Papers by Marco Zonch

Bollettino '900 - Electronic Journal of '900 Italian Literature, 2024
This article aims to lay the groundwork, or at least part of it, to prove a hypothesis about the ... more This article aims to lay the groundwork, or at least part of it, to prove a hypothesis about the end of postmodern(ism). The hypothesis is mainly historical-literary in scope and uses the term weak stability: postmodernism ends when a new, albeit partial, form of ontological stability becomes available again, after the collapse (or crisis) of twentieth-century scientific, religious or political meaning systems. Indeed, contemporary Italian writers demonstrate that this weak or partial stability was achieved by defining worlds not exclusively in materialistic terms, but by anchoring them in spiritual truths which are often defined in postsecular terms (Zonch). To lay the groundwork for proving this hypothesis, this article undertakes four key steps. First, it defines postmodernism and the issues the hypothesis seeks to address, such as whether there is a relationship between the end of postmodernism and the emergence of “scritture postsecolari” (postsecular writings). Second, it emphasizes the necessity of identifying an adequate sample of texts to be studied in future research and outlines the parameters future case studies should meet. Third, it identifies a candidate group of authors, those known as the “cannibal writers,” who were active in the mid-1990s. This candidacy presents challenges, including defining which authors can be legitimately categorized as cannibals. To address this, it examines the critical and journalistic debates from the late 1990s (especially 1996-1997) that surround these authors. The fourth and final step is that through this analysis, ambiguity becomes a criterion for identifying which writers should be categorized as ‘cannibals’ and thus included in future studies on postsecular writings.

Incontri, Dec 31, 2020
A distanza di quasi quindici anni dalla pubblicazione di Gomorra (2006), e a dodici da quella di ... more A distanza di quasi quindici anni dalla pubblicazione di Gomorra (2006), e a dodici da quella di Allegoria 57 (2008), il dibattito attorno alle trasformazioni avvenute a cavallo tra vecchio e nuovo millennio non si è ancora esaurito. Infatti, benché un accordo sia stato sostanzialmente raggiunto -il cambiamento sarebbe cioè da leggersi come un "ritorno" a realtà/verità e impegno -resta ancora da stabilire come ciò sia stato possibile dopo il postmodern(ism)o e la French Theory. Che una lettura definitiva di questo passaggio manchi risulta del resto evidente quando si prendano in considerazione i continui ritorni all'io so, la comparsa di sempre nuove proposte e categorie interpretative, e l'imbarazzo che sembra accompagnare l'uso di una di queste, impegno, percepita come inadeguata ma per cui non sembrano essere disponibili alternative. Insomma, senza troppo sbagliare potremmo dire che realismo, testimonianza, fiction, non-fiction, impegno ecc. si siano fin qui comportate come la proverbiale coperta che, troppo corta, lascia i piedi freddi. Le difficoltà in cui si è imbattuta la critica possono forse trovare spiegazione nel fatto che, a dispetto delle differenze, tutti i tentativi fin qui condotti abbiano affrontato il problema in termini esclusivamente epistemologici. 1 Lasciando per ora da parte la questione dell'impegno, si può cioè affermare che a opere come Gomorra o Campo del sangue (1997), per fare un altro esempio, sia stato "soltanto" chiesto per quali ragioni e con quali modalità sia stato per loro possibile far di nuovo corrispondere parole e cose, senza che le prime si trasformassero 'in una polvere di finzioni', 2 e anzi in alcuni casi riuscendo perfino ad attribuir loro valore di verità. Questo tipo di approccio, è forse importante sottolinearlo, è stata del resto adottata anche da chi come Arturo Mazzarella ha negato legittimità alle pretese di questi testi. 3 E se sembra dunque impossibile reperire esempi di approcci differenti, il dubbio che proprio allo sguardo epistemologico vadano imputate alcune delle difficoltà critiche sembra essere, se non altro, legittimo. 1 'Il problema', scrive per esempio Palumbo Mosca nel suo L'invenzione del vero (2014), 'non è quello di recidere il legame tra letteratura e realtà, bensì di adeguare la forma a una diversa epistemologia che, per tutto il corso del secolo, è andata sottraendo certezze al soggetto conoscente.' (R.
