Papers by Giuseppe Corsaro
I corsi – in inglese – della European Schoolnet Academy: un’occasione interessante per formarsi i... more I corsi – in inglese – della European Schoolnet Academy: un’occasione interessante per formarsi in una dimensione europea confrontandosi con colleghi di altri paesi.

Con la tecnologia possiamo rimuovere le limitazioni dell'aula scolastica tradizionale e trasforma... more Con la tecnologia possiamo rimuovere le limitazioni dell'aula scolastica tradizionale e trasformare il modo di insegnare e di imparare" 1 . Possono ormai testimoniare la fondatezza di questa asserzione i docenti di tutte le discipline. Chi insegna le lingue straniere può oggi facilmente sfruttare la tecnologia per attivare videoconferenze live con classi madrelingua distanti migliaia di chilometri e permettere ai propri alunni un'esperienza molto coinvolgente ed inimmaginabile solo qualche anno fa. Chi insegna scienze può ricorrere ad una serie infinita di simulazioni al computer altrimenti non esperibili in nessun modo dagli alunni. Chi insegna musica può mettere i propri alunni nelle condizioni di fare musica d'insieme dal vivo anche con alunni di classi distanti. Chi insegna storia ha oggi la possibiltà di effettuare con la propria classe visite virtuali a siti archeologici e musei in tutto il mondo o di viaggiare nel tempo in maniera molto realistica. Chi insegna l'italiano può dare ai propri studenti l'opportunità di realizzare lavori con la scrittura 1 Eric Curts -Educator and Technology Coordinator, Ohio
Intervento di Giuseppe Corsaro ad HiTechSchool Bassano del Grappa 11/04/2014 "La Scuola non sta r... more Intervento di Giuseppe Corsaro ad HiTechSchool Bassano del Grappa 11/04/2014 "La Scuola non sta riuscendo a tenere il passo con la società e l'economia dell'era digitale" "Le tecnologie digitali si sono completamente integrate nel modo di interagire, di lavorare e fare affari delle persone: non sono ancora state pienamente sfruttate nell'istruzione e nei sistemi formativi" "Un nuovo digital divide si sta profilando in Europa tra coloro che hanno accesso ad una istruzione innovativa technologybased e coloro che non hanno questa possibilità"
Negli ultimi tempi è emersa con una certa evidenza la volontà da parte del MIUR di percorrere più... more Negli ultimi tempi è emersa con una certa evidenza la volontà da parte del MIUR di percorrere più decisamente la strada del "digitale a scuola" e tentare di recuperare il ritardo accumulato negli ultimi anni in quest'ambito. Sono stati finanziati programmi a volte anche lungimiranti: Classi 2.0 [1], Scuole 2.0, Editoria digitale [2], Piano LIM [3], ForDoc [4], ecc…). Sono inoltre molteplici gli interventi utili all'avvio di tale processo di innovazione attivati da alcune Regioni usando risorse proprie, ministeriali o europee. E nonostante tutto ciò il digitale a scuola fatica a decollare veramente!

Quasi due anni fa, Pierfranco Ravotto raccontava su Bricks un convegno che aveva come titolo "Lib... more Quasi due anni fa, Pierfranco Ravotto raccontava su Bricks un convegno che aveva come titolo "Libri di testo? Forse sì, forse no... discutiamone!". Lo stesso Ravotto (insieme ad altri) parlò di quel convegno come di qualcosa di non usuale (lo definì addirittura un non-convegno). L' organizzatore (Pieri di FAST) esordì con queste parole: "Siamo qui per capire dove stiamo andando. Scomparirà o sarà diverso il libro di testo?" Parole che eloquentemente rendono il senso delle incertezze di quel momento (settembre 2011). Irene Enriques (Zanichelli / AIE) intervenne in difesa degli editori dicendo: "la confusione è massima sotto il cielo … per gli editori la situazione non è eccellente"; e ancora per concludere: "Il contesto è un po' come quello del passaggio dalla carrozza all'automobile: il pdf scaricabile è solo una carrozza col motore, non ancora l'automobile. Il legislatore probabilmente aveva in mente questo, ma forse si deve andare oltre". Beh. A quasi due anni di distanza possiamo dire che un tantino oltre si è andati (basti pensare al decreto Profumo del Marzo scorso o anche semplicemente all'effettiva attivazione di ScuolaBook)...ma purtroppo la confusione resta. Si sono succeduti tre governi da quel settembre 2011, abbiamo cambiato tre ministri e a spizzichi e bocconi si sta tentando di delineare un percorso che tenga conto anche del piano per l'Agenda Digitale. Dobbiamo però constatare che la stessa AIE non sembra più così tanto convinta di voler andare veramente oltre. Ci hanno messo gli avvocati! Il primo intendimento del ministro Profumo era quello di introdurre i testi 100% digitali sin dal 2013-2014... Poi ha accettato di slittare al 2014-2015. E' di queste ore la notizia che la neo-ministra Carrozza vuole far pace con l'AIE e sta pensando ad un ulteriore rinvio al 2015-2016.
Conference Presentations by Giuseppe Corsaro
Il digitale a scuola: sfida e opportunità
Rivoluzione digitale a scuola
Il ruolo degli editori di testi scolastici nella scuola 2.0
Uploads
Papers by Giuseppe Corsaro
Conference Presentations by Giuseppe Corsaro