Villa Panza si trova in una posizione sopraelevata a Biumo Superiore, nella provincia di Varese. Questo luogo è stato reso celebre nel mondo da Giuseppe Panza a raverso la sua collezione. Le prime no zie su Villa Panza risalgono ai primi...
moreVilla Panza si trova in una posizione sopraelevata a Biumo Superiore, nella provincia di Varese. Questo luogo è stato reso celebre nel mondo da Giuseppe Panza a raverso la sua collezione. Le prime no zie su Villa Panza risalgono ai primi anni del Seicento, quando la villa venne costruita da Ascanio Orriboni, un membro di un'importante famiglia varesina, collezionis d'arte contemporanea dell'epoca. La villa, dunque, aveva già di per sé un richiamo alla bellezza e all'arte, elemen che i proprietari successivi hanno con nuato a valorizzare. Nel 1748, la villa venne acquistata dal marchese Menafoglio, banchiere di Maria Teresa d'Austria. Successivamente, nel 1830, la villa divenne proprietà del Duca Pompeo Le a, appartenente a una delle più importan famiglie milanesi. Con lui, la villa si ampliò con straordinari rus ci, il salone in s le impero, il salone da pranzo e la sala conviviale. La villa fu poi acquistata da Ernesto Panza Biumo e divenne celebre nel mondo grazie alla passione e all'amore di Giuseppe Panza, figlio di Ernesto, che collezionò una delle più importan raccolte d'arte del secondo Novecento internazionale. Villa Panza è circondata da uno straordinario parco di 33.000 metri quadra e da un giardino all'italiana diviso in tre parterre. Ogni parterre è separato da una galleria di carpini, dimostrando il rapporto tra archite ura e natura, che è stato uno degli elemen portan della ricerca di Giuseppe Panza di Biumo. La villa è stata anche la casa in cui Giuseppe, sua moglie e la loro famiglia hanno vissuto gran parte della loro vita, creando una collezione che rappresenta uno degli esempi più coeren della sua visione este ca e museografica, in equilibrio tra archite ura, arredi an chi e opere d'arte contemporanee. Giuseppe Panza è stato uno dei più grandi collezionis europei d'arte americana. La sua collezione iniziò negli anni '50 e contava ben 2.500 opere dei più grandi maestri dell'espressionismo astra o, della Pop Art, del Minimalismo, dell'arte ambientale conce uale, dell'arte organica e dell'arte monocroma ca. Oggi, gran parte di ques lavori fanno parte delle collezioni di importan musei americani, come il Guggenheim di New York, il Hirshhorn Museum di Washington e il MOCA di Los Angeles. Ma il cuore della collezione è rimasto a Villa Panza, che per Giuseppe, sua moglie Giovanna e i loro figli è stato un luogo di sperimentazione di criteri este ci e museografici assolutamente innova vi. In queste sale troviamo l'unione e il dialogo perfe o tra opere d'arte contemporanee, arredi storici e la collezione d'arte primi va africana e precolombiana, il tu o in grande equilibrio ed armonia. I rus ci della villa sono la parte più conosciuta al mondo, dove sono sta alles straordinari capolavori, tra cui le grandi installazioni d'arte minimale ambientale di Dan Flavin, con incredibili luci fluorescen e colorate, oltre ai lavori di James Turrell e Robert Irwin, dove avviene una fusione tra archite ura, spazio e luce. Qui emergono chiaramente i nuovi straordinari elemen della luce e del colore, qualcosa che, pur essendo ineffabile e immateriale, diventa materia quando incontra l'archite ura. Un aspe o fondamentale del collezionismo di Giuseppe Panza di Biumo è stata la sua a enzione a una dimensione spirituale e perce va molto forte, sia nell'alles mento di ques lavori di colore e luce, sia nel rapporto tra archite ura e natura. La natura entra nella villa e noi, percependola e vivendola, sen amo la vibrazione dei colori, della luce e anche dei suoni della natura all'interno dell'archite ura. In questo modo, la natura stessa diventa un quadro di bellezza e perfezione, un tema di ricerca spesso studiato e profondamente amato da Giuseppe Panza di Biumo. Villa Panza è stata donata nel 1996 da Giuseppe Panza di Biumo, dalla moglie Giovanna e dai loro cinque figli al FAI, Fondo Ambiente Italiano, che dal 2000 si prende cura della villa, la conserva, la restaura, l'ha aperta al pubblico e organizza a vità culturali e mostre temporanee. Pertanto, è aperta tu i giorni per perme ere a tu di visitare questo luogo speciale, fa o di luce e di natura. Giuseppe Panza nasce a Milano da Maria Mantegazza ed Ernesto Panza, facoltoso commerciante vinicolo (l'azienda di famiglia era stata fondata nel Monferrato dal nonno Alessandro). Nel 1935, Ernesto Panza acquista Villa Menafoglio Li a a Varese, luogo poi scelto da Giuseppe per ospitare la sua collezione di arte contemporanea. Cinque anni dopo, nel 1940, re Vi orio Emanuele III eleva la famiglia al rango nobiliare con il tolo di con di Biumo, dal nome del rione varesino in cui sorge la villa. Negli anni '50 per Panza iniziava l'avventura del collezionismo. In quegli anni, l'astrazione geometrica non era considerata ca va, ma semplicemente inu le, poiché non riusciva a esprimere le idee con forza. Naturalmente, i grandi collezionis non acquistavano opere di ques autori, preferendo Picasso, Braque e Ma sse. Anche i surrealis avevano subito un calo d'interesse. Negli anni '20 erano sta un fenomeno culturalmente importante e negli anni '30 avevano avuto un grande successo. Ora, però, i prezzi di queste opere erano bassi e il gusto si stava orientando verso l'arte astra a e informale. Esisteva un altro mo vo per il disinteresse nei confron del surrealismo, che risiedeva negli imitatori che sfru avano il mercato, screditando e danneggiando l'immagine dei migliori ar s . Questa crisi durò a lungo e solo negli anni '60 ci fu una ripresa d'interesse. È il classico esempio del mutamento del gusto, del successo ciclico dell'arte, in par colare dell'arte contemporanea, che passa a raverso qua ro fasi: L'inizio crea vo, ma sconosciuto. Il successo, meno crea vo. La con nuazione del successo per inerzia, sostenuta dai ritardatari, che non vogliono fare bru a figura non avendo capito. Il periodo in cui la crea vità dell'ar sta scompare, poiché lavora per soddisfare la domanda e guadagna mol soldi. Quando tu imitano la crea vità di un ar sta, sulla scia di quel successo, allora sopravviene la crisi. Tu sme ono di comprare e si rivolgono a un nuovo s le, ma non è de o che il nuovo sia un'opera d'arte; è soltanto diversa. Bisognerebbe fare a enzione e condurre una ricerca per individuare quali sono i valori che l'ar sta cerca di esprimere in modo efficace. Solo la vera qualità resiste alla crisi, e il suo pieno valore si recupererà nel tempo. La vera cultura viene compresa con ritardo; molto spesso non si usa l'intelligenza per giudicare il contemporaneo. Bisognerebbe superare la mentalità che deve piacere a tu e comprendere veramente il bene dentro l'ar sta, cioè ciò che questo desidera esprimere con la sua opera. Per un