Scrivere la battaglia. La narrativa di Romolo Bugaro
Bollettino '900, 2022
http://www.boll900.it/2022-i/Zonch.html
Incontri. Rivista europea di studi italiani, 35(2), pp.54–68, 2020
This article analyzes spiritual motifs in contemporary Italian writings, and proposes a working d... more This article analyzes spiritual motifs in contemporary Italian writings, and proposes a working definition of the category of “postsecular writings”. The analysis draws from sociological categories as well as Michel Foucault’s thought, and focuses on some works by Emanuele Trevi, Aldo Nove and Antonio Moresco. These three authors are here considered as examples of a more general trend, and their works used in order to illustrate the main features of what I define as “postsecular writings”, especially the manifestations of non-materialistic ontologies and beliefs, the view of literature as being intrinsically or incidentally connected with spirituality, herein termed “the poetics of prayer”, and the inherent link between spirituality and social engagement.
Nazione indiana, 2019
Questa intervista si colloca all'interno di un più ampio progetto di ricerca che ha lo scopo di i... more Questa intervista si colloca all'interno di un più ampio progetto di ricerca che ha lo scopo di indagare la produzione letteraria italiana, in prosa, del periodo che va dalla metà degli anni Novanta del secolo scorso a oggi. Il tentativo è quello di affrontare i problemi connessi al cosiddetto "ritorno alla realtà" e, più in generale, le trasformazioni avvenute in questi vent'anni da una prospettiva ontologica. In questo senso, centrale appare essere la questione della spiritualità, pensata all'incrocio tra la riflessione di Michel Foucault e i risultati della riflessione sociologica contemporanea a proposito delle trasformazioni del panorama religioso occidentale.

Witness to faith. Truth and spirituality in Saviano’s narrative
Literary critics of Saviano’s nar... more Witness to faith. Truth and spirituality in Saviano’s narrative
Literary critics of Saviano’s narrative have often discussed issues such as truth and witness stance. These subjects have usually been studied and synthesized through the fiction/reality antinomy, an established position that this article will try to challenge. Taking as a starting point what recent sociologists of religion have termed “the passage from religion to spirituality”, and connecting this with Foucault’s reflections on the link between truth and spirituality, it proposes a substantially different view on one of the most discussed literary works of the last ten years: Gomorra by Roberto Saviano. Following a brief introduction, it summarizes sociological reflection − especially that of Ulrich Beck − and rethinking of the secularization process. The focus then shifts to Foucault’s study of truth in his 1981-1982 lectures, integrating the concept of spirituality in the post-secular scheme. Perceived as such, it seeks to demonstrate that the truth exposed in Gomorra is therefore to be considered a “spiritual truth”, recounted by a witness that is, above all, testament to his own faith, soul, or conscience.
This essay analyses Per legge superiore and Morte di un uomo felice by Giorgio Fontana, focusing ... more This essay analyses Per legge superiore and Morte di un uomo felice by Giorgio Fontana, focusing on the moral and ethical themes. These two areas of interest will be studied by the means of sociology, especially referring to the study of this discipline on contemporary religiosity; these novels, studied through this lens, prove themselves to be an excellent observation deck on contemporary literature, offering interesting data on the so called ethical turn of the last years.
Books by Marco Zonch

Franco Cesati Editore, 2023
Le trasformazioni avvenute a cavallo tra vecchio e nuovo millennio sono state oggetto di una lung... more Le trasformazioni avvenute a cavallo tra vecchio e nuovo millennio sono state oggetto di una lunga discussione critica, da cui è emersa l’immagine di un presente all’insegna del “ritorno alla realtà” e dell’impegno. Da questa immagine è stata tuttavia esclusa una delle caratteristiche principali della produzione del periodo: la presenza, trasversale a generi e gerarchie letterarie, di elementi spirituali declinati in senso postsecolare.
È proprio a partire da questa constatazione, e facendo ricorso a strumenti provenienti dalla sociologia delle religioni e dalla riflessione di Michel Foucault, che nel volume si indaga il contemporaneo. Lo si fa attraverso lo studio di alcuni degli autori che più hanno contribuito alla formazione della nostra immagine del presente, come Roberto Saviano e Antonio Moresco, e proponendo per le loro opere la definizione di scritture postsecolari. Arrivando, infine, a formulare alcune ipotesi generali sulle trasformazioni avvenute negli ultimi venti o trent’anni di storia letteraria nazionale.
"Diacritica", 2015
The purpose of this essay is to ascribe to Pietro Aretino a group of sonnets contained in the man... more The purpose of this essay is to ascribe to Pietro Aretino a group of sonnets contained in the manuscript Marc. Lat. XIV 165, as well as to reconnect them at the end of the controversy with Antonio Brocardo. It will also demonstrate how these sonnetsrelated to the death of the same Brocardoare an integral part of a broader strategy, adopted by Pietro Aretino to reassert his enormous poetic genius.
Conference Presentations by Marco Zonch
Un convegno per tornare a riflettere sui "cannibali" a trent'anni dalla pubblicazione dell'antolo... more Un convegno per tornare a riflettere sui "cannibali" a trent'anni dalla pubblicazione dell'antologia einanudiana, con ospiti Stefania Lucamante, Giulio Mozzi e Paolo Repetti. Varsavia, 16-17 aprile, 2026 - scadenza per l'invio delle proposte 03/11/2025
Online publications and interviews by Marco Zonch
Le parole e le cose, 2025
Un'analisi della prima stagione della serie TV "Murderbot" (Apple TV, 2025), in cui ci si focaliz... more Un'analisi della prima stagione della serie TV "Murderbot" (Apple TV, 2025), in cui ci si focalizza sulle scelte del protagonista, e su ciò che esse ci dicono sul nostro presente di individui occidentali, cresciuti nell'epoca d'oro delle serie TV.
Le parole e le cose, Dec 5, 2017
Le parole e le cose, Mar 25, 2018
Questa immagine pubblicitaria è quella scelta da Bompiani per la sua ultima campagna promozionale... more Questa immagine pubblicitaria è quella scelta da Bompiani per la sua ultima campagna promozionale. La si può trovare sul profilo Twitter o su quello Facebook della casa editrice -da cui l'ho appunto ripresa -ma è inoltre presente sui principali inserti culturali italiani (Robinson e La Lettura) oltre che nelle librerie (cartelli, locandine, segna scaffale e bolli adesivi).
Dove: Varsavia, Dipartimento di Italianistica Lingua del convegno: italiano/inglese Possibili amb... more Dove: Varsavia, Dipartimento di Italianistica Lingua del convegno: italiano/inglese Possibili ambiti tematici includono (ma non si limitano a):
Nazione indiana, 2019
Questa intervista si colloca all'interno di un più ampio progetto di ricerca che ha per oggetto l... more Questa intervista si colloca all'interno di un più ampio progetto di ricerca che ha per oggetto la produzione letteraria italiana, in prosa, del periodo che va dalla metà degli anni Novanta del secolo scorso a oggi. Il tentativo è quello di affrontare i problemi connessi al cosiddetto "ritorno alla realtà" e, più in generale, le trasformazioni avvenute in questi vent'anni da una prospettiva ontologica e non, come è stato spesso proposto, attraverso l'impiego di categorie epistemologiche. In questo senso, centrale appare essere la questione della spiritualità, pensata all'incrocio tra la riflessione di Michel Foucault e i risultati della riflessione sociologica contemporanea a proposito delle trasformazioni del panorama religioso occidentale.
Book Reviews by Marco Zonch

Le parole e le cose, 2024
Alla �ne del settembre scorso è uscito Due (2024) di Enrico Brizzi, seguito di uno dei più noti b... more Alla �ne del settembre scorso è uscito Due (2024) di Enrico Brizzi, seguito di uno dei più noti bestseller degli anni Novanta, Jack Frusciante è uscito dal gruppo (1994). Pubblicato da HarperCollins assieme al falso secondo numero di Stagione elettrica. La fanzine uf�ciale delle Anatre di Central Park, il libro riprende la storia d'amore tra Alex e Aidi esattamente là dove si era interrotta nel 1994: Aidi è partita per gli USA, Alex è rimasto a Bologna, ed entrambi sono in preda a dubbi e struggimenti d'amore tipicamente tardo adolescenziali. Li affronteranno ciascuno per conto suo, e a modo suo, per forse riunirsi nel �nale sorprendentemente metanarrativo del libro. Dietro, in altre parole, all'apparente continuità della trama si nasconde la considerevolissima distanza che separa Jack Frusciante e Due, e che-ma ce ne si accorge solo a posteriori-la confezione editoriale aveva già in qualche modo indicato: Stagione elettrica non è semplicemente la fanzine pubblicata dalla band di Alex ma una sorta di pastiche, di collage in cui il richiamo al Giovane Holden (le anatre del titolo) si accompagna a «ZNÓRT» di ranxeroxiana memoria e a QR code-una playlist su Spotify-decisamente fuori posto in un testo che si vorrebbe pubblicato a metà anni Novanta. Due è, insomma, un'esibita e imperfetta imitazione di quella giovane narrativa degli anni Novanta di cui Jack Frusciante è esempio: un risultato che può forse venir spiegatoma lo si vedrà solo alla �ne-dalla presenza in Due di quei motivi spirituali che caratterizzano larga parte della letteratura contemporanea. Proprio per questo mi pare utile, per dire qualcosa su Due, cominciare misurando la distanza che separa i due romanzi, chiara �n dal posizionamento del narratore rispetto al testo e alla veridicità del racconto. Come in Jack Frusciante, il narratore si assume il compito di ricostruire la storia d'amore di Alex e Aidi a partire da registrazioni, lettere e altro ancora. In Due, però, lo statuto di realtà di questi materiali è completamente differente, ed è perlomeno incerto («…Come sarebbe, se questa traccia audio esisteva veramente? Qui sfuggono le basi non dico del rock'n'roll, ma proprio della teologia: se ci si crede insieme esiste qualsiasi cosa!» p.20). Anzi, l'esibizione e il richiamo a "documenti" e all'inconfutabilità delle prove su cui pur ironicamente si continua a fondare il racconto (pp. 8-9) deve qui venir compreso come gioco autoconsapevole («il dubbio vale più della certezza, il labirinto più dello specchio» p. 169). Non guasta allora ricordare che Brizzi, a Bologna, ha frequentato i corsi di Umberto Eco. A dispetto di queste premesse il risultato dell'operazione non è un postmodernismo tardivo, consapevole ed elegante; l'ironica non-fondazione su registrazioni e af�ni non moltiplica le possibilità di lettura del testo ma, più prosaicamente, ne pregiudica la coerenza interna. Per capire come questo avvenga è necessario dedicare un po' di tempo al �nale del libro e al suo impianto metanarrativo, dicendo prima di tutto che i narratori di Informativa sui cookie
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Papers by Marco Zonch
Literary critics of Saviano’s narrative have often discussed issues such as truth and witness stance. These subjects have usually been studied and synthesized through the fiction/reality antinomy, an established position that this article will try to challenge. Taking as a starting point what recent sociologists of religion have termed “the passage from religion to spirituality”, and connecting this with Foucault’s reflections on the link between truth and spirituality, it proposes a substantially different view on one of the most discussed literary works of the last ten years: Gomorra by Roberto Saviano. Following a brief introduction, it summarizes sociological reflection − especially that of Ulrich Beck − and rethinking of the secularization process. The focus then shifts to Foucault’s study of truth in his 1981-1982 lectures, integrating the concept of spirituality in the post-secular scheme. Perceived as such, it seeks to demonstrate that the truth exposed in Gomorra is therefore to be considered a “spiritual truth”, recounted by a witness that is, above all, testament to his own faith, soul, or conscience.
Books by Marco Zonch
È proprio a partire da questa constatazione, e facendo ricorso a strumenti provenienti dalla sociologia delle religioni e dalla riflessione di Michel Foucault, che nel volume si indaga il contemporaneo. Lo si fa attraverso lo studio di alcuni degli autori che più hanno contribuito alla formazione della nostra immagine del presente, come Roberto Saviano e Antonio Moresco, e proponendo per le loro opere la definizione di scritture postsecolari. Arrivando, infine, a formulare alcune ipotesi generali sulle trasformazioni avvenute negli ultimi venti o trent’anni di storia letteraria nazionale.
Conference Presentations by Marco Zonch
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Book Reviews by Marco Zonch