Talks by Laura Maniscalco
Convegno : Paesaggi rurali nella Sicilia greca e romana, 13-14 novembre 2020, 2020
Agricoltura e commercio nella Valle del Margi in età ellenistica e romana
Laura Maniscalco, Clau... more Agricoltura e commercio nella Valle del Margi in età ellenistica e romana
Laura Maniscalco, Claudia Cirelli, Orazio La Delfa
Si coglie l’occasione di questa giornata di studi per presentare documentazioni poco note o inedite che possono fornire degli importanti spunti per le problematiche legate al popolamento nelle aree rurali nel territorio della Piana di Catania e delle colline circostanti in età romana. I siti presentati coprono tre aspetti diversi delle aree rurali: la villa signorile con la sua parte funzionale (Favarotta - Rocchicella), la struttura per la conservazione dei cereali (Pietrarossa,) la fattoria isolata con la sua piccola necropoli (Settefeudi).
I siti preistorici nelle prime propaggini degli Iblei
19th International Congress of Classical Archaeology Cologne/Bonn (Germany), 22 – 26 May 2018

Nel corso degli ultimi anni, alcune tra le indagini di scavo effettuate nel territorio di compet... more Nel corso degli ultimi anni, alcune tra le indagini di scavo effettuate nel territorio di competenza della Soprintendenza per i beni culturali ed ambientali di Catania hanno messo in luce importanti e significativi risultati relativi al periodo compreso tra il VI e il XIII sec. d.C. fino alle fasi pre terremoto di XVI-XVII secolo.
Nella percezione comune, il terremoto del 1693 ha rappresentato un limite insormontabile alla ricostruzione del passato medievale e della prima età moderna del nostro territorio; ad esso si è spesso soliti attribuire la sostanziale ‘invisibilità’ delle stratificazioni medievali nelle architetture, nell’urbanistica, nella strutturazione dell’insediamento. La ricerca archeologica nell’ultimo decennio ha di contro mostrato l’interesse e la rilevanza scientifica di una serie di siti, le cui problematiche consentono di illuminare in modo ampio le dinamiche territoriali dell’isola tra età bizantina, età islamica, età normanna.
Si tratta di indagini che ci aiutano in particolare a comprendere meglio delle fasi tuttora poco conosciute come quella compresa tra l'VIII e IX sec. che vede il diffondersi anche di una nuova tipologia abitativa identificata proprio a seguito delle indagini effettuate a Rocchicella di Mineo e a C.da Edera a Bronte. Allo stesso periodo appartiene anche la basilichetta a tre navate messa in luce a Grammena di Belpasso mentre più antica è la basilica della Nunziatella di Mascali dotata anche di pregevoli pavimenti musivi.
In particolare di grande significato le indagini di scavo effettuate sulla Collina Storica di Paternò, anche per la comprensione della storia delle chiese e dei conventi ivi ospitate. Il ricchissimo materiale rinvenuto ha permesso anche di approfondire la conoscenza delle produzioni ceramiche di IX-X sec.
Accanto alle fasi più propriamente medievali la scelta espositiva ha voluto valorizzare anche i materiali cinque e seicenteschi provenienti dalle indagini effettuate presso il sito monumentale di S.Maria la Vetere di Militello e presso Occhiolà.
La mostra, dunque, si propone di presentare i contesti e ritrovamenti più significativi dell’area, dando spazio ad un arco cronologico, ingiustamente considerato marginale rispetto al passato, greco e romano, ma che costituisce invece parte integrante della stratificazione culturale complessa dei nostri territori.
La selezione dei materiali esposti, già in gran parte restaurati, non è finora stata presentata al vasto pubblico e contribuisce a documentare l’articolato ventaglio di problematiche scientifiche della ricerca post-classica che -ci auguriamo- ancora negli anni a venire, potrà vedere l’impegno congiunto della Soprintendenza e dell’Università di Catania nella prosecuzione delle indagini e nella pubblicazione e divulgazione dei risultati scientifici.
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Talks by Laura Maniscalco
Laura Maniscalco, Claudia Cirelli, Orazio La Delfa
Si coglie l’occasione di questa giornata di studi per presentare documentazioni poco note o inedite che possono fornire degli importanti spunti per le problematiche legate al popolamento nelle aree rurali nel territorio della Piana di Catania e delle colline circostanti in età romana. I siti presentati coprono tre aspetti diversi delle aree rurali: la villa signorile con la sua parte funzionale (Favarotta - Rocchicella), la struttura per la conservazione dei cereali (Pietrarossa,) la fattoria isolata con la sua piccola necropoli (Settefeudi).
Nella percezione comune, il terremoto del 1693 ha rappresentato un limite insormontabile alla ricostruzione del passato medievale e della prima età moderna del nostro territorio; ad esso si è spesso soliti attribuire la sostanziale ‘invisibilità’ delle stratificazioni medievali nelle architetture, nell’urbanistica, nella strutturazione dell’insediamento. La ricerca archeologica nell’ultimo decennio ha di contro mostrato l’interesse e la rilevanza scientifica di una serie di siti, le cui problematiche consentono di illuminare in modo ampio le dinamiche territoriali dell’isola tra età bizantina, età islamica, età normanna.
Si tratta di indagini che ci aiutano in particolare a comprendere meglio delle fasi tuttora poco conosciute come quella compresa tra l'VIII e IX sec. che vede il diffondersi anche di una nuova tipologia abitativa identificata proprio a seguito delle indagini effettuate a Rocchicella di Mineo e a C.da Edera a Bronte. Allo stesso periodo appartiene anche la basilichetta a tre navate messa in luce a Grammena di Belpasso mentre più antica è la basilica della Nunziatella di Mascali dotata anche di pregevoli pavimenti musivi.
In particolare di grande significato le indagini di scavo effettuate sulla Collina Storica di Paternò, anche per la comprensione della storia delle chiese e dei conventi ivi ospitate. Il ricchissimo materiale rinvenuto ha permesso anche di approfondire la conoscenza delle produzioni ceramiche di IX-X sec.
Accanto alle fasi più propriamente medievali la scelta espositiva ha voluto valorizzare anche i materiali cinque e seicenteschi provenienti dalle indagini effettuate presso il sito monumentale di S.Maria la Vetere di Militello e presso Occhiolà.
La mostra, dunque, si propone di presentare i contesti e ritrovamenti più significativi dell’area, dando spazio ad un arco cronologico, ingiustamente considerato marginale rispetto al passato, greco e romano, ma che costituisce invece parte integrante della stratificazione culturale complessa dei nostri territori.
La selezione dei materiali esposti, già in gran parte restaurati, non è finora stata presentata al vasto pubblico e contribuisce a documentare l’articolato ventaglio di problematiche scientifiche della ricerca post-classica che -ci auguriamo- ancora negli anni a venire, potrà vedere l’impegno congiunto della Soprintendenza e dell’Università di Catania nella prosecuzione delle indagini e nella pubblicazione e divulgazione dei risultati scientifici.