ESTRATTO DAL BOLLETTINO DELLA SOCIETA PER GLI STUDI STORICI
Sign up for access to the world's latest research
Abstract
Edizione di pergamene albesi
Related papers
Treccani.it Lingua italiana, 2024
Anche in Italia oggi esistono almeno due modi per descrivere il nostro passato. C'è la “Storia doc”, a denominazione di origine controllata, basata sulle fonti e sulla loro interpretazione da parte di professionisti per lo più legati alle università. Poi c’è la narrazione di massa che Francesco Benigno, professore di Storia moderna alla Scuola Normale di Pisa, ha battezzato con efficacia “storia fai da te”. Nel suo recentissimo libro "La storia al tempo dell’oggi" (il Mulino), Benigno scrive: "Legittimata a parlare autorevolmente del passato, la memoria finisce [...] per produrre una forma di “storia fai da te” verso cui spinge il nuovo orientamento comunitario di molta pubblicistica. Viene così a crearsi un’antinomia, memoria vs storia, dotata di due diversi criteri di legittimazione: se per la storia è cruciale il riferimento alla verità del passato, la memoria pone al centro un interesse pubblico retrospettivo, da cui viene la pretesa di parlare in nome di una comunità, di spiegare una continuità di esistenza e un’identità". L’affermazione dello storico suscita una considerazione: l'orientamento da lui citato è diffuso anche tra una massa di non addetti ai lavori (più o meno a digiuno sul fronte delle competenze scientifiche), che si incontrano e scontrano soprattutto sui social network; ad esempio, limitandosi a Facebook, i gruppi dedicati al medievista Alessandro Barbero (senza che lui c'entri qualcosa) e al "barberismo" hanno più di un milione di followers.
Agricoltura, laboro, società, 2020
2008
Per chi si occupa di storia delle istituzioni scolastiche in età medioevale e umanistica, Roma rappresenta un terreno di indagine non facile. Ciò si deve anzitutto alla relativa (in rapporto ad altri luoghi) povertà delle fonti 1 : un dato a prima vista sorprendente se si consideri la ricchezza e la varietà delle attività educative che fiorirono allora nella città eterna, per impulso dei pontefici, delle istituzioni municipali e degli ordini religiosi. Per limitarci ai livelli scolastici superiori (le scuole di base sono ancor peggio documentate, almeno fino ad un'epoca piuttosto tarda) 2 , il panorama comprendeva lo Studio universitario istituito nel 1245 da Innocenzo IV presso la Curia pontificia, da considerarsi istituzione 'romana' limitatamente ai periodi nei quali il papa risiedeva in città; gli Studia degli ordini mendicanti che, organizzando i propri sistemi scolastici secondo una ben precisa gerarchia di importanza, solevano anch'essi stabilire uno dei loro Studia generalia nella città ove aveva sede la Curia papale 3 ; e lo Studium Urbis,
loro coerenza con la tradizione del Bullettino. I saggi vengono poi sottoposti ad una doppia lettura al buio da parte di specialisti scelti nell'ambito del Comitato di lettura o individuati in base alle competenze necessarie. Gli autori vengono informati del giudizio sul contributo in modo riservato e debbono tener conto, ai fini della pubblicazione, degli interventi integrativi o correttivi suggeriti dai revisori anonimi.
Fonti docuMentarie e scrittura storioGraFica nella seconda Metà dell'ottocento* Fu Pasquale Villari che nel 1868 -precorrendo una riflessione che, nel dibattito culturale dell'italia appena unificata, doveva ancora cominciare -propose all'opinione pubblica italiana (in realtà a un pubblico molto ristretto di eruditi e di uomini pubblici) i termini dell'inevitabile e ineliminabile, sempre aperta, tensione tra i due poli della erudizione e della narrazione, tra il lavoro sulle fonti e la scrittura storiografica. lo fece con un testo sul quale diversi studiosi (da ultimo Mauro Moretti, ma in precedenza già Garin e cacciatore) hanno da anni richiamato l'attenzione: si tratta dell'«importantissima prolusione» sull'insegnamento della storia, letta all'inaugurazione dell'anno accademico dell'istituto superiore di Firenze 1 . il testo fu pubblicato dai treves, gli «editori della Biblioteca utile», come dice il frontespizio, nella collana «la scienza del popolo -raccolta di letture scientifiche popolari fatte in italia», e la sede editoriale non è certo casuale, perché lascia intendere un nesso con quegli obiettivi di pedagogia civile che avrebbero ispirato con continuità l'attività del filosofo e storico di origine napoletana; così come non cessò la sua riflessione sul metodo storico. Basterà citare al riguardo il celebre intervento La storia è una scienza?, del 1891, che viene spesso considerato uno dei primi contributi italiani al Methodenstreit 2 .
Relazione di Sara Perillo La Costituzione italiana, così come le altre Costituzioni post-belliche è caratterizzata dal passaggio
Lingua italiana - Treccani , 2023
Tutti abbiamo qualche ricordo del modo in cui, dai primi passi a scuola in poi, maestri e professori ci hanno insegnato a conoscere il passato. Certi dettagli, compresi giudizi e pregiudizi, ci condizionano per sempre. Infatti influiscono sul nostro lessico, sul modo di “leggere” il presente e sulla costruzione di un pensiero critico; coltivare anche in questo campo la capacità di porsi domande, di esaminare e giudicare, è tanto più opportuna oggi, visto che il Web facilita l’uso e l’abuso – pubblico e politico – della storia (non di rado contraffatta, a giudicare dal modo in cui imperversano nostalgismo e revisionismo). È dunque evidente che l’insegnamento della storia proponga qualche problema in più della storiografia, sebbene la storia intesa come ricerca e quella intesa come materia siano complementari. Quindi è una buona notizia la nascita della Società italiana per la Didattica della Storia (SiDidaSt), che l’8 e 9 settembre 2023 ha svolto a Padova il primo congresso e la prima assemblea.
Francesco Spinelli e la pittura funeraria nell’Ottocento: la cappella Pannone nel cimitero monumentale di Bitonto, 2017
Il contributo fa un'analisi architettonica, iconografia e storica della Cappella Pannone ubicata all'interno del cimitero monumentale di Bitonto (BA), in cui vi sono inediti dipinti dell'artista Francesco Spinelli

Loading Preview
Sorry, preview is currently unavailable. You can download the paper by clicking the button above.