Storia Dell'informatica

Se ci guardassimo indietro, capiremmo che l'automazione applicata alla scrittura, non costituisce un inedito. Tutto dipende da chi le tecnologie le costruisce e da chi le adopera. E se a farlo fosse la mente illuminata e utopica di Italo Calvino, avremmo molto da sperimentare e nulla da temere. Nel 1967, Calvino pubblica il saggio Cibernetica e fantasmi sulla scia di alcune conferenze tenute in Italia e in Europa per conto dell'Associazione Culturale Italiana; in esso si avvicina al concetto di Intelligenza Artificiale, preconizzando che i computer avrebbero scritto romanzi e poesie e affermando che la letteratura, fin dalle origini, si è sempre basata su forme algoritmiche. Un computer può scrivere migliaia di storie, alcune buone, altre senza senso, altre ancora cattive. Tuttavia, solo un lettore umano è in grado di apprezzarle, di commuoversi, di annoiarsi, di interessarsi. Pensando agli odierni sistemi di Intelligenza Artificiale, ai sistemi ChatGPT che sono in grado di generare testi, opere d'arte e musica, lo scenario immaginato da Calvino appare invece ai nostri occhi come un'impressionante realtà.

Lo statuto della riflessione filosofico politica sulla tecnologia assume oggi una rilevanza cruciale nell’indagare l’impatto delle nuove tecnologie sulla dimensione strutturale e sovrastrutturale delle società e delle democrazie, dei fenomeni economico-sociali e politici e della produzione di soggettività. La teoria critica e gli STS (Science and Technologies Studies) confluiscono ormai in un comune terreno di riflessione sulla relazione che intercorre fra l’artefatto tecnologico, il progresso tecno-impattante e techno-driven e le società con le loro forme e fenomeni politici . Se da una parte, dunque, la nutrita riflessione etica e bioetica ha largamente influenzato la filosofia della tecnologia, la quale affronta prevalentemente le questioni epistemologiche, etiche e morali, nonché la dimensione pratico-normativa relativa alla tecnologia, una filosofia politica della tecnologia si sviluppa negli interstizi della co-relazione che intercorre fra lo sviluppo degli artefatti e la loro influenza sui processi sociali. Questo capitolo del volume collettaneo Tecnologia, Politica, Società (Mimesis 2024) curato da Barbara Henry e Salvo Vaccaro, si concentra su una proposta di sviluppo dell'approccio post-fenomenologico al design degli artefatti (VSD, Value Sensitive Design) implementando alcuni punti chiave del postumanesimo critico.

The last decade witnessed a renewed interest in the development of the Italian computer industry and in the role of the Fifties pioneers in Rome, Milan, Ivrea, and Pisa. The aim of the paper is to retrace some steps of the CEP project, carried out by the University of Pisa in collaboration with Olivetti, by reassessing the documents preserved in the University archives. The project was a seminal enterprise for Italy, and among its accomplishments it delivered in 1957 the first Italian computer. The mix of public sector funding and industrial foretelling witnessed by the project is one of the leading examples in Italy of best practices, and its success paved the way for the birth of Computer Science in the country as an industry as well as a scientific discipline.

The last decade witnessed a renewed interest in the development of the Italian computer industry and in the role of the Fifties pioneers in Rome, Milan, Ivrea, and Pisa. The aim of the paper is to retrace some steps of the CEP project, carried out by the University of Pisa in collaboration with Olivetti, by reassessing the documents preserved in the University archives. The project was a seminal enterprise for Italy, and among its accomplishments it delivered in 1957 the first Italian computer. The mix of public sector funding and industrial foretelling witnessed by the project is one of the leading examples in Italy of best practices, and its success paved the way for the birth of Computer Science in the country as an industry as well as a scientific discipline.

The technologies of the first computers are very far from us. While not much time passed, reconstructing and properly understanding how an old computer works is a hard task. Few blueprints and technical manuals survived, and these documents are frequently fragmentary. Though the researchers that built and used those computers are often still alive and willing to help, they cannot recall detailed memories of such complex machines. Hackerando la Macchina Ridotta (Hacking the Smaller Machine, HMR) is a project of the Department of Computer Science of the University of Pisa that applied the methods of experimental archeology to computer history. As a result, the chronology of the first Italian computers was rewritten. Until now, the Olivetti Elea 9003 and the University of Pisa CEP were considered the first computers designed and built in Italy. However, the same project that in 1961 delivered the CEP, in 1957 had built another machine, the MR, which was smaller with respect to memory and input/output devices, but fully functional and used for computing services. Historians has hitherto overlooked, sometimes completely ignored, the MR. Today the reconstruction of its technology reveals a remarkable machine for its time, different and for several reasons even more interesting than its 1961 companion. The HMR project had also dissemination purposes: the results were used for an exhibition at the Museo degli Strumenti per il Calcolo (Museum of Computing Tools) of Pisa. The exhibition also offers teaching laboratories that use the simulators and the hardware replicas that were built as proofing tools of the MR technology rediscovery.

Qualcosa è cambiato. È innegabile, indipendentemente dai punti di vista, che negli ultimi cinquant'anni la forte evoluzione delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione (Information and Communication Technologies, ICT) sia stata accompagnata da profonde trasformazioni che hanno interessato in maniera pervasiva ogni aspetto della nostra esistenza individuale e collettiva. Le organizzazioni non fanno eccezione: il cambiamento tecnologico caratterizza alcune delle più significative innovazioni avvenute negli ultimi ...

