Il ruolo dell'Iran e delle milizie nel terrorismo in Medio Oriente
https://secondotempo.cattolicanews.it/news-il-ruolo-dell-iran-e-delle-milizie-nel-terrorismo-inmedio-oriente L'Iran ha consolidato la propria influenza in Medio Oriente attraverso il sostegno a gruppi militanti, combinando pragmatismo strategico, impegno ideologico e interessi legati alla sicurezza nazionale. Grazie al finanziamento, all'addestramento e alla fornitura di armi a organizzazioni come Hezbollah, le milizie sciite irachene, gli Houthi in Yemen e diversi gruppi siriani, Teheran ha potuto espandere la propria rete di alleati evitando un coinvolgimento diretto nei conflitti armati. Questa strategia ha indebolito la sovranità degli stati della regione, alimentato tensioni settarie e prolungato le guerre per procura. L'Arabia Saudita, contrapposta all'Iran in una rivalità geopolitica di lunga data, ha adottato una strategia simile finanziando gruppi militanti sunniti, contribuendo così alla radicalizzazione e all'escalation dei conflitti regionali. La competizione tra Teheran e Riyadh ha dunque avuto un effetto destabilizzante, internazionalizzando il terrorismo e aggravando le crisi del Medio Oriente. Hezbollah nacque nei primi anni '80 con il sostegno dell'Iran e della Guardia Rivoluzionaria Islamica come risposta all'invasione israeliana del Libano del 1982. Inizialmente concepito come un movimento di resistenza, nel tempo si è trasformato in un attore politico e militare di primo piano, con una forte influenza sia in Libano sia in Siria. Ideologicamente, Hezbollah si ispira alla rivoluzione islamica iraniana del 1979 e adotta il concetto di Vilayat-e-Faqih. Il Vilayat-e-Faqih è un concetto rivoluzionario che fonde la teologia sciita con il governo politico, centrale per l'identità dell'Iran ma controverso sia a livello nazionale che nel più ampio discorso islamico. Sin dagli esordi Hezbollah ha condotto attacchi suicidi, rapimenti e operazioni contro obiettivi israeliani e occidentali, tra cui il devastante attentato del 1983 contro la base dei Marines statunitensi a Beirut, in cui morirono 241 soldati americani. Negli anni, il movimento ha consolidato il proprio ruolo in Libano, partecipando alle elezioni parlamentari dal 1992 e sviluppando un'estesa rete di servizi sociali, tra cui scuole e ospedali, che gli ha garantito un ampio consenso tra la popolazione sciita. Parallelamente, ha rafforzato il proprio arsenale e ha partecipato ai conflitti in Siria a sostegno del regime di Bashar al-Assad (terminato in Siria nel dicembre 2024/gennaio 2025) e nello Yemen in supporto ai ribelli Houthi. Il possesso di missili di precisione e le frequenti tensioni con Israele rappresentano una costante minaccia alla stabilità regionale. Considerato un'organizzazione terroristica da Stati Uniti, Unione Europea e altre nazioni, Hezbollah ha visto i propri finanziamenti limitati e il Libano ulteriormente isolato sulla scena internazionale. Gli Houthi dello Yemen, noti anche come Ansar Allah (sostenitori di Dio), sono un gruppo armato sciita zaidita attivo nel paese da diversi decenni. Iran e Hezbollah hanno fornito un ampio supporto militare e finanziario al movimento, che dal 2015 ha progressivamente ampliato il proprio controllo su due terzi del territorio yemenita. Il gruppo emerse negli anni '90 e si radicalizzò ulteriormente dopo l'uccisione del suo fondatore, Hussain al-Houthi, nel 2004. L'Iran ha sostenuto gli Houthi fornendo missili balistici, droni e tecnologia avanzata, intensificando il conflitto contro la coalizione a guida saudita. Le azioni militari del gruppo hanno avuto un impatto significativo sul commercio internazionale, con attacchi a navi commerciali e petroliere nel Mar Rosso che hanno colpito circa il 12% del traffico marittimo globale. Inoltre, nell'ambito del conflitto israelo-palestinese, gli Houthi hanno lanciato missili e droni (senza colpirlo) contro Israele. In risposta, l'Unione Europea ha avviato nel 2024 l'Operazione ASPIDES per difendere la navigazione commerciale, mentre Stati Uniti e Regno Unito hanno effettuato attacchi mirati contro obiettivi Houthi per proteggere le rotte marittime strategiche. È recente un riavvicinamento tra gli Houthi e Al Qaida in quadro di sofferenza costante della popolazione yemenita. Le milizie sciite in Iraq, note come Forze di Mobilitazione Popolare (PMF), affondano le proprie radici nella resistenza contro il regime di Saddam Hussein e hanno beneficiato del supporto iraniano