I Presocratici «rivisitati».pdf
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I CASSAZIONE 15 maggio 2012, n. 7515 -ROSELLI Pres. -IANNIELLO Est. -FRESA P.M. -Centro di ricerca, produzione e didattica musicale tempo reale (avv. Aragiusto, Frediani) c. M.R. (avv. Tartaglione). Conferma A. Firenze 31 ottobre 2009. Licenziamento -Giustificato motivo oggettivo -Obbligo di repêchage -Oggetto -Mansioni equivalenti e inferiori a quelle svolte -Onere della prova -Grava sul datore. In caso di licenziamento per giustificato motivo oggettivo, il datore di lavoro ha l'onere di dedurre e provare in giudizio che al momento del licenziamento non sussisteva alcuna posizione di lavoro utile, alla quale avrebbe potuto essere assegnato il lavoratore licenziato per l'espletamento di mansioni equivalenti a quelle da ultimo svolte o, in mancanza, anche di mansioni di livello professionale inferiore, provando altresì, in quest'ultima ipotesi, di avere offerto al lavoratore tale opportunità di prosecuzione del rapporto in compiti professionalmente inferiori, esistenti e comunque utili per l'impresa e che questa offerta non è stata accettata, prima del licenziamento. (1) II CASSAZIONE 13 giugno 2012, n. 9656 -ROSELLI Pres. -IANNIELLO Est. -CORASA-NITI P.M. -F. B. (avv. Fontanarosa e al.) c. Akzo Nobel Coating s.p.a. (avv. Moro). Conferma A. Milano 25 novembre 2009. Licenziamento -Giustificato motivo oggettivo -Obbligo di repêchage -Onere della prova -Grava sul datore.
In L’Ermetismo e Firenze. Atti del convegno internazionale di studi Firenze 27-31 ottobre 2014. Luzi, Bigongiari, Parronchi, Bodini, Sereni, Volume II, a cura di, Anna Dolfi, Firenze, FUP 2016, pp. 707-716 (preview).
Greco antico nell'Occidente carolingio. Frammenti di autori attici nell'Ars di Prisciano, a cura di L. Martorelli, Hildesheim - Zürich - New York 2014 (Spudasmata, 159), pp. 393-419
Very soon after the invention of the printing press, in 1470, the editio princeps of Priscian's collected works sees the light in Venice. In particular, this paper analyses the syntactic Greek-Latin lexicon (Instit. XVIII. 157-307) because it shows some peculiar characteristics: • The so-called “graeca”, which represent the words-lemmata (although there are some lacunas) • The loci classici, which are not reproduced entirely: some are transcribed some are not. A contemporary edition (1470/71) is also printed in Rome, this latter edition shows the following characteristics: • Some Greek words-lemmata (although book XVIII. 194 does not include any Greek term) • The loci classici often missing. In the following years, we can find further editions; however, they are not supported by a truly scientific philological method. These editiones in fact are often the reproduction of only one manuscript or a re-print of a previous edition with the addition of some corrections. It is thanks to Politianus (1454-1494) that philology begins to become a scientific method that forces the publishers to adopt a more intellectual approach. The 'giuntina' edition (Florence, 1525) shows the first attempt at applying a scientific method: • The collation with a good manuscript allowed the editor to fill some gaps of the graeca • The collation was only partial. After two years, the 'aldina' edition (Venice, 1527) is based on a codex antiquissimus (as we can read in the title page and elsewhere). A careful examination of some passages shows that this edition is a collection of readings from previous editions and of those from the earliest manuscript. This paper presents some synoptic examples from the mentioned editiones in order to show clearly the typical characteristics of the different editions. Therefore, there are three main steps: • 1470, the editio princeps, a fundamental masterpiece, which however contains lacunas and mistakes • 1527, edition based on the earliest manuscript. In this edition the graeca are a collection of readings from the previous editions mixed together with readings from the chosen codex. • 1855-59, edition by Hertz-Keil (Grammatici Latini series), edition that could be improved, but still remains the most valuable and reliable.
