Patrizia Landi

SSML Carlo BO – Scuola Superiore per Mediatori Linguistici (Sede di Milano), Cattedra di Lingua e Letteratura italiana, Faculty Member

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Patrizia Landi insegna Letteratura italiana presso la SSML Istituto di Alti Studi per Mediatori linguistici “Carlo Bo” di Milano; e dall’a.a. 2019-2020 è professore a contratto di Linguaggi e forme della produzione letteraria italiana presso la facoltà di Interpretariato, comunicazione e studi linguistici e culturali (laurea magistrale in Traduzione specialistica e Interpretariato di conferenza) della Libera Università di Lingue e Comunicazione IULM di Milano. Ha dedicato a Giacomo Leopardi, che studia sin dalla tesi di laurea, i due volumi “Con leggerezza ed esattezza. Studi su Leopardi” e “La parola e le immagini. Saggio su Giacomo Leopardi” (CLUEB, 2012 e 2017); e ne ha curato con Franco Brioschi la nuova edizione rivista sugli autografi dell’”Epistolario” con le lettere dei corrispondenti (Bollati Boringhieri, 1998). Il suo più recente volume su Leopardi è: “Gli infiniti silenzi di Giacomo Leopardi” (Mimesis 2019). Tra gli altri suoi interessi, la novell di Pirandello e la storia culturale-editoriale di Milano tra Otto e Novecento

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Papers by Patrizia Landi

Le autrici e gli autori

Rivista Internazionale di Studi Leopardiani, 2020

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Nota al testo

Giacomo Leopardi e le rappresentazioni sette-ottocentesche della natura. Prefazione

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Giacomo Leopardi e il mondo pubblicistico-intellettuale milanese

La parola e le immagini : saggio su Giacomo Leopardi

La parola e le immagini, 2017

«Le colonne e i simulacri e l’erme torri»

Le mythe repensé dans l’œuvre de Giacomo Leopardi, 2016

Una considerazione iniziale, in apparenza legata a pure questioni di ordine cronologico. In Leopa... more Una considerazione iniziale, in apparenza legata a pure questioni di ordine cronologico. In Leopardi l’immagine delle rovine, e soltanto per rimanere nell’ambito delle opere in versi cosiddette maggiori, appare in apertura della prima canzone del 1818, All’Italia: O patria mia, vedo le mura e gli archi e le colonne e i simulacri e l’erme torri degli avi nostri, ma la gloria non vedo, non vedo il lauro e il ferro ond’eran carchi i nostri padri antichi. E..

Il sistema del mondo. Appunti su Leopardi e Newton

Pensieri a penna corrente"? Riflessioni sull'inizio dello Zibaldone di Giacomo Leopardi

Kepos, 2019

Una notazione spazio temporale, un poema di sette endecasillabi piani, una favola del poeta latin... more Una notazione spazio temporale, un poema di sette endecasillabi piani, una favola del poeta latino Aviano e l'apologia contemporanea. Questa è l'apertura dello "Zibaldone" leopardiano, uno dei più importanti poemi in prosa nella storia della filosofia italiana del XIX secolo. Un inizio inaspettato e inusuale, che sembra presentare la lettura con un approccio altalenante, come nelle "Lettere persiane" di Montesquieu, un autore di cui Leopardi era particolarmente appassionato. questo è già un incipit che immediatamente rivela alcuni degli attributi chiave della personalità artistica di Leopardi: l'importanza degli eventi biografici; il continuo dialogo tra il suo lavoro composto differentemente a seconda dello stato della sua crescita intellettuale; la profonda connessione tra poesia e pensiero; l'ininterrotta comparazione tra vecchio e moderno; la ricerca di un sistema, capace di innalzare la verità sopra le falsità e gli errori e creare un senso d...

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Giacomo Leopardi e l'esperienza del sensibile. Prefazione. Nota al testo

