Books by Alba Castello

«Comporre, scomporre, ricomporre» Uno studio sulla poesia di Bartolo Cattafi
Edizione: Maggio 2025 Collana: Lingue e Letterature Carocci ISBN: 9788829027507 Pagine:128, 2024
Il volume esplora i sentieri della creazione poetica nell’opera di Bartolo Cattafi e indaga una s... more Il volume esplora i sentieri della creazione poetica nell’opera di Bartolo Cattafi e indaga una stagione cruciale della sua produzione, quella a cavallo tra gli anni Cinquanta e Sessanta. Lo studio prende le mosse dall’indissolubile legame di poesia e biografia – «La storia dei miei versi non può che coincidere con la mia storia umana», scrive Cattafi – e conduce un affondo sulle topografie poetiche, quelle reali e quelle dell’invenzione, e su alcune costanti tematiche e strutturali. Guardando alla storia redazionale del capolavoro del 1964, L’osso, l’anima, ed esaminando i processi di scrittura e riscrittura che sono alla base della sua realizzazione, il libro si concentra su un interessantissimo corpus di trentacinque testi espunti dal progetto finale. La disamina critico-filologica di questi “scartafacci” e la presentazione di un’edizione digitale in grado di illustrare la genesi delle singole poesie schiudono inediti percorsi di lettura critica e offrono una bussola per navigare attraverso l’inesausto «comporre, scomporre, ricomporre» che connota il verso cattafiano.

Collana: Progettazione e letteratura, Palermo University Press, ISBN (a stampa): 978-88-5509-441-2 ISBN (online): 978-88-5509-442-9 , Sep 2022
Il volume di Alba Castello circoscrivere l’oggetto della sua indagine alla terza raccolta di Luci... more Il volume di Alba Castello circoscrivere l’oggetto della sua indagine alla terza raccolta di Lucio Piccolo, "Plumelia", pubblicata nel 1967. La sua analisi permette di seguire il configurarsi di alcuni degli aspetti più originali della poetica piccoliana facendo convergere a più livelli critica filologica, filologia digitale, genesi ed ermeneutica testuale. Adottando una prospettiva non solo sincronica, - indispensabile per l’esame di un'opera edita - ma anche diacronica - volta a sondare le fasi della sua realizzazione - il volume è arricchito dalla preziosa estensione dell'edizione critica digitale di "Plumelia", realizzata e curata dalla studiosa. Viene avviata così una collana che offre l'inedita possibilità di accedere all'officina dell'autore e seguirne i processi compositivi per interrogare i movimenti e le variazioni del farsi della sua scrittura.
Collana: memoria e interpretazione Pungitopo editrice ISBN 978-88-99852-33-7, 2022
Il volume punta a disegnare una mappa letteraria dei luoghi di Giorgio Caproni, mettendone in ril... more Il volume punta a disegnare una mappa letteraria dei luoghi di Giorgio Caproni, mettendone in rilievo la funzione conoscitiva. Alba Castello nell’indagarne le plurime declinazioni semantiche, evidenzia modi e forme
della poetica dello spazio caproniana. Le “città dell’anima”, Genova e Livorno, e i territori “descritti per enumerazione” diventano le tappe di un percorso condotto tra luoghi reali e luoghi immaginari che si combinano in
definitiva in una vivida ed eloquente geografia interiore.

«Muoversi dentro le parole». Incursioni nel romanzo italiano contemporaneo (2008-2021)
Collana: I quaderni dello specchio, Bonanno Editore, 2022. ISBN 978-88-6318-304-7, 2022
Il volumetto di Alba Castello arricchisce con una nuova uscita la collana “I quaderni dello Specc... more Il volumetto di Alba Castello arricchisce con una nuova uscita la collana “I quaderni dello Specchio di Carta” il cui obiettivo è quello di monitorare il romanzo italiano di oggi attraverso la lettura e l’analisi delle opere di alcuni fra i più rappresentativi scrittori viventi. Castello aggiunge una tessera in più a questa mappatura in progress del presente prendendo in esame opere di Giorgio Vasta, Nicola Lagioia, Giuseppe Genna, Andrea Gentile, Gabriella Kuruvilla, Vanessa Ambrosecchio e Alberto Samonà. Attraverso affondi mirati, che selezionano di volta in volta un romanzo esemplare, si offre un’attenta ricostruzione delle trame intertestuali e si approfondiscono le singole opere per meglio definire i caratteri della poetica di ciascun autore. A emergere dai diversi saggi è una cartografia del farsi letterario nella contemporaneità che mette in rilievo alcune costanti tematiche e formali, senza per questo appiattire le differenze. Un filo rosso attraversa però sottotraccia questa ricognizione: la studiosa infatti pone l’accento sul tema del linguaggio.

