Spectral Morphing by Phase-Vocoder Analysis
Sign up for access to the world's latest research
Abstract
Il phase vocoder (PV) è uno degli strumenti classici utilizzati nell’ambito digitale per l’analisi e la re-sintesi (synthesis by analysis) di uno spettro sonoro. L’obiettivo principale dell’analisi attraverso PV è quella di separare in maniera indipendente le informazioni temporali da quelle relative allo spettro di un segnale. Il suo nome deriva storicamente dai primi vocoder (contrazione per “voice encoder”), i quali sviluppavano i concetti di Dudley e utilizzavano una batteria di bandpass filters attraverso i quali passava il segnale da analizzare. Il termine voice indica un primo utilizzo prettamente orientato ai segnali vocali e del parlato. Nel 1966, James Flanagan e Roger Golden misero a punto una prima versione ai Bell Laboratories ma, rispetto alle intenzioni iniziali, il risultato non fu abbastanza soddisfacente. In seguito, negli anni ’70 venne sviluppata una versione più efficiente del PV implementando al suo interno la Short Time Fourier Transform.
Related papers
GRAMMATICA APPLICATA: APPRENDIMENTO, PATOLOGIE, INSEGNAMENTO, 2015
This contribution evaluates the effects of input manipulation on the accuracy of case ending perception by initial Italian L1 learners of Polish L2. Within the VILLA project, two groups of participants took a 14-hour Polish course whose input differed in whether learners’ atten- tion was drawn to specific features of the target grammar (form-based vs. meaning-based). A Sentence Imitation test was used to verify if learners’ accuracy in producing the correct inflectional marker would be affected by the target ending, the target sentence constituent order and the stem lexical transparency. As hypothesised, the meaning-based group proved sensitive to all parameters; the form-based group, on the other hand, only showed an effect for ending. It is argued that input manipulation reduces learners’ sensitivity to the stimulus, prompting them to rely more explicitly on their interlanguage grammar.
During their philosophical careers, both Vilém Flusser and Jean Baudrillard have developed a unique and quite singular perspective about the broader impact of technology and media on humans, from an anthropological and sociological point of view. Despite they shared a general framework and a number of hypotheses, there are several differences – namely in regard to code and simulation – which could be interesting underline. The aim of the article is precisely to reassess the intellectual and philosophical relation between these two major figures of contemporary media theory.
LIM - Libreria Musicale Italiana, 2023
Pur essendo caratterizzata da forti contrapposizioni stilistiche, la produzione musicale del primo Novecento manifesta al contempo una certa unità di fondo, resa oggi più evidente grazie alla distanza storica che tende ad appianare posizioni ideologiche e culturali ormai lontane dalla nostra sensibilità. È proprio a partire da questi presupposti che prende le mosse questo volume: spaziando attraverso il repertorio della prima metà del secolo — da Debussy a Stravinskij, da Schoenberg a Bartók, da Webern a Messiaen —, ci si sofferma più sugli elementi in comune che non sulle specificità stilistiche individuali. Una parte significativa del volume è dedicata ad esplorare, con l’aggiunta di apporti originali, le potenzialità della Teoria degli insiemi di classi di altezze, la metodologia analitica più appropriata per indagare questo tipo di musica. Ampio spazio viene però riservato anche ai sistemi sonori che ricorrono con maggior frequenza nel repertorio post-tonale, e alla musica seriale, dalle prime applicazioni pratiche del metodo compositivo concepito da Arnold Schoenberg fino ai suoi sviluppi più sofisticati ideati a partire dagli anni ’30 del Novecento. Un ampio apparato di esempi musicali — oltre a schemi grafici, tabelle, analisi svolte, esercizi (con relative soluzioni), appendici e un pratico glossario — completa il volume, tendendo idealmente la mano al lettore — musicista, studente, o semplice appassionato — per aiutarlo a districarsi in un mondo sonoro tanto impervio quanto affascinante.
