Popper e il problema dell'induzione
Abstract
Popper ci invita ad imparare dai nostri errori, a sottometere alla critica le nostre affermazioni, a non considerare le proprie idee come dogmi o come verità indiscutibili, ma soltanto come semplici opinioni. Ma c’è il pericolo di assumere il pensiero di Popper in un modo acritico, come se si trovasse al di sopra della sua stessa teoria della conoscenza. Se Popper, nelle sue riflessioni epistemologiche, ci propone delle opinioni e congetture, allora no c’è da temere di sottometterle alla critica, perché, come diceva un certo filosofo della scienza, il modo migliore di seguire Popper è, appunto, sottomettendo il suo pensiero alla critica.
References (13)
- «Quindi, benché io sostenga che accade più spesso di non riuscire a trovare la verità che di riuscire, e che non sappiamo nemmeno quando l'abbiamo trovata, considero l'idea classica di una verità assoluta o oggettiva come un'idea regolativa; vale a dire, come uno standard che possiamo non riuscire a raggiungere» (Il realismo e lo scopo della scienza, p. 66). Più avanti insiste dicendo di non rinunciare all'idea di verità, ma piuttosto alla nostra pretesa di raggiungerla. Sembra che diventi così un traguardo irraggiungibile... 55 Logica della scoperta scientifica, p. 19.
- Logica della scoperta scientifica, p. 277. Fa anche Popper professione di fede nel realismo metafisico in Il realismo e lo scopo della scienza, p. 104: lì fa riferimento a Logica della scoperta scientifica. Di nuovo allude a questa posizione ne La ricerca non ha fine, pp. 154-155. 57 Logica della scoperta scientifica, p. 308.
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