Collana memoria e interpretazione, Pungitopo editrice, ISBN 978-88-97601-57-9 , 2014
Il saggio di Alba Castello pone al centro dell’indagine la seconda raccolta poetica di Lucio Picc... more Il saggio di Alba Castello pone al centro dell’indagine la seconda raccolta poetica di Lucio Piccolo, pubblicata nel 1960, "Gioco a nascondere". L’opera, che costituisce un momento importante nella produzione piccoliana, coniuga la lezione di illustri modelli, ormai sapientemente assimilata, con una pronuncia originale e armonica. La Castello mostra come, a partire da raffinate trame metaforiche, il poeta si interroga sull’esistenza, sul mistero
dell’oltre-vita, sugli arcani di una natura favolosa e ancestrale.
All’analisi puntuale della raccolta e, in particolare, di alcuni componimenti che sono al centro dell’invenzione si affianca, attraverso lo studio
di alcune carte inedite, la messa a fuoco di parti dell’officina di Piccolo. In tale prospettiva il lavoro qui condotto rappresenta un acquisto significativo per la conoscenza dell’universo poetico piccoliano.
Papers by Alba Castello

«Inverbis» anno XV, n. 1, Jul 2025
L’intervento propone un affondo critico sull’opera di Amelia Rosselli la cui poesia, come scrive ... more L’intervento propone un affondo critico sull’opera di Amelia Rosselli la cui poesia, come scrive Pier Vincenzo Mengaldo, rappresenta «un fenomeno in sostanza unico nel panorama letterario italiano» (Mengaldo 1978: 993) del Novecento. Nel perseguire un’ininterrotta ricerca della propria identità la scrittrice, pur prendendo le distanze da quella che definisce una «chiave pesantemente femminista» (Rosselli 1980), fa i conti con i limiti di una considerazione oppositiva di genere. A connotare la scrittura rosselliana è proprio una costante e sofferta meditazione sui concetti di differenza e relazione, alterità e fluidità che emergono sia sul piano tematico – evidenti in espressioni quali «donnaenonuomo» (Rosselli 2012: 1139) e «corpo universale» (ivi: 162) - sia su quello formale, connotato da continue irregolarità e slittamenti di genere sintattico. Nel contributo, compiendo una
campionatura delle opere della poetessa, s’interrogheranno alcuni testi nei quali questa riflessione è più manifesta. A essere presi in esame saranno non solo passi di poesia e di prosa, ma anche interviste e scritti di natura saggistica nei quali tanto la scrittura quanto la riflessione sulla scrittura diventano uno strumento per «disimparare le false lezioni» (ivi: 840).
«Sinestesieonline» Numero 47 – Anno XIV –, May 2025
Il saggio propone la disamina di un tema chiave nell'opera poetica di Bartolo Cattafi. Muri e bar... more Il saggio propone la disamina di un tema chiave nell'opera poetica di Bartolo Cattafi. Muri e barriere costituiscono, infatti, una immagine letteraria ricorrente nella sua poesia e variamente modulata nell'arco di tutta la sua produzione. Il poeta, facendo tesoro dalla lezione di altri autori del Novecento, e non solo, elabora alcune originali e personalissime declinazioni letterarie di questo topos ed esibisce un'inquieta e irrefrenabile tensione al superamento e alla distruzione di qualunque barriera. A partire dall'analisi di specifici casi studio, l'indagine pedina alcune delle occorrenze più significative di questa immagine attraverso diverse stagioni poetiche. L'esame, pur privilegiando i versi dati alle stampe, non rinuncia a muovere alcune incursioni nell'officina poetica cattafiana.

