Modernità e forme artistiche nella metropoli
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Analyzing a corpus of newspaper articles representing the media coverage of Urban Creativity phenomena in Italy in a six-years period (2006-2011), the paper identifies some encouraging trends in its "acceptance" in the public debate.
La dinamica urbana tende a conformare spazi e società per renderle adeguate uno all'altro nei loro principi d'esistenza in una struttura di senso e di potere. Il divieto di proprietà dà valore e senso allo spazio ; tanto allo spazio del mercato soltanto a quello del sacro o della forza 1. I valori dello spazio determinano la distribuzione delle attività e delle popolazioni. L'archittetura della città, delle costruzioni, delle vie e dei posti articola la distribuzione delle popolazioni alla distribuzione delle attività. La distribuzione delle popolazioni e lo spostamento delle loro attività ha un impatto sulla forma costruita dell'agglomerazione urbana, in altri termini, sulla geografia della città. Così, la forma urbana dell'agglomerazione contemporanea sembra adeguata agli spostamenti delle attività più che alla sedentarietà delle persone. E tuttavia, tra i vari settori dell'agglomerazione, la segregazione spaziale delle attività non diminuisce, e la permeabilità sociale non aumenta neppure. Il contributo degli individui e dei gruppi alla produzione dello spazio è determinato dalle loro iterazioni, in un luogo che valorizza il fatto che è anche il ambito di altri. Gli uni che cercano di predominare sulla masse che si muovono e le distanze che percorrono incontrano limiti e soglie urbane. I processi d'unificazione del sociale di cui lo spazio è lo strumento, dipendono da dispositivi che articolano le relazioni sociali a distribuzioni spaziali, del loro volume, della loro qualità e del loro posto rispettivo nella gerarchia urbana. L'agglomerazione urbana sorge così da rivalità che si oppongono nello spazio degli stabilimenti umani, da ambizioni di piazzarsi in un territorio. I luoghi dotati del più alto valore, perché vuoti, e la posizione dei gruppi umani nello spazio derivano allora dal controllo dell'accesso possibile ai centri organizzatori che sono gli spazi del desiderio. Ricerche hanno utilizzato modelli di polarizzazione, modelli gravitazionali e fattori di crescita per spiegare la distribuzione geografica e l'ampiezza dei flussi urbani. Si conosce così la superficie dei flussi dal punto di vista delle relazioni tra la massa e la distanza tra poli di file distinte. I modelli economici, gravitazionali, ed in gerarchia di file, concepiscono lo spazio urbano come uno spazio polarizzante, che produce lo sviluppo tecnologico e l'innovazione vostante dei prodotti nell'attrazione anche dei fattori di produzione. Ma il valore degli spazi urbani non si riduce solo ad offrire una forza di concentrazione, di centralità e di densità. Per afferarla nella sua complessità, occorre comprendere la città como un insieme di luoghi dotati di valore che trovano la loro unità in un'integrazione che sfugge ai soli modelli economici. Quest'integrazione articola spazi e tempi in cui le forme trovano la loro pertinenza in vie e tensioni tra l'apparecchio mobile e il territorio immobile. La produzione dello spazio urbano non risolta da uno schema semplicistico di una corrispondenza termine a termine (specifica) tra gli atti ed i luoghi sociali, tra le funzioni e le forme spaziali 2. Se ogni forma sociale è anche una forma spaziale 3 , le forme sociali sono spaziali e temporali a livelli diversi dove trovano il senso di ciò che unificano. Cercando di spiegare le forme sociali si incontra dunque immediatamente il problema fondamentale delle relazioni tra forma e senso : la forma riceve un senso o dà un senso ? Come superare 1 Per G. Dumézil (Mythe et épopée, Gallimard, Paris, 1973), una tripartizione controlla gli scambi tra gli dei, gli uomini e la terra, articolando funzioni complementari; nel mito indo-europeo alla sua origine quelle dei sacerdoti, dei guerrieri e degli agricoltori, prima che diverga in alternative multiple.
danilocapasso.eu
"Nowadays the role of governments appears to be prevalently those of providing the better condition for the application of market economy rules -more often with the utopian aim of erasing any social antagonism and spreading happiness for all in the most efficient and sustainable manner -if not immediately, on the long run" Within this context, there is a struggling conflict among the different actors involved at the decision making table about the shaping of city transformations. Commonweal and private interest are in permanent conflict, contending the space and its use and exploitment. Commonweal and those of citizen in particular, are regularly snobbed to favour market laws masked by liberal revolution. It is a neoconservative derives which privatizes and overwhelm urban politics, mortifing democratic life and balcanising the relations between different social classes (gentrification, displacement). Every country has a diverse degree of this struggle, according to the cultural and socio-political structure and also related to the different active consolation strategies based on cultural planning and public art. From the point of view of the radical urban theorists BAVO, this impossible conflict can be named the relation between democracy and expertocracy.
