberamente scaricabile a questo link: https://hlt-nlp.fbk.eu/technologies/cosmianu1.0), presentato a CLiC-it 2018.