Until recently, the ELEA 9003 by Olivetti and the CEP by the University of Pisa were considered the first digital computers built in Italy. The CEP was the final outcome of a project carried out from 1955 to 1961 by the University of Pisa with a substantial participation of Olivetti. Actually, this seven years long project delivered a first fully functional computer already in 1957: the MR. However, for a number of reasons, the relevance of MR has been overlooked by previous researchers that underestimated its accomplishments. This paper offers a revised introduction to the history of the CEP project and adds an original chapter, devoted to the MR. We also briefly present the experimental archeology project that rediscovered the MR. In particular, we highlight the benefits that a re building approach brings to the proper reconstruction and to the correct evaluation of historical events.

Cosa c'è all'origine dell'Ipertesto Un problema di rappresentazione della conoscenza Una riflessione sul funzionamento del cervello umano nel processo di acquisizione delle informazioni Uno scardinamento della forma testo tradizionale L'Ipertesto, dal punto di vista teorico, è quindi qualcosa di più di una semplice pagina HTML dotata di almeno un link. Il World Wide Web di Tim Berners-Lee è stato concepito esattamente come uno sterminato ipertesto planetario.

Il Calcolatore Automatico Numerico Educativo (CANE) era un calcolatore didattico, esemplare pisano di una categoria con altri illustri esponenti. Era usato nel primo corso di laurea in informatica istituito in Italia, attivato a Pisa nel 1969/70. Il CANE era uno strumento didattico realizzato dagli studenti, fu infatti il risultato di due tesi. Il relatore fu Antonio Grasselli, uno dei principali promotori del corso di laurea. La ricostruzione del CANE è il contributo di Progetto HMR al 50° di Scienze dell'Informazione.

Qualcosa è cambiato. È innegabile, indipendentemente dai punti di vista, che negli ultimi cinquant'anni la forte evoluzione delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione (Information and Communication Technologies, ICT) sia stata accompagnata da profonde trasformazioni che hanno interessato in maniera pervasiva ogni aspetto della nostra esistenza individuale e collettiva. Le organizzazioni non fanno eccezione: il cambiamento tecnologico caratterizza alcune delle più significative innovazioni avvenute negli ultimi ...

Il termine "Informatica", venne coniato negli anni '60 da Philippe Dreyfus (Information + Automatique), definendo così la disciplina tecnico-scientifica che si occupa della progettazione e costruzione di macchine in grado di trattare o elaborare in modo automatico l'informazione. INFORMATION TECHNOLOGY (IT). ELABORATORE ELETTRONICO = Macchine in grado di compiere autonomamente l'attività di elaborazione dell'informazione, esonerando l'uomo da incombenze noiose e garantendo una maggior affidabilità, una riduzione dei tempi di elaborazione, un più agevole e diffuso accesso ad elaborazioni richiedenti competenze poco comuni. In alternativa al termine "Elaboratore" può essere utilizzata l'espressione "Calcolatore" (Computer = Traduzione inglese di "Calcolatore").

PARMENIDE COLLANA DEL SEMINARIO DI STORIA DELLA SCIENZA L'Essere di Parmenide (- a.C.) non è suddiviso in terra, acqua, aria, persone, animali, piante; esso è un'enorme massa sferica di sostanza omogenea, isodensa, continua, indivisa, sempre identica, immobile, eterna, che costituisce il cosmo e lo riempie. Questa visione, difficilmente condivisibile tra gli scienziati del nostro tempo, apre comunque la prima via, quella della ragione o del pensiero, che persuade e svela la vera natura del reale. Mentre la seconda via, quella dell'esperienza umana o dell'abbandono ai sensi, è ingannevole e contraddittoria.

Una eccellente motivazione allo studio dell'evoluzione delle macchine e dei meccanismi può essere trovata nelle parole di AP Usher, celebre studioso della storia delle invenzioni. Egli sosteneva che l'invenzione meccanica è una innovazione di tipo particolare; essa ...

Noi, uomini del XXI secolo, siamo abituati a pensare che la Scienza e la Tecnica siano nate ieri, prima con la rivoluzione industriale e poi con le grandi scoperte dell'Ottocento e del Novecento. Ma ci sbaglia-mo. Erone di Alessandria nel I secolo d.C., basandosi su lavori ed esperimenti noti da almeno tre secoli, era già in grado di costruire un distributore automatico: infilavi una moneta da cinque dracme, l'euro di al-Rivista Marittima-Agosto/Settembre 2010 77 SAGGISTICA E DOCUMENTAZIONE Rivista Marittima-Agosto/Settembre 2010 79 Frammento della strumento.

Questo lavoro analizza alcuni aspetti dei cambiamenti che sono avvenuti nelle imprese come conseguenza dei mutamenti economici e politici globali che risalgono alla fine dei "gloriosi trent'anni". Si tratta di quello che spesso viene chiamato come "shortermism", il passaggio da una filosofia strategica d'impresa che privilegiava i risultati a lungo termine -il mantenimento del profitto d'impresa nel corso degli anni -invece di una loro massimizzazione immediata. Cerca soprattutto di mettere in risalto l'impatto di questa visione della produzione industriale sulle attività di ricerca e sviluppo. Un primo riferimento interessante a questo riguardo, di rado evidenziato, della "crisi del capitalismo" e della sua forma finanziaria, è il libro di Prem Shankar Jah 1 , "Il caos prossimo venturo -il capitalismo contemporaneo e la crisi delle nazioni" [© 2006, Neri Pozza Editore, Vicenza 2007. Anche se molto velocemente, procederemo su questo tema, grazie a un rapido inquadramento storico di alcuni passaggi importanti dal progresso scientifico all'applicazione tecnologica, ovvero alla sua commercializzazione.