L'ITALIA SPAGNOLA
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Limes, 2021
Intervista di Lucio Caracciolo e Fabrizio Maronta a Paolo Peluffo su come immaginare una strategia contro il declino italiano
I linguaggi del Vangelo, 2019
Dopo che Giovanni fu consegnato, Gesù venne nella Galilea, annunciando il Vangelo di Dio, e diceva: "Il tempo è compiuto e il regno di Dio si è avvicinato; convertitevi e credete nel Vangelo" (Mc 1,(14)(15).
Questo studio sulle subordinate relative viene a colmare una lacuna nell’ambito della morfosintassi contrastiva italo-spagnola. Partendo dai nessi relativi, descritti in modo particolareggiato e presentati seguendo uno schema fisso che facilita al lettore la comparazione tra le due lingue, la studiosa individua sia i fattori sintattici e pragmatici che determinano l’uso del modo verbale indicativo o congiuntivo sia le caratteristiche comuni e, soprattutto, divergenti tra le due strutture linguistiche. I dati apportati, sempre corredati da esempi tratti dai corpora C-ORAL, ben lungi dal risultare slegati tra loro, danno forma, in questo testo, ad un vero e proprio sistema organico. Il libro è rivolto a studenti italofoni di spagnolo di livello avanzato (C1 e C2) ed è indicato sia per il consolidamento delle conoscenze già acquisite, che per ulteriori approfondimenti. È di utilità anche per gli insegnanti che vogliano documentarsi e preparare il materiale didattico per livelli inferiori (B2).
Nel 1° Novembre del 1700 Carlo II decide di abdicare a favore di FILIPPO D'ANGIO' (componente francese non spagnola), il 700 spagnolo sarà infatti caratterizzato da quello che viene definito come "afrancesamiento", i modelli francesi che saranno presi in considerazione si proietteranno sia in ambito sociale, economico, amministrativo e letterario. È un periodo di repressione e di decadenza, caratterizzato dal passaggio dinastico. Filippo d'Angiò passerà alla storia con il nome di Filippo V. Si avrà un passaggio dinastico dalla monarchia ASBURGICA, che aveva dominato nel corso del 600, a quella BORBONICA, punto focale del 700, favorirà inoltre il concetto di AFRANCESAMIENTO. Il passaggio dinastico però sarà turbolento, Carlo II infatti, essendo già da tempo malato, aveva già predisposto il suo testamento, stabilendo che il suo successore dovesse essere proprio Filippo D'Angiò. Carlo II muore il 1° novembre 1700, ma il nuovo re non si installerà sul trono immediatamente dopo la morte di Carlo, lo farà solo nel 1713-1714, perché in questo periodo si hanno le guerre si successione e la pace di Utrecht.
Italian and Spanish are languages with similarities, both historical and structural. Much of the vocabularies share common roots and they have numerous grammatical constructions in common. Nevertheless, a network charged with differences comes up in a subtle way even in the most apparently similar levels and this becomes evident where the diversity –due to the use of resources existing just in one of the two languages– is complete. Focusing on languages teaching, contrastive grammar has got a lot to say in such a situation: in fact, by pointing out what is similar and what is different it can help to draw a didactic project conveniently oriented to avoid useless attempts and blind alleys.
i quaderni del m.ae.s XIV / 2011 _____________________________________________________________________ posso che limitarmi a seguire, molto sommariamente, le loro ricerche, tutt'al più semmai aggiungendo qualche elemento accessorio. Già: perché la Reconquista, che è presentato come blocco di forte e coesa identità al punto che si è perfino seriamente discusso se non poteva essere considerata come un'anticipazione del fenomeno delle Crociate, in realtà, a guardarla da vicino, è un puzzle. E molto recente, per di più. Recentissimo. E a parlarne non si ha molto a che fare con la storia medievale… Perché se il termine stesso (dopo sporadiche e incerte apparizioni) è stato applicato al Medioevo solo nel 1843, è solo dopo il 1850 che ha cominciato a generalizzarsi, solo nel 1866 ha trovato la prima applicazione in un'opera di storiografia, e solo dopo il 1898 ha cominciato ad essere utilizzato in maniera esclusiva. Per la precisione, ventun anni dopo il 1898: nel 1919, ad opera di un giovane Sanchez Albornoz che parlò di cruzada de reconquista per recuperare alla Castiglia, generatrice della Spagna, la sua dirittura morale e il suo ruolo esemplare. Visto con gli occhi di un non-spagnolo il ventennio 1898-1919 è caratterizzato da eventi epocali: la I Guerra Mondiale e le sue conseguenze, la caduta di tre antichi imperi e di uno piuttosto recente, la rivoluzione sovietica, il dissanguamento dei popoli nelle trincee (per la Francia, come è noto, un disastro demografico), e per un italiano c'è anche il vero avvio dell'impero coloniale, la conquista della fascia litoranea della Libia. Non ho la pretesa né la preparazione per recitare una specie di breviario di storia contemporanea, io sono soltanto un autodidatta e parlo da autodidatta: ma, insomma, si sa che in Spagna, che diversamente dal Portogallo non partecipò all'inutile strage in Europa, quel ventennio significò tutt'altro. Anche perché se per un non-spagnolo il 1898 è una data come un'altra, per la storia della Spagna quella data significa: "il crollo totale del vecchio impero monarchico spagnolo" (Rafaél Alberti ) 2 . A Cuba le guerre per l'indipendenza si stavano trascinando da decenni senza che né i mambises né le truppe coloniali spagnole riuscissero a stabilizzare la situazione in una direzione o nell'altra; a partire dal 1895 la _____________________________________________________________________ O dovremo sottoscrivere le parole di Américo Castro: "questo popolo, in più d'una occasione, è andato verso la sua propria rovina come a una lieta festa saturnale"? Lapide (ora ritirata) nell'Università di Salamanca: fotografia dell'A. (1990).
Itinerari di ricerca storica, 2003
Il presente lavoro, costruito su fonti italiane (Archivio di Stato di Napoli), spagnole (Archivio di Simancas) e attraverso la più ampia bibliografia sull’argomento, analizza il sistema statuale che fu costruito dagli spagnoli nel Mezzogiorno d’Italia a partire dalla conquista del 1503. Il Regno, che aveva le sue istituzioni già delineate da Alfonso il Magnanimo, fu ristrutturato dal punto di vista istituzionale secondo le necessitá della corona iberica. Il viceré, supremo rappresentante del sovrano, non poteva essere indagato dal visitatore nel momento in cui questi veniva inviato nel viceregno per il controllo dell'amministrazione delle finanze. Il lavoro mette anche in evidenza lo sviluppo dell'economia regnicola che ben presto sará utilizzata dalla Spagna per finanziare le guerre in Europa soprattutto contro i protestanti. Il mezzogiorno spagnolo é percorso da mercanti genovesi e veneziani, "hombres de negocios" che nella seconda metá del XVI secolo fanno di questa terra uno dei tasselli di quella che é stata definita "la repubblica internazionale del denaro".
2017
This is a book written in Italian describing my journey around the world talking at conferences about teaching Italian in India.
The presence of Italian immigrants in Spain is not marginal. In fact, the Italian fluxes to this country have undergone a continuous growing trend in the last decades, multiplying itself in a relatively short period. This paper is focused on the analysis of the evolution of fluxes, the territorial distribution and the socio-demographic profile of Italian citizens residing in Spain, always distinguishing by their place of birth (Italian or foreign-born). Following this line of research it is possible to identify two completely heterogeneous groups: Italians born in Italy and Italians born abroad.

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