in "Anni Settanta: la grande narrazione", a c. di Silvia Contarini e Claudio Milanesi, in "Civiltà italiana", Franco Cesati Editore, pp. 55-64. ISBN 979-12-5496-131-5, 2024
L’intervento si concentrerà sulla narrazione e sulla re-invenzione che Giorgio Vasta offre degli ... more L’intervento si concentrerà sulla narrazione e sulla re-invenzione che Giorgio Vasta offre degli anni ’70 nel suo romanzo d’esordio Il tempo materiale (minimun fax, 2008). Lo scrittore dichiara espressamente di aver voluto riattraversare l’intricato nodo di fatti (storici, sociali e politici) e di esperienze che connotano quegli anni adottando la prospettiva straniante di un bambino, Nimbo, e dei suoi amici undicenni. Utilizzando una modalità narrativa di tipo diaristico Il tempo materiale si snoda lungo i mesi del 1978, da gennaio a dicembre. La storia del protagonista, frutto dell’invenzione letteraria, viene sapientemente inserita all’interno di un contesto reale la cui ricostruzione è il frutto di un lavoro di meticolosa ricerca documentaria. Gli attentati, il sequestro Moro e soprattutto il linguaggio dei brigatisti vengono raccontati attraverso la voce dei media – la televisione, la radio, i giornali – e i commenti e le azioni dei personaggi.
Analizzando le scelte e le modalità narrative perseguite dell’autore e prendendo in considerazione anche altri romanzi coevi, si rifletterà sul delicato dialogo tra realtà storica e finzione narrativa che in essi s’intesse e ci si soffermerà su come proprio il linguaggio diventi, in quest’opera come in altre, strumento conoscitivo e di analisi di una realtà difficile da decodificare come quella degli “anni di piombo”.
Tra terra, mare e cielo: le terrazze del “raccontare” di Giorgio Caproni
in "La casa e dintorni. Saggi e testimonianze per Domenica Perrone", a cura di Claudia Carmina e Donatell a La Monaca, Collana "Progettazione e letteratura", vol. 1 - Palermo University Press -ISBN (a stampa): 978-88-5509-439-9 ISBN (online): 978-88-5509-440-5, 2024
Conclusioni provvisorie (e una postilla piccoliana)
in "La casa e dintorni. Saggi e testimonianze per Domenica Perrone", a cura di Claudia Carmina e Donatell a La Monaca, Collana "Progettazione e letteratura", vol. 1 - Palermo University Press -ISBN (a stampa): 978-88-5509-439-9 ISBN (online): 978-88-5509-440-5, 2024

Oltre i margini dell’esistenza. Gli ‘sconfinamenti’ della poesia di Lucio Piccolo
La Balena Bianca - Rivista di cultura militante, May 24, 2024
«Sognanti, lontane ombre», «memorie insaziate» sono alcune delle protagoniste più singolari del... more «Sognanti, lontane ombre», «memorie insaziate» sono alcune delle protagoniste più singolari della poesia di Lucio Piccolo. Nella concretezza monumentale del barocco palermitano, nelle campagne orlandine e negli interni casalinghi l'autore intraprende la sua ricerca di un «senso del trascendente», dell'oltre il limite. Tale «sconfinamento» poetico, il varcare la soglia dell'inesistente, si riconnette direttamente a quella riflessione sulla caducità del corpo e sull'inarrestabile trascorrere del tempo che tanta parte ha nella lirica piccoliana. La dimensione del trascendente viene sottoposta a un continuo processo di normalizzazione, privata dei connotati più terrificanti e accolta in toto nel quotidiano. Così nei Canti barocchi, in Gioco a nascondere e, soprattutto, in Plumelia accanto agli oggetti della memoria, ai volti paesani e alle figure mitiche e ancestrali, trovano posto anche misteriose presenze incorporee. E lo scenario privilegiato in cui esse sembrano animarsi è quello della casa, topos per eccellenza delle raccolte piccoliane. Il contributo vuole mettere in evidenza come le teorie sui fantasmi e sull'oltre-vita e l'humus esoterico da cui traggono linfa vitale, ben lungi dal rimanere ancorati a un mero orizzonte di superstizioni e credenze, assolvano una funzione poetica fondamentale e siano parte irrinunciabile di una più vasta riflessione sull'esistenza come superamento dei margini che le sono tradizionalmente attribuiti, aspetto quest’ultimo che contribuisce ad assegnare al poeta palermitano un posto originale nella letteratura del secondo Novecento.

