e, in piccolissima quantità, presso il Museo di Archeologia Ligure di Genova-Pegli sono conservati i materiali scavati alla grotta Zinzulusa da Paolo Emilio Stasi. Tali oggetti, studiati dalla Cavalier (Cavalier 1960) erano però privi di...
moree, in piccolissima quantità, presso il Museo di Archeologia Ligure di Genova-Pegli sono conservati i materiali scavati alla grotta Zinzulusa da Paolo Emilio Stasi. Tali oggetti, studiati dalla Cavalier (Cavalier 1960) erano però privi di ogni riferimento di come fossero arrivati a Genova e presso detti musei. La scoperta del carteggio del Prof. Arturo Issel, illustre geologo e pioniere della ricerca preistorica in Liguria, ha permesso di chiarire molti aspetti delle collezioni genovesi, tra cui quelli riguardanti i ritrovamenti della grotta Zinzulusa. Al Museo di Archeologia Ligure di Genova-Pegli sono depositati i faldoni del cosiddetto "fondo Issel", dell'Istituto mazziniano, tra cui esistono numerose lettere, inviate da vari personaggi del tempo al professore. Siccome a Lui si deve l'importante opera di raccolta dei ritrovamenti archeologici conosciuti in Liguria tra la metà dell'800 e i primi decenni del novecento, non meraviglia che, fra i carteggi, figurino 12 lettere inviate tra il 1915 e il 1916 da Paolo Emilio Stasi in riferimento allo scavo della grotta Zinzulusa. Lo Stasi (1840-1922) nato a Spongano (Lecce) (fig. 1.1), era un professore di disegno al liceo di Maglie, ma con la passione della pittura che lo portava in giro alla ricerca di soggetti o di paesaggi da ritrarre; pro-prio durante questi suoi vagabondaggi scoprì la grotta Romanelli (1900), i cui ritrovamenti lo avvicinarono allo studio della preistoria e in seguito (1904), a 500 metri da essa, la grotta Zinzulusa. Negli anni seguenti eseguì scavi nella prima grotta insieme al Regalia dove, nel 1914, anche Carlo Alberto Blanc vi effettuò nuove ricerche; proprio in queste occasioni lo Stasi conobbe ambedue questi studiosi che, insieme a Paolo Graziosi, lo stimolarono a continuare nelle sue ricerche. Quindi, quando nel 1904, scoperse e successivamente scavò la grotta Zinzulusa ebbe il loro supporto sia per le indagini che per l'interpretazione data ai ritrovamenti della grotta. Fu anche in occasione della scoperta del deposito archeologico alla grotta Romanelli che lo Stasi contattò Issel (fig. 1.2), inviandogli una decina di oggetti da fargli valutare e ricevendone una soddisfacente risposta (Drago 1935). Evidentemente questo contatto fu più lungo di quanto testimonino le lettere di Genova, che sono comprese tra il 1915 e il 1916 (fig. 1.3), se lo Stasi, secondo Drago 1 , conservava una corrispondenza col professore genovese tra 1904 e il 1916 (Ibid., p. 70) e spiegano anche la presenza di pochi materiali appartenenti alla 1 Alla fine del proprio articolo il Drago inserisce un elenco di lettere ricevute dallo Stasi in cui figurano 20 lettere inviate da Issel tra il 20 settembre 1904 (Torre Pelice) e il 20 marzo del 1916 (Genova) e conservate, allora, presso la raccolta privata dello Stasi a Spongano. gIulIVa odettI* XLVII Riunione Scientifica Preistoria e Protostoria della Puglia RIASSUNTO -glI scaVI stasI alla grotta zInzulusa (lecce) -Si esamina il gruppo di 12 lettere inviate dallo Stasi, scopritore della grotta Zinzulusa al Prof. Arturo Issel, docente all'Università degli Studi di Genova e primo propugnatore degli studi scientifici di Preistoria in Liguria. La fama di Issel spinse lo Stasi a contattarlo per avere il suo parere sulle scoperte nella grotta e a poco a poco per convincerlo a pubblicare con lui la parte archeologica della scoperta. Desiderio frustrato dai dinieghi di genovese che invece persuase lo Stasi ad affidare il lavoro al Della Seta, anche se poi non si arrivò, per le vicissitudini successive, a nessuna conclusione. SUMMARY -StasI excaVatIons of zInzulusa caVe (lecce) -A group of 12 letters sent by Mr. Stasi, who discovered the Zinzulusa cave, to professor Arturo Issel, of Genoa University, first and strong supporter of scientific studies on Prehistoric Liguria have been examined. Issel's fame convinced Stasi to contact him to have his opinion on the findings in the cave. He wished he would convince the Professor to publish the archaeological section of the findings jointly with him. Issel strongly refused and persuaded Stasi to commit the work to Della Seta. The plan had no further development because of the subsequent turn of the events.