Papers by Alessandra Maglie
Recensione de L'uomo e la (sua) fine. Saggi su Günther Anders, a cura di M.
I celesti fenomeni scrutare giammai potei direttamente, senza tener sospesa la mia mente, e mesce... more I celesti fenomeni scrutare giammai potei direttamente, senza tener sospesa la mia mente, e mescere il sottil pensier nell'omogeneo ètra. Se dalla terra investigassi, di giù le cose di lassù, non mai le scoprirei; poiché la terra a forza attira a sé l'umore dell'idea.» Aristofane, "Le Nuvole" trad. it. di E. Romagnoli)
Non intendiamo in questