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2019, Darcy Ribeiro e il romanzo utopico
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Abstract
Presentazione del romanzo di Darcy Ribeiro, Utopia selvaggia.
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Il Presepe della Madonnetta Storia e restauro, a cura di Marzia Cataldi Gallo, Recanati 2005
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Per presupposizione si intende un tipo di relazione semantica che si instaura tra due enunciati: nello specifico, p presuppone q se q deve essere vera perché p possa avere un valore di verità determinato. La presupposizione è legata all'uso di particolari espressioni linguistiche, come mostrano i seguenti esempi, nei quali, a fianco di ciascuna lettera b compare l'enunciato presupposto dall'enunciato di partenza. Tra parentesi è indicato il tipo specifico di espressione linguistica che attiva la presupposizione.
Oramai non gli uomini ma le macchine, si può dire, trattano le cose umane e fanno le opere della vita G. Leopardi Operette morali
Ci rendiamo conto che questo nostro studio proporrà molti più quesiti di quanti riuscirà a risolverne per cui non potrà essere che una esposizione parziale ed incompleta, appena sufficiente a fornire un punto di partenza alla riflessione ed a stimolare l'interesse, o anche solo la curiosità, su di un aspetto poco apprezzato e poco conosciuto dell'opera di Helena Petrovna Blavatsky. Avvicinarsi alla Dottrina Segreta con il proposito di percepirne l'aspetto occulto, significa far ricorso molto più all'intuizione che alla cultura o all'erudizione, significa sfrondare l'opera di tutte le proposizioni, i quesiti e le polemiche entrati a far parte dell'ufficialità critica per raccogliersi in meditato silenzio, con la mente il più possibile sgombra dal fardello delle cognizioni culturali. La cultura sta alla nostra mente come il cibo sta al nostro corpo; anch'essa, solo quando-disintegrata, rielaborata in tutti i suoi costituenti e tramutata in energia mentale-scaturisce dalla coscienza come l'energia muscolare scaturisce dal nutrimento dei cibi, sarà il prodotto autentico di una vitalità che irrora la mente proprio come il sangue irrora l'organismo fisico. Quando non è così, cognizioni e cultura si solidificano in una sovrastruttura mentale attraverso la quale difficilmente riescono ad infiltrarsi pensieri veramente nostri, idee e concetti non comuni. I pensieri ufficiali condizionano la nostra mente proprio come l'atmosfera in cui siamo immersi, il clima in cui viviamo, la natura che ci circonda, condizionano la natura del nostro corpo fisico, la nostra psiche, le nostre tendenze; e l'uomo che afferma-e che sicuramente crede-di essere libero almeno del suo pensiero, forse non sarebbe più così categorico nella sua affermazione nè così fiero della sua libertà interiore, se ponesse mente a quanto le abitudini familiari, gli usi ed i costumi del posto in cui è nato, le tradizioni nazionali, i preconcetti, i pregiudizi sociali e religiosi, le superstizioni, condizionino in realtà la sua libertà di pensiero. Questo vale anche per i giudizi e per gli indirizzi critici della cultura ufficiale che, attraverso anni e generazioni, creano una possente forma mentis che mummifica qualsiasi opera sotto le bende incatramate di un pensiero collettivo, il quale finisce con il dominare le menti. Solo quando-ed in proporzione di quanto-si riuscirà a liberarsi dalla pressione di questa atmosfera mentale, un giudizio veramente autonomo potrà infiltrarsi attraverso una così pesante cortina, restituendo all'uomo la libertà del suo pensiero. Creare il silenzio nella mente e nel cuore-così come insegnano le discipline spirituali-significa mettersi nelle condizioni migliori per stimolare il fugace bagliore di quella intuizione che, pur non essendo pensiero nè volontà di pensiero, folgora a tratti la coscienza dell'uomo, affermando in essa certezze non realizzabili nè con il ragionamento nè con l'indagine e che sono, a volte, non tramutabili in certezze documentate; per cui anche se faremo del nostro meglio per documentare con elementi di fatto e con argomentazioni l'indagine alla quale ci apprestiamo, è fuor di dubbio che solo intuitivamente si potrà acquisire la certezza interiore che, se le figure dei Maestri giganteggiano nel cielo del mondo e superano le barriere del tempo e dello spazio, è perchè emana da loro la Luce degli Esseri che hanno trasceso i limiti dei sensi e delle percezioni umane; nelle loro opere (quando le hanno lasciate, altrimenti nelle loro parole) c'è il crisma di quella religiosità universale che è la sintesi di tutte le diversità e di tutti i contrari, in quanto rappresentano i testi sacri fondamentali dell'umanità. Studiando comparativamente questi testi, che ben potrebbero essere detti i Sillabari della Sapienza Universale, i quali usando il linguaggio dei simboli, dei miti, delle leggende, insegnano all'uomo come leggere nel gran Libro della Vita, si giunge ad una conclusione affascinante e sorprendente : si è costretti a riconoscere che gli gnostici
L'avvento, prima, e l'affermarsi, poi, della tecnica hanno generato una duplice reazione. Da un lato, si è pensato che essa avrebbe consentito all'essere umano di risolvere molti dei problemi con i quali deve giornalmente confrontarsi, e ciò grazie all'uso di strumenti estremamente efficaci, quegli strumenti che solo la tecnica, appunto, è in grado di configurare e di produrre. Dall'altro, si è temuto che ciò avrebbe comportato la progressiva riduzione dell'essere umano alla sola dimensione meccanica, a scapito di quella libertà che dovrebbe invece costituire la sua autentica essenza e indurlo ad affidarsi alle proprie risorse, piuttosto che delegare a strumenti esterni ed estrinseci.
Gli effetti "fortemente" distorsivi del premio di maggioranza sul procedimento di revisione costituzionale. Alcune considerazioni, nell'inesaurita ricerca di una legge elettorale per il sistema costituzionale italiano. di Francesco Monceri 18 luglio 2018 SOMMARIO: 1. La revisione costituzionale tra esigenze di garanzia e esigenze di mutamento. -2. Il referendum costituzionale alla prova della forte dis-rappresentatività del sistema. -3. Le conseguenze indirette del premio di maggioranza sul referendum costituzionale. -4. Il referendum costituzionale nell'esperienza. La trasformazione dell'istituto come conseguenza dell'effetto "fortemente" distorsivo del premio di maggioranza. -5. Dis-rappresentatività e riforme costituzionali approvate a maggioranza dei 2/3 delle Camere. -6. Conclusioni e prospettive. 1997; V. Angiolini, Revisione costituzionale, in Dig. Disc. Pubbl., XII, Torino, 1997; A. Pizzorusso, Garanzie costituzionali, in Commentario della Costituzione, a cura di G. Branca, Bologna-Roma, 1981; V. Crisafulli, Lezioni di diritto costituzionale, Padova, 1970, 100 ss.; C. Mortati, Costituzione, in Enc. dir., Milano, 1962; C. Esposito, Interpretazione dell'art. 138 Cost., in Giur. cost.,1958; C. Mortati, Concetto, limiti, procedimento della revisione costituzionale, in RTDP, 1952; P. Barile, La revisione della Costituzione, in Commentario sistematico alla Costituzione italiana, diretto da P. Calamandrei e A. Levi, Firenze, 1950. 4 Sul piano delle garanzie, conserva attualità il pericolo che il procedimento ex art.138 Cost. possa essere applicato in tesi a tutte le disposizioni, come anche deriva dall'art.139 Cost., la cui eventuale violazione resterebbe quasi sicuramente priva di conseguenze pratiche pur segnando, sul piano teorico, una (nuova) rivoluzione nella forma di Stato. In questo senso, seppur critico, v. S. Gambino, Sui limiti materiali alla revisione costituzionale della forma repubblicana dello Stato, in www.astrid-online.it, 2007, 2. Sulla funzione dell'art.139 quale "semplice meccanismo ritardatore" v. S. Cicconetti, La revisione della Costituzione, Padova, 1972, 279. De iure condendo per arginare il problema R. Romboli, Il referendum costituzionale nell'esperienza repubblicana e nelle prospettive di riforma dell 'art.138, Cost., in AIC, 2007, 21, ha sostenuto la posizione indirizzata a riconoscere "ai soggetti legittimati a richiedere il referendum anche la legittimazione a ricorrere direttamente alla Corte costituzionale, entro un termine prefissato, in modo tale da consentire alla stessa, se del caso, di dichiarare in via preventiva, l'incostituzionalità della proposta di legge costituzionale votata dalle camere". Per altre soluzioni v. anche F. Modugno, I principi costituzionali supremi come parametro del

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