2018
Tesi di diploma di II livello in Musica e nuove tecnologie presso il conservatorio Cherubini di Firenze. Esempio di sonificazione analitica per scopi di ricerca su big data set Esa e Nasa. Storia, stato dell'arte, sviluppi e possibili applicazioni pratiche della sonificazione.
2024
This paper introduces a digital rendering of the morphophone, a complex magnetophonic device (tape loop delay) developed in the 1950s within the laboratories of the GRM (Groupe de Recherches Musicales) in Paris. The analysis, design and implementation methodologies underlying the Digital Morphophone Environment are discussed. Through a detailed analysis of historical sources and available documentation, including a limited amount of literature and mostly repertory images, the essential processes of morphophone were modeled in the Max visual programming environment. The goals for this include, on the one hand, the opportunity to study and make available a now obsolete, no longer available tool and, on the other hand, the opportunity for possible explorations in computer music and research.
2009
"Non possiamo evitare di disturbare l'universo", (Thomas S. Elliot). "Nello scorrere turbolento dell'atmosfera si aggira forse un orribile oggetto frattale che ancora non riusciamo a rendere visibile" (Benoît Mandelbrot).
… del Dipartimento di …, 2009
Il presente quadernoè basato su alcune lezioni tenute da V.B. Moscatelli nel corso di Teoria delle Funzioni per il Corso di Laurea in Matematica durante l'anno accademico 1990-91 e sulle lezioni tenute da A. Albanese ed E. Mangino nell'ambito del Dottorato di Ricerca in Matematica, Università del Salento, durante l'anno accademico 2005-06. Lo scopo del quadernoè fornire un'introduzione, per quanto possibile autosufficiente, alla teoria spettrale ed ai teoremi di rappresentazione spettrale per operatori lineari (limitati e non) definiti su spazi di Hilbert. Tali teoremi possono essere considerati come una generalizzazione per operatori in spazi infinito-dimensionali del classico risultato di algebra lineare che afferma che ogni matrice simmetrica realeè diagonalizzabile. L'approccio adottato evita l'uso delle risoluzioni spettrali dell'identità (didatticamente più impegnativo e meno intuitivo), preferendo invece la forma moltiplicativa dei teoremi di rappresentazione spettrale. I prerequisiti necessari sono la teoria elementare degli spazi di Banach e di Hilbert e la teoria della misura, in particolare il teorema della rappresentazione di Riesz. Passiamo ora ad illustrare i contenuti dei vari capitoli. Nel Capitolo I, dopo aver richiamato delle nozioni sulla dualità in spazi di Banach e sugli operatori lineari chiusi, si dimostrano i primi risultati di teoria spettrale su spettro, risolvente, raggio spettrale di un operatore e si migliorano tali risultati nel caso di operatori autoaggiunti e normali su uno spazio di Hilbert. Nel Capitolo II, con un approccio (dovuto a V.B. Moscatelli) differente rispetto a quello usuale, viene esposta la teoria di Riesz-Schauder per operatori compatti in spazi di Banach, evidenziando come tali operatori abbiano comportamenti simili a quelli con immagine finito-dimensionale riguardo la dimensioni del nucleo e la codimensione dell'immagine. Viene inoltre dimostrato il teorema di rappresentazione spettrale per operatori compatti autoaggiunti su uno spazio di Hilbert separabile, che afferma che ogni operatore di questo tipoè simile ad un operatore diagonale sullo spazio ℓ 2 delle successioni a quadrato sommabile. Nella prima parte del Capitolo III, dopo aver costruito un opportuno calcolo funzionale, si dimostra che ogni operatore autoaggiunto su uno spazio di Hilbertè unitariamente equivalente ad un operatore di moltiplicazione definito su un opportuno spazio di tipo L 2 (Ω, µ). Analogo risultato viene v vi
Universo Futurista, 2018
Volume parte del catalogo della mostra Universo Futurista, a cura di Jeffrey Schnapp e Silvia Evangelisti, Fondazione Cirulli, San Lazzaro di Savena, 2018.

Loading Preview
Sorry, preview is currently unavailable. You can download the paper by clicking the button above.