in "Didattica e ricerca al tempo delle Digital Humanities" - "Teaching and research in Digital Humanities' era" - AIUCD2019 - Book of Abstracts a c. di Stefano Allegrezza, Quaderni di Umanistica Digitale - ISBN 9788894253535, 2019
Il presente contributo si pone l’obiettivo di riflettere sulla funzione didattica di una edizione... more Il presente contributo si pone l’obiettivo di riflettere sulla funzione didattica di una edizione critica digitale nel contesto degli studi universitari. La riflessione prova a ragionare sulla possibilità di diversificare l’accesso degli studenti alla realizzazione di una edizione critica utilizzando la sintassi XML-TEI. Le vie individuate e sperimentabili sono sostanzialmente due: la prima, già ampiamente usata, si basa su una acquisizione diretta degli elementi di
codifica da parte dello studente; la seconda, meno praticata, invece si basa sul fornire allo studente una struttura esecutiva su cui approntare e rappresentare l’edizione. Dunque, la presente ricerca parte dal problema capitale nel campo delle digital humanities che riguarda la rappresentazione e la visualizzazione del processo di scrittura utilizzando le linee guida della
TEI da parte di uno studente universitario. A questo problema si associa una riflessione più ampia, e per certi versi impervia, sulla natura dello studioso che vuole realizzare una edizione critica digitale. In questa occasione si intende porre una questione non più procrastinabile: lo studente-studioso deve essere a tutti i costi un codificatore di testi o può essere un esecutore di strumenti già strutturati? In sintesi si tratta di ragionare su due modelli didattici diversi ma non contrapposti: uno basato sull’acquisizione del metodo e l’altro basato sull’uso dello strumento di visualizzazione.

InVerbis, anno IX, n.2, Jan 2020
L'articolo è incentrato sul valore che il tema del viaggio riveste nella poesia di Lucio Piccolo ... more L'articolo è incentrato sul valore che il tema del viaggio riveste nella poesia di Lucio Piccolo e sulla specifica declinazione che, in riferimento alla relazione con il paesaggio e alla percezione della natura, animale e vegetale, esso assume nell'opera del poeta. L'indagine prende le mosse dalla lettura di "Guida per salire al monte", componimento d'apertura di "Plumelia";, la terza raccolta piccoliana pubblicata nel 1967 (L. Piccolo, "Plumelia", All'insegna del Pesce d'Oro, Milano 1967). La poesia, attraverso il ritmo narrativo largo del poema in versi liberi e le dettagliate descrizioni del paesaggio, ricompone i piani sfaccettati di una geografia memoriale e illustra, secondo le modalità proprie di una guida di viaggio, le tappe di un cammino reale ma che, al contempo, si propone come un percorso dell'anima (cfr. C. Guarrera,"Le quattro stagioni di Lucio Piccolo", Sicania, Messina 1991). I luoghi di tali itinerari ascensionali, che si ritrovano anche in altri componimenti del poeta, come in "La Torre" (L. Piccolo, in "La seta e altre poesie inedite e sparse", All'insegna del Pesce d'Oro, Milano 1984), custodiscono segreti ancestrali e si fanno tramite di incontri misteriosi, carichi di riferimenti alla letteratura precedente e suscettibili di numerose interpretazioni. Come accade, per esempio, con la figura dell'eremita che, come sottolinea N. Tedesco, "segnala (ma non palesa) la presenza umana e offre nuove possibilità al novellare onirico del poeta". L'indagine condotta, avvalendosi del riferimento al complesso e articolato dossier génétique di "Guida per salire al monte", mette in luce come l'analisi del lavoro di stesura e ininterrotta revisione del testo operato dall'autore possa guidare la riflessione su alcuni nodi semantici di rilievo e come lo studio della genesi dei versi possa rappresentare una chiave d'accesso al loro significato più profondo