RISL 12, 2020. Sommario

by Patrizia Landi and Tatiana Crivelli

Il numero 12 della RISL-Rivista Internazionale di Studi Leopardiani costituisce anche il primo vo... more Il numero 12 della RISL-Rivista Internazionale di Studi Leopardiani costituisce anche il primo volume non tematico della nuova serie da noi diretta. Come dichiarato nel fascicolo precedente, dedicato a Giacomo Leopardi e l’esperienza del sensibile, il nostro piano editoriale prevede infatti un’alternanza costante tra le due forme, con l’intento di creare spazi flessibili, adatti a rendere conto delle più diverse ricerche in corso attorno all’opera di Leopardi. Così, in apertura di questo numero si trovano raccolti cinque contributi che studiano aspetti inter- e intratestuali, ma anche filologici, linguistici e culturali della scrittura leopardiana o legata a Leopardi, mentre altri quattro sono, a seguire, raggruppati sotto il titolo Editing Leopardi e danno conto – come illustra in dettaglio un’apposita premessa – di progetti di edizione di opere leopardiane. Questo gruppo di saggi è stato curato da Giovanna Cordibella e Massimo Natale, organizzatori di una giornata di studio bernese sul tema. Con il titolo di Libreria, infine, siamo liete di dare avvio a una nuova rubrica. Qui, in continuità con il progetto del fondatore della rivista, intendiamo far dialogare il panorama critico attuale, che costituisce il centro vitale del progetto RISL, con il meglio della tradizione critica nazionale e internazionale tra Otto e Novecento, ripubblicando alcuni saggi fondamentali che, a nostro avviso, non dovrebbero mancare sugli scaffali di una libreria “ideale” della critica leopardiana di oggi.

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La parola e le immagini Saggio su Giacomo Leopardi La parola e le immagini

Nella poesia di Leopardi parla sempre un pensatore, e nel pensiero parla sempre un poeta. Partend... more Nella poesia di Leopardi parla sempre un pensatore, e nel pensiero parla sempre un poeta. Partendo da questo dato incontrovertibile appare evidente, sin dalle traduzioni giovanili dei classici e dalla prima pagina dello Zibaldone, il meraviglioso intreccio tra verso e prosa, tra scrittura d'invenzione e scrittura speculativa, tra levità creativa e rigore ermeneutico, tra narratività e argomentazione, tra immagini sensibili e immaginazione artistica. Ma, soprattutto, appare evidente quanto la parola poetica e la parola filosofica si appoggino su un medesimo tessuto espressivo-linguistico (l'utilizzo delle figure dell'analogia, e di un dettato vago e preciso insieme) e su una medesima matrice meditativa (il moralismo pratico antico e l'Illuminismo sensista empirista e materialista). Un amalgama davvero esemplare, in grado di elaborare una «grammatica della persona» e una «scienza dell'uomo» nuove e originali, così in anticipo sui tempi da essere ancora oggi assolutamente contemporanee. Patrizia Landi insegna Letteratura italiana presso la SSML-Istituto universitario per Mediatori linguistici "Carlo Bo" di Milano. Si occupa di Leopardi sin dalla tesi di laurea e con Franco Brioschi ha curato la nuova edizione rivista sugli autografi dell'Epistolario con le lettere dei corrispondenti (Bollati Boringhieri, 1998). Tra gli altri suoi interessi, la novellistica di Pirandello e la storia cultural-editoriale di Milano tra Otto e Novecento. Con Clueb ha già pubblicato Con leggerezza ed esattezza. Studi su Leopardi (2012) e con ArchetipoLibri Le strategie della narrazione. Voci, tempi, modi, personaggi (2013). € 27,00 18 mm 135 mm 210 mm

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Section Literature. AATI Online Working Papers

In quale modo e quanto ha influito il modello manzoniano, non soltanto quello più ovvio e prevedi... more In quale modo e quanto ha influito il modello manzoniano, non soltanto quello più ovvio e prevedibile de I promessi sposi ma anche quello meno scontato della Storia della colonna infame, due modelli peraltro diversi tra loro per quanto uno "figlio" dell'altro, sulla costruzione narrativa e sulla scelta di temi e personaggi nel romanzo storico "siciliano" della seconda metà del Novecento? Leonardo Sciascia, Vincenzo Consolo e non ultimo l'Andrea Camilleri dei cosiddetti romanzi storici, al di là di eventuali e spesso dichiarati debiti di riconoscenza, sembrano ri-utilizzare strumenti e tecniche sperimentati in Italia per la prima volta proprio da Manzoni e sembrano richiamarsi, anche se talora in modo più tragico e dolente, a soggetti che hanno un rapporto di stretta parentela con quelli da lui raffigurati (l'ingiustizia in tutte le sue variegate forme e persino la tortura fisica su quanti ritenuti, più o meno correttamente, colpevoli). Altri autori, invece, sembrano avere un'idea completamente diversa tanto da utilizzare la Storia, quella da manuale e ormai codificata, come un accessorio "ideologico" e non come un elemento portante della storia raccontata: un titolo tra tutti, Il Gattopardo di Giuseppe Tomasi di Lampedusa. Premessa Questo è l'abbozzo di una ricerca che avrebbe la pretesa di occuparsi dell'eredità del romanzo storico manzoniano non solo in Sicilia ma in tutta Italia, dalla seconda metà del Novecento. La ricerca è nata durante un corso accademico in cui, appunto, illustravo una serie di romanzi storici italiani più o meno derivati o influenzati dall'esperienza manzoniana dei Promessi sposi e/o della Storia della colonna infame: è stato l'interesse dimostrato dagli studenti a convincermi dell'opportunità di dedicarmi a questo argomento. Inoltre, l'esperienza al recente congresso AATI di Palermo, in cui all'interno del panel che presiedevo Raccontare la Storia. La Sicilia alla prova del romanzo storico presentavo una relazione su questo stesso argomento, mi ha fornito, grazie alla vivace discussione finale e ai molteplici suggerimenti emersi, ulteriori rassicurazioni sul fatto che una simile tematica, benché meno frequentata di altre dalla critica letteraria nazionale e internazionale, potrebbe rappresentare l'avvio di una più ampia rivisitazione del romanzo novecentesco di ispirazione storica, e pure realista. Prima di entrare nel vivo della trattazione un paio di considerazioni teoriche e metodologiche, ovviamente semplificate vista la natura di work in progress. Dare una definizione univoca del genere romanzo è impresa titanica per il carattere proteiforme e discontinuo che il romanzo medesimo ha avuto sin dalla sua apparizione e affermazione:

