
Gerardo de Simone
Harvard Center for Renaissance Studies at Villa I Tatti, I Tatti Fellow, Rush H Kress Fellow, 2010-2011
IMT Lucca, LYNX - Center for the interdisciplinary Analysis of Images., Visiting Professor, History of Early Modern Art, 2015
*Editor-in-chief of Predella, journal of visual arts: https://predella.it/
*Abilitazione Scientifica Nazionale come Professore Ordinario (I fascia), settore 10/B1 Storia dell’arte, 2024-2035 - National Scientific Qualification as Full Professor in Italian Universities, 2024-2035, History of Art.
*Abilitazione Scientifica Nazionale come Professore Associato (II fascia), settore 10/B1 Storia dell’arte, 2014-2023 e 2021-2032, settore 10/B1 Storia dell’arte - National Scientific Qualification as Associate Professor in Italian Universities, 2014-2023 & 2021-2032, History of Art
*Abilitazione Scientifica Nazionale come Professore Ordinario (I fascia), settore 10/B1 Storia dell’arte, 2024-2035 - National Scientific Qualification as Full Professor in Italian Universities, 2024-2035, History of Art.
*Abilitazione Scientifica Nazionale come Professore Associato (II fascia), settore 10/B1 Storia dell’arte, 2014-2023 e 2021-2032, settore 10/B1 Storia dell’arte - National Scientific Qualification as Associate Professor in Italian Universities, 2014-2023 & 2021-2032, History of Art
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Conference Presentations by Gerardo de Simone
Il convegno ha due principali obiettivi: presentare e confrontare i primi risultati della ricerca di Ateneo 2018 coordinata da Massimo Moretti (Roma e l’eredità culturale del ducato di Urbino prima e dopo la devoluzione del 1631: artisti, opere d’arte, biblioteche) e affrontare da diverse angolature il significato profondo delle pratiche venatorie e della historia animalium per le élite di età moderna, a partire dal caso urbinate. Le cacce e le loro rappresentazioni visive e letterarie, mitiche o reali, svolsero un ruolo importante nella vita culturale del ducato roveresco; vennero celebrate in quanto esercizio nobile riservato al Principe e alla sua corte, liturgia laica del possesso e del governo del territorio, manifestazione simbolica e archetipica di supremazia dell'uomo sul ferino. Passando in rassegna le fonti iconografiche, i componimenti poetici, le notizie tratte dalla diaristica o dai “sommari delle cacce” e gli appunti di studio conservati nelle raccolte librarie del duca di Urbino, il convegno intende fare luce sullo speciale rapporto che si andò a instaurare - già nella biblioteca di Federico da Montefeltro ereditata dall’ultimo dei Della Rovere - tra rappresentazione artistica, significato allegorico e studio scientifico della natura. Comparando i vasti interessi naturalistici di Francesco Maria II (da Aristotele a Pietro Candido Decembrio, da Conrad Gesner a Pierre Belon, Da Ulisse Aldrovandi a Pietro Andrea Mattioli) con quelli di personalità eminenti del suo tempo (Filippo II di Spagna, Federico Borromeo, Carlo Emanuele di Savoia, Federico Cesi, Cassiano dal Pozzo), ci si propone di valorizzare una tappa poco nota della storia dell’iconografia naturalistica che, transitando per il museo e la biblioteca di Athanasius Kircher, troverà compimento a metà del secolo XVIII nell’illustrazione enciclopedica delle tavole pubblicate da Diderot e D’Alembert.