AATI Conference in Palermo [Italy], June 28-July 1, 2017. Section Literature. AATI Online Working Papers. ISSN: 2475-5427. All rights reserved by AATI, 2017
L'intervento propone un attraversamento delle diverse stagioni dell'opera poetica di Giorgio Capr... more L'intervento propone un attraversamento delle diverse stagioni dell'opera poetica di Giorgio Caproni, volto a costruire una 'mappa' della topografia dell'autore passando in rassegna non solo alcuni dei principali luoghi della sua poesia, ma anche modi e forme in cui la " funzione spazio " viene in essa declinata. la città, in particolare le cosiddette " città dell'anima " , Genova e Livorno, e altri " luoghi descritti per enumerazione " diventano le tappe di un percorso che avviene attraverso luoghi immaginari e spazi realmente esistiti. gli uni e gli altri si combinano a costituire itinerari di volta in volta diversi ma capaci di dare solidità a un unico " luogo preciso " : il mondo interiore del poeta. Il nesso tra spazio e autobiografia è indissolubile e Caproni, attraverso i suoi versi, costruisce una geografia tutta interiore e realizza una spazializzazione del suo io.

Non solo corpi: ombre e «sconfinamenti» nella poesia di Lucio Piccolo
in "SCRITTURE DEL CORPO" - Atti del XVIII Convegno Internazionale della MOD (22-24 giugno 2016), a cura di Marina Paino, Maria Rizzarelli, Antonio Sichera, Edizioni ETS, Pisa, ISBN 978-884675428-8 , 2018
«Sognanti, lontane ombre», presenze incorporee, «memorie insaziate» sono le protagoniste più si... more «Sognanti, lontane ombre», presenze incorporee, «memorie insaziate» sono le protagoniste più singolari della poesia di Lucio Piccolo. Nella concretezza monumentale del barocco palermitano, nelle campagne orlandine e negli interni casalinghi l'autore intraprende la sua ricerca di un «senso del trascendente», dell'oltre il limite. Tale «sconfinamento» poetico, il varcare la soglia dell'inesistente, si riconnette direttamente a quella riflessione sulla caducità del corpo e sull'inarrestabile trascorrere del tempo che tanta parte ha nella lirica piccoliana. La dimensione del trascendente viene sottoposta a un continuo processo di normalizzazione, privata dei connotati più terrificanti e accolta in toto nel quotidiano. Così nei Canti barocchi, in Gioco a nascondere e, soprattutto, in Plumelia accanto agli oggetti della memoria, ai volti paesani e alle figure mitiche e ancestrali, trovano posto anche misteriose presenze incorporee. Ma lo scenario privilegiato in cui esse sembrano animarsi è quello della casa, topos per eccellenza delle raccolte piccoliane. Il presente intervento vuole soffermarsi sulle particolari ed eteree essenze della poesia di Piccolo, intendendole come contraltare dei personaggi rurali e delle figure campestri, e riflettendo sulla dicotomia corporeo/incorporeo che connota la poetica dell'autore. A partire dal diretto riferimento testuale, l'indagine propone una disamina dei principali componimenti in cui le “ombre” assumono una rilevanza significativa, riflettendo sulla semantica plurima e sfuggente con la quale viene adoperato tale termine. Il contributo si prefigge, inoltre, di rilevare come le teorie sui fantasmi e sull'oltre-vita e l'humus esoterico da cui traggono linfa vitale, ben lungi dal rimanere ancorati a un mero orizzonte di superstizioni e credenze, assolvano una funzione poetica fondamentale e siano parte irrinunciabile di una più vasta riflessione sull'esistenza che dà al poeta un posto originale nella letteratura del secondo Novecento.
«Il Nome nel testo» Rivista internazionale di onomastica letteraria, 2017
This study focuses on the importance and the particular use of names in «Le esequie della luna» b... more This study focuses on the importance and the particular use of names in «Le esequie della luna» by Lucio Piccolo, published for the first time in «Nuovi Argomenti», n. 7/8, in 1967. The purpose of this research is to reflect on the meaning of Piccolo’s work starting from his use of names, and to identify literary references to other works. The aim is to show the importance, for the interpretation of the text, of such talking-names as «Dona Sospiro», «Alfesibeo», «Pasqua», but also the significance of the absence of names (some characters are referred to only by a title, written with a capital letter, such as: «Viceré», «Villano»).
Conferences by Alba Castello

CONVEGNO MOD 2017 – BOLOGNA - La modernità letteraria e le declinazioni del visivo: arti, cinema, fotografia e nuove tecnologie
L’intervento prende le mosse dallo studio del volumetto intitolato 4 poesie inedite di Giorgio Ca... more L’intervento prende le mosse dallo studio del volumetto intitolato 4 poesie inedite di Giorgio Caproni e 9 dipinti di Mario Marcucci, edito nel 1975 per Galleria Pananti, e propone un’analisi dell’opera intesa come «forma mista» (cfr. Cometa 2003) in cui significato verbale e visivo si compenetrano, a metà tra arte figurativa e letteratura. Attraverso una prospettiva interdisciplinare, ci si concentra sulla disamina di componimenti poetici evocatori di immagini topiche dell’universo figurativo caproniano, e sul loro porsi in dialogo con i dipinti di Marcucci che li accompagnano. A partire dalla relazione tra rappresentazione figurativa e scrittura poetica si riflette duplicemente sul «gioco delle immagini e dei significati» (cfr. Mengaldo 1978) che connota la poesia del livornese indagando sperimentazioni inedite della tensione conoscitiva propria dei suoi versi.
Scientific journals by Alba Castello
Rivista internazionale di studi letterari italiani e lombardi
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della poetica dello spazio caproniana. Le “città dell’anima”, Genova e Livorno, e i territori “descritti per enumerazione” diventano le tappe di un percorso condotto tra luoghi reali e luoghi immaginari che si combinano in
definitiva in una vivida ed eloquente geografia interiore.
dell’oltre-vita, sugli arcani di una natura favolosa e ancestrale.
All’analisi puntuale della raccolta e, in particolare, di alcuni componimenti che sono al centro dell’invenzione si affianca, attraverso lo studio
di alcune carte inedite, la messa a fuoco di parti dell’officina di Piccolo. In tale prospettiva il lavoro qui condotto rappresenta un acquisto significativo per la conoscenza dell’universo poetico piccoliano.
Papers by Alba Castello
campionatura delle opere della poetessa, s’interrogheranno alcuni testi nei quali questa riflessione è più manifesta. A essere presi in esame saranno non solo passi di poesia e di prosa, ma anche interviste e scritti di natura saggistica nei quali tanto la scrittura quanto la riflessione sulla scrittura diventano uno strumento per «disimparare le false lezioni» (ivi: 840).
Analizzando le scelte e le modalità narrative perseguite dell’autore e prendendo in considerazione anche altri romanzi coevi, si rifletterà sul delicato dialogo tra realtà storica e finzione narrativa che in essi s’intesse e ci si soffermerà su come proprio il linguaggio diventi, in quest’opera come in altre, strumento conoscitivo e di analisi di una realtà difficile da decodificare come quella degli “anni di piombo”.
codifica da parte dello studente; la seconda, meno praticata, invece si basa sul fornire allo studente una struttura esecutiva su cui approntare e rappresentare l’edizione. Dunque, la presente ricerca parte dal problema capitale nel campo delle digital humanities che riguarda la rappresentazione e la visualizzazione del processo di scrittura utilizzando le linee guida della
TEI da parte di uno studente universitario. A questo problema si associa una riflessione più ampia, e per certi versi impervia, sulla natura dello studioso che vuole realizzare una edizione critica digitale. In questa occasione si intende porre una questione non più procrastinabile: lo studente-studioso deve essere a tutti i costi un codificatore di testi o può essere un esecutore di strumenti già strutturati? In sintesi si tratta di ragionare su due modelli didattici diversi ma non contrapposti: uno basato sull’acquisizione del metodo e l’altro basato sull’uso dello strumento di visualizzazione.
Conferences by Alba Castello
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