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Ancora sul cominciamento (ed altro

by Andrea Bongiorno and Patrizia Landi

Riflessioni e osservazioni sull'avvio dello Zibaldone di Giacomo Leopardi in relazione al resto d... more

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Taccuino n. 42 Collana diretta da Duccio Demetrio e Nicoletta Polla-Mattiot Il gruppo promotore dell'Accademia del Silenzio è composto da: MIMESIS / ACCADEMIA DEL SILENZIO

A Maurizio che riempie i miei silenzi Nella vita, come nell'arte, è difficile dire qualcosa che s... more A Maurizio che riempie i miei silenzi Nella vita, come nell'arte, è difficile dire qualcosa che sia altrettanto efficace del silenzio. Ludwig Wittgenstein Il linguaggio è la soglia del silenzio. Brice Parain cessivi non essendo buono all'uso della parola cioè dell'arte, pur è capace degli atti e del movimento. Del resto lo vedrete sempre in silenzio. Il silenzio è il linguaggio di tutte le forti passioni, dell'amore (anche nei momenti dolci) dell'ira, della maraviglia, del timore ec. (Zib. 141-142, 27 giugno 1820) 3

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GLI INFINITI SILENZI DI GIACOMO LEOPARDI MIMESIS / ACCADEMIA DEL SILENZIO X,00 euro

Per un poeta-filosofo come Giacomo Leopardi, in cui il canto, i suoni, la voce occupano un posto ... more Per un poeta-filosofo come Giacomo Leopardi, in cui il canto, i suoni, la voce occupano un posto assolutamente rilevante, sembra quasi impossibile poter parlare di silenzio, addirittura di tanti e diversi modi di silenzio. Eppure il silenzio in Leopardi rappresenta un momento essenziale di riflessione ermeneutica: su sé stesso, sulla propria esistenza e sui propri desideri di gloria; sulla caduta inesorabile delle illusioni giovanili; sulla persistenza, meglio sulla provvisorietà, della storia, soprattutto quella degli antichi, e dei suoi insegnamenti; sulla natura delle cose, del cosmo e dello spazio; sulla morte e la precarietà degli esseri sensibili (uomini, animali, piante)… Infiniti silenzi che mirano tutti, come sempre accade nell'opera di Leopardi, sia in versi sia in prosa, a porre l'umanità di fronte alla propria fragilità e al proprio dolore -"fatali" entrambi -di cui unica responsabile è la Natura, "madre… di parto e di voler matrigna".

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“Il rovesciamento dell’etica classica. La vendetta del cane di Luigi Pirandello”, in Sellerio editore Palermo Paesaggi culturali Scritti in onore di Giovanni Puglisi

Rileggere una novella di Luigi Pirandello, “La vendetta del cane”, come se fosse una tragedia gre... more

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Il mercato degli almanacchi e delle strenne a Milano nel "decennio di preparazione" (1850-1859)

Acme Annali Della Facolta Di Lettere E Filosofia Dell Universita Degli Studi Di Milano, 1993

Giacomo Leopardi e il mondo pubblicistico-intellettuale milanese

Acme Annali Della Facolta Di Lettere E Filosofia Dell Universita Degli Studi Di Milano, 1990

«La Rivista Ideale Della Donna Italiana». I Primi Passi DI Grazia Tra Innovazione e Informazione

Quaderni Di Acme, 2009

Con leggerezza ed esattezza. Studi su Leopardi

Quaderni D Italianistica, Mar 30, 2014

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