Piano B, 2021
In Peripezie del dopoguerra nell’arte italiana, Adachiara Zevi parla della duplice natura degli anni novanta in Italia, sospesa tra la smaterializzazione mediatica del corpo dell’artista e la sua presenza fisica in uno spazio specifico. Una dicotomia che trova sintesi nei lavori di alcuni artisti italiani che cominciano ad affermarsi proprio a partire da questo decennio. Ispirati più o meno direttamente alle esperienze situazioniste, alle pratiche di Fluxus e all’“anarchitettura” di Gordon Matta-Clark, essi da una parte si concentrano sugli spazi marginali della società globalizzata, modificati dal contemporaneo processo di post-industrializzazione, dall’altra mostrano un interesse più generale nell’attraversamento di territori urbani in ragione di una loro riappropriazione. In entrambi i casi, oltre alla presenza fisica dell’artista, riveste una funzione fondamentale la documentazione video e fotografica, che a volte acquisisce il ruolo di opera a sé stante. Il presente saggio intende descrivere i presupposti storici e teorici di questa tendenza e osservarne le diverse espressioni artistiche sviluppatesi tra gli anni novanta e i primi duemila, concentrandosi particolarmente su: Luca Vitone e la documentazione di un proprio percorso abituale, l’esplorazione dei “territori attuali” da parte di Stalker, le indagini urbanistiche del Gruppo A12.
2009
Lo stato dell'arte nell'ambito dell'estimo urbano Rocco Curto* 1. L'evolversi dell'estimo urbano L'evoluzione dell'estimo urbano non può prescindere dai modelli * Prof. Associato in Estimo ed esercizio professionale presso il Politecnico di Torino. Un particolare ricordo va al Prof. Giovanni Grittani con cui ho discusso molte volte sui temi trattati. Ringrazio i Proff. Nicola Morano e Marco Cimonotti per avere letto e discusso una precedente stesura. apportando utili suggerimenti. La responsabilità di quanto scritto resta comunque a totale carico dell'autore.
2025
Come ha fatto Roma a sapere così tanto senza le nostre macchine? Non c’era un archivio nascosto, né un “server centrale”: c’era una trama di pratiche che teneva insieme diritto e rito, esercito e cantiere, epigrafia e moneta, strade e porti. Il sapere romano non era astratto: era inciso nella pietra, trasmesso nei riti, insegnato nelle scuole, applicato nei cantieri, verificato nei tribunali. Da un pugno di pastori dell’Alto Lazio, Roma seppe diventare civiltà universale perché trasformò l’utile in forma, e la forma in istituzione. È questa la vera eredità: una tradizione operativa che ancora oggi resta un manuale di civiltà.
Le risorse lapidee dell'antichità ad oggi in area mediterranea, 2006
In Piedmont, where recently so much work has been done on characterization and recognition of historical building and decoration stones, we have largely privileged metamorphics alpine materials while we have had less attention to sedimentary rocks typical of the tertiary era, even if in our region they have found widespread historical use for monuments too. Missing today a reconnaissance at least for general outlines of construction and sculpture sandystones, of the tertiary sedimentary basins in Piedmont with particular reference to Langhe. The architectural and artistic heritage achieved through the use of these materials is very vast and widespread, and it was also marked by very high quality objects concentrated mainly in the chronological arc from XI and XVIII century.

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References (8)
- Adorno Teoria estetica, a cura di F. Desideri e G. Matteucci, Einaudi, Torino 2009, sezione Il bello naturale Baudelaire Il pittore della vita moderna,traduzione di G. Guglielmi ed E. Raimondi, Abscondita 2004
- Benjamin L'opera d'arte nell'epoca della sua riproducibilità tecnica. Tre versioni (1936-39), ed. it. a cura di F. Desideri, Donzelli, Roma 2012
- Su alcuni motivi in Baudelaire, in Id., Aura e choc, Einaudi, Torino 2012
- I «passages» di Parigi, a cura di Rolf Tiedemann, Edizione it. A cura di E. Ganni, Opere complete, vol. IX, Einaudi, Torino 2000
- Matteucci L'artificio estetico. Moda e bello naturale in Simmel e Adorno, Mimesis, Milano 2012
- Simmel La moda,a cura di Anna Maria Curcio, Mimesis Milano 2015
- Le metropoli e la vita dello spirito, a cura di P. Jedlowski, Armando Editore, Roma 2012
- Weber Economia e società, La città, a cura di Wilfried Nippel, Edizione it. Condotta sul nuovo testo critico della Max Weber-Gesamtausgabe, Traduzione di M. Palma, Donzelli, Roma 2003