
Antonella Basile
- Assunzione nella carriera di concetto del Ministero della Cultura con la q.f. Funzionario restauratore conservatore di Materiali Lapidei e Musivi - Restauratore dei beni culturali "ope legis".
Elenco dei restauratori abilitati - Settore di competenza alla qualifica di restauratore dei Beni Culturali (ex 182 D.L. 42/2004) corrispondente al percorso formativo professionalizzante PFP1 D.M. 87/2009.
Professore titolare nei corsi e seminari: I.C.R.- SAF - Università - Accademia delle Belle Arti- MIUR - Docente abilitata Storia delle tecniche artistiche;
I.C.R.Corso - PFP1- Docente di Storia della tecnologia dei materiali lapidei - Storia delle tecniche di lavorazione dei manufatti lapidei, morfologia del degrado e intervento di restauro.
Istituto centrale del restauro -Corso di Perfezionamento sulla conservazione dei manufatti lapidei e musivi.
Cantieri didattici del corso:
Santa Barbara dei Librari, Roma – secolo XVI (facciata)
Basilica di San Zeno, Verona secolo XIII (facciata)
Università Roma Tre LS/95S Laurea in Storia e Conservazione dei Beni
Culturali-Tesi: La storia conservativa del Colosseo: lo sperone di Raffaello Stern -110/110 e lode.
Università degli Studi Roma III-LS Materie letterarie con indirizzo in Storia dell’Arte (equiparata con decreto del 23/11/2005 G.U. del 13/03/2006 alla Laurea Specialistica classe 40/S in “lingue e cultura italiana)- Tesi: L’encausto nel Settecento: dagli scavi di Pompei al 1789, voto 109/110.
Ministero della Pubblica istruzione Abilitazione all’insegnamento di Educazione Artistica per gli istituti statali medi inferiori e superiori-Classe 25. voto 100/100
Incarichi in qualità di restauratore conservatore nei pronti interventi a seguito di attacchi terroristici, eventi sismici e atti di vandalismo
incarichi in qualità di restauratore-conservatore a seguito di attacchi terroristici, eventi sismici e verifiche degli atti di vandalismo delle opere d'arte.
In qualità di direttore operativo restauratore conservatore nelle attività di progettazione, di valorizzazione, alta sorveglianza.
Studio delle tecniche artistiche , della conservazione e della valorizzazione delle collezioni museal
Lodevole Servizio - prot.n. 5615/177;
Encomio evento sismico centro-Italia Mibact- SR-LAZ-SEG DIR
Encomio e medaglia celebrativa per gli eventi sismici del 2016-2017
Tutor per borsisti Restauratori, Conservatori - comunitari e extracomunitari
Relatore e Correlatore tesi di diploma e corsi di laurea LRM/02.
Incarichi di direzione dei laboratori di restauro dei manufatti musivi e lapidei.
Collaborazione scientifica per mostre, convegni ed eventi culturali.
Inglese indipendente user.
Phone: +39 3479443338
Elenco dei restauratori abilitati - Settore di competenza alla qualifica di restauratore dei Beni Culturali (ex 182 D.L. 42/2004) corrispondente al percorso formativo professionalizzante PFP1 D.M. 87/2009.
Professore titolare nei corsi e seminari: I.C.R.- SAF - Università - Accademia delle Belle Arti- MIUR - Docente abilitata Storia delle tecniche artistiche;
I.C.R.Corso - PFP1- Docente di Storia della tecnologia dei materiali lapidei - Storia delle tecniche di lavorazione dei manufatti lapidei, morfologia del degrado e intervento di restauro.
Istituto centrale del restauro -Corso di Perfezionamento sulla conservazione dei manufatti lapidei e musivi.
Cantieri didattici del corso:
Santa Barbara dei Librari, Roma – secolo XVI (facciata)
Basilica di San Zeno, Verona secolo XIII (facciata)
Università Roma Tre LS/95S Laurea in Storia e Conservazione dei Beni
Culturali-Tesi: La storia conservativa del Colosseo: lo sperone di Raffaello Stern -110/110 e lode.
Università degli Studi Roma III-LS Materie letterarie con indirizzo in Storia dell’Arte (equiparata con decreto del 23/11/2005 G.U. del 13/03/2006 alla Laurea Specialistica classe 40/S in “lingue e cultura italiana)- Tesi: L’encausto nel Settecento: dagli scavi di Pompei al 1789, voto 109/110.
Ministero della Pubblica istruzione Abilitazione all’insegnamento di Educazione Artistica per gli istituti statali medi inferiori e superiori-Classe 25. voto 100/100
Incarichi in qualità di restauratore conservatore nei pronti interventi a seguito di attacchi terroristici, eventi sismici e atti di vandalismo
incarichi in qualità di restauratore-conservatore a seguito di attacchi terroristici, eventi sismici e verifiche degli atti di vandalismo delle opere d'arte.
In qualità di direttore operativo restauratore conservatore nelle attività di progettazione, di valorizzazione, alta sorveglianza.
Studio delle tecniche artistiche , della conservazione e della valorizzazione delle collezioni museal
Lodevole Servizio - prot.n. 5615/177;
Encomio evento sismico centro-Italia Mibact- SR-LAZ-SEG DIR
Encomio e medaglia celebrativa per gli eventi sismici del 2016-2017
Tutor per borsisti Restauratori, Conservatori - comunitari e extracomunitari
Relatore e Correlatore tesi di diploma e corsi di laurea LRM/02.
Incarichi di direzione dei laboratori di restauro dei manufatti musivi e lapidei.
Collaborazione scientifica per mostre, convegni ed eventi culturali.
Inglese indipendente user.
Phone: +39 3479443338
less
Uploads
Videos by Antonella Basile
Three reliefs that comes from "cratere di Amatrice, a place of the terrific earthquake of August 2016. They have precious workmanship; very interesting are the fonts used for the inscriptions: Capitale and Onciale.
Papers by Antonella Basile
The search and the scientific study made on the artifacts and artwork, has had to make the point out about the damages and to find, to study standardized solution, to contain to the maximum the effects of earthquakes
LA STELE DI AMARNA by Antonella Basile
I sarcofagi di Palazzo Corsini by Antonella Basile
sarcofagi esposti sul pianerottolo dello scala al piano nobile di Palazzo Corsini.
I sarcofagi fanno parte della collezione dei monumenti antichi del Palazzo (Catalogo di G. De Luca ordinato secondo criteri cronologici), e hanno un carattere specifico e unico, sia, per i virtuosismi della tecnica di esecuzione: elementi a tutto tondo e aggettanti, stiacciati sulle superfici arretrate per creare la profondità delle scene rappresentate, sia per la loro storia conservativa e lo stato di conservazione. Sarcofago con quattro crateri e clipeo centrale, anche detto delle “quattro stagiono”, Sarcofago con Eroti Pisaca Arianna, Sarcofago con le Fatiche di Ercole e sarcofago Tiaso Marino, sono tutti realizzati in marmo proconneso con le caratteristiche venature grigio-bluastre. Negli studi della tecnica di lavorazione è ormai avvalorato che, la conoscenza delle caratteristiche morfologiche della pietra era fondamentale per sfruttarne al meglio le peculiarità, attuando scelte di lavorazione non causali, mirate a realizzare una lavorazione dai caratteri virtuosistici. Il sarcofago “le fatiche di Ercole”, per esempio, le venature del proconneso lo percorrono in senso longitudinale e procedono sul fondo della vasca e lungo i lati brevi, lasciando il fregio continuo senza di esse. Nonostante la superficie erosa, si distinguono ancora le tracce del trapano e l’uso dell’unghietto per lo stacco delle figure dal fondo arretrato, rimasto indenne dallo stillicidio dell’acqua. Dal fondo, arretrato emergono le singole figure alte e slanciate, dalle teste piccole rispetto alla proporzioni dei corpo, che rimandano a reminiscenze vagamente lisippee. La sua attuale esposizione, avviene tra il 1990-95, presumibilmente durante il lungo cantiere della facciata del Palazzo. I sarcofagi erano stati destinati a vasche e/o fontane con conseguenti interventi invasivi che avevano previsto fori, anche di vistose dimensioni atte allo scorrimento dell’acqua, inoltre, la lunga esposizione all’esterno e al continuo deflusso dell’acqua avevano favorito la formazione di spessi strati di incrostazioni calcaree, in alcuni casi di due centimetri, deformando e interrompendo alcuni brani della composizione e la corretta lettura delle scene dei bassorilievi.E’ usuale vedere sarcofagi trasformati in vasche, quello più conosciuto è il sarcofago addossato alla parete all’uscita della stazione della metropolitana Colosseo dove turisti e non lo usano per trovare un po’ di refrigerio. Ai degradi e alle alterazioni presenti sulle superfici, le movimentazioni inadeguate -presumibilmente avvenute per esporli sul pianerottolo della scala al piano nobile del Palazzo (tra il 1990.1995)-hanno causato fratture successivamente risolte con collanti in poliestere e grandi grappe di ferro, inseriti in appositi alloggiamenti scavati nel materiale originale con la successiva formazione di ossidi di ferro.Gli invasivi interventi di ripristino delle grandi mancanze sono state realizzate in gesso caricato con inerti grossolani, poi raccordate cromaticamente alle superfici coperte dalle brunastre concrezioni calcaree. E’ diversa, invece, la storia conservativa del sarcofago “Tiaso marino”. 1732 -datazione del suo ritrovamento- 1791 (citato nell’itinerari del Vasi, il primo su Palazzo Corsini),1819 (disegni di Turner sui taccuini denominati “Palazzo Corsini”), 1883 - anno che corrisponde all’acquisizione da parte dello Stato della Galleria Nazionale e della collezione contenuta, testimoniano che il sarcofago Tiaso Marino è sempre stato esposto nella I° sala del Museo, fino al 1924 data che corrisponde al suo spostamento sul pianerottolo dello scala al piano nobile del Palazzo. Una bella foto scattata tra il 1980-85 lo ritrae da solo, sul pianerottolo sotto il finestrone a tutto sesto, ottimo punto di osservazione dal quale si può ammirare il giardino e il Gianicolo, per un momento di riposo durante la salita. Questi fortunati eventi lo hanno preservato dagli agenti atmosferici e dagli atti antropici per ridurlo a fontana; inoltre il sarcofago è completo del coperchio a tetto. Nel progetto conservativo era stata prevista la movimentazione del coperchio per restaurare le superfici interne, che ha restituito la raffinata e intatta lavorazione delle superfici non visibili del sarcofago. Il progetto conservativo dei quattro sarcofagi è stato elaborato sulla base del criterio metodologico che prevede le fasi preliminari ricognitive e diagnostica-conoscitiva dello stato di conservazione, in relazione alle caratteristiche strutturali e tecnico-costruttive e allo studio dell’interazione dei degradi presenti. L’intervento di restauro si è limitato a restituire la fruibilità delle superfici lapidee e a rimuovere, dagli stessi, tutti quei materiali non idonei alla conservazione. Un altro aspetto ha appassionato il lavoro conservativo: la presenza, sui bassorilievi, dei più affascinanti brani della mitologia: Amore e Psiche, le Fatiche di Ercole e del Tiaso Marino.
Conference Presentations by Antonella Basile