Il seminario indaga la lettura, la circolazione e il vario uso del così detto 'altro Dante' -ossia l'autore delle rime, ma anche dei prosimetri, la Vita nuova e il Convivio -e della lirica due-e trecentesca al passaggio tra Quattro e...
moreIl seminario indaga la lettura, la circolazione e il vario uso del così detto 'altro Dante' -ossia l'autore delle rime, ma anche dei prosimetri, la Vita nuova e il Convivio -e della lirica due-e trecentesca al passaggio tra Quattro e Cinquecento, tra Lorenzo il Magnifico e Torquato Tasso. Benché Petrarca abbia maggiore diffusione e la Commedia non goda della sua massima fortuna, l' 'altro Dante' poeta lirico non conosce alcun oblio, entrando a pieno titolo nella discussione letteraria e culturale, insieme al canone della 'lirica antica'. Tra i più importanti temi affrontati dagli interventi troviamo quindi: la funzione modellizzante dei libri e la relazione che gli scrittori istituiscono con i volumi posseduti o attivamente compilati; il modo in cui i testi dei primi secoli sono letti e interpretati, e l'uso che se ne fa in poesia, con una particolare attenzione a Firenze, ma anche a Venezia e Milano; e la 'convivenza' di Dante e Petrarca, quelli che il Poliziano, introducendo la Raccolta Aragonese, definisce «due soli», e che nel proemio della Giuntina del 1527 divengono «duoi lucidissimi occhi».