SULLA FRONTIERA DEL PREGIUDIZIO Una relazione ambigua tra antropologia e psicologia L’intervento presenta un incontro professionale tra gli psicologi/psicoterapeuti e l’antropologa in ambito di una ricerca sull’ipnosi sperimentale avvenuto all’interno dell’Istituto della ricerca Sperimentale e Applicata di Milano (ICEAH). Tale ricerca è strutturata su più livelli e ha sviluppato le dinamiche di indagine psicologica e le collaborazioni internazionali. La ricerca focalizza sui processi intra-psichici, perciò la condivisione dei significati in una prospettiva della “variabilità dell’oggetto” è possibile soltanto marginalmente e attraverso l’analisi del linguaggio. La cooperazione può essere intesa come il momento della costruzione delle relazioni. L’attenzione delle psicologhe/psicologi è indirizzata sugli evidenti pregiudizi che la società nutre nei confronti dell'ipnosi. Questi pregiudizi fanno si che uno strumento efficacie come l'ipnosi sia difficile da applicare, perché le “persone non si fidano”. Per analogia, molti dei professionisti in psicologia non hanno le idee chiare di cosa sia l’antropologia culturale e si crea così confusione tra domini e terminologia. In questo caso il fatto di “opporsi al pregiudizio e agli stereotipi” sembra sia l’unica frontiera condivisibile da entrambe le discipline. L’analogia quindi conduce al maggior accostamento delle due discipline che si trovano di fronte all’immagine di sé restituita dalla società, ma sui piani diversi. Il cambiamento e la transizione dei significati e saperi antropologici si disperde nel gruppo di ricerca, perché le discipline non trovano “altro” terreno fertile e condivisibile. Tuttavia, si potrebbe sostenere che almeno il 45% delle professioniste in psicologia afferma che l’antropologia culturale può dare un contributo significativo nella ricerca sugli stati modificati di coscienza
Esperienze di premorte, 2010
Il tema delle esperienze dei morenti o di chi, creduto morto, sia ritornato in vita, accompagna da sempre la storia dell’umanità, dai racconti di Omero e Platone sino alle odierne esperienze dei pazienti in condizioni di pericolo di vita. Le esperienze di premorte (Near Death Experiences, o NDE), fenomeno clinico frequente e complesso, ripropongono concretamente la necessità di una loro spiegazione scientifica e la questione della plausibilità dell’idea di una vita oltre la vita. Un’analisi accurata degli elementi scientifici, psicologici e filosofici utili ad una riflessione critica sulla natura delle NDE e quindi sull’enigma fondamentale della condizione umana da esse posto. Un percorso che conduce il lettore a scoprire come la mente e il mondo fisico da essa percepito siano più ampi di quanto comunemente non si sia portati a credere: pur trattando della fine della vita, questo libro in realtà aiuta a riscoprire il misterioso fascino dell’esistenza e superare la paura della morte.
nomos. le attualità del diritto, 2023
Si è aperto nuovamente il cantiere delle riforme costituzionali che ciclicamente torna ad impegnare il dibattito della dottrina costituzionalistica. Stavolta l’occasione è offerta da un (ennesimo) disegno di legge di revisione costituzionale relativo alla forma di governo italiana, giunto nel novembre 2023 all’esame del Senato , dopo i molti e ben noti tentativi portati avanti nelle legislature precedenti, tutti in vario modo falliti. La discussione sulle riforme costituzionali è uno dei leit motiv del dibattito politico-costituzionale nel nostro Paese, che si rinnova nel tempo, e che nella riflessione di Enzo Cheli si arricchisce della prospettiva storica, così come di una particolare sensibilità al rapporto tra le dinamiche del sistema politico e la trama del dettato costituzionale […]
Quale traiettoria stanno seguendo le democrazie del mondo non occidentale? Questa è, in estrema sintesi, la domanda che guida il volume ove viene presentata una panoramica estremamente accurata e documentata delle aree di nuova democratizzazione a partire dal 1989. L'intento non è soltanto (e questo sarebbe già un merito) di sistematizzare la letteratura su un tema così complesso e nell'insieme poco studiato in Italia, ma anche di proporre nuovi spunti di analisi. Grassi, infatti, attraverso l'utilizzo dei barometri d'opinione regionali (sondaggi di opinione con batterie di domande simili che permettono di comparare opinioni e atteggiamenti in aree geopolitiche distinte), fornisce un contributo originale agli studi di area in un tentativo di comparazione intra-regionale. Per misurare la democraticità dei paesi l'autore utilizza principalmente i dati dell'Istituto americano Freedom House. A questo e ad altri Istituti analoghi è dedicata una ricca e ben documentata appendice.
(intervento alla Giornata di studio «I più antichi testi poetici italiani nel progetto delle 'Chartae Vulgares Antiquiores'», Firenze, Accademia della Crusca, 15 dicembre 2015. Inedito)
Appunti leopardiani rivisitati, AQF [full text], 2025
Dalla quarta di copertina: sono sei saggi, riveduti corretti ampliati, già apparsi nel mio serioso Appunti leopardiani del 2019, e a dir il vero anche prima, sul web. Il lettore qui troverà: 1 – L’edizione diplomatica del Memoriale di Monaldo 2 – La lettera di Giordani a Leopardi dell’8 aprile [sic] 1818 3 – La lettera di Leopardi ad Angelo Mai del 27 ottobre 1820 4 – La lettera di Leopardi al barone Mortillaro del 26 luglio 1836 5 – Le false postille pisane all’Eneide Quillau 6 – La lista autografa napoletana di 49 pietanze, del 1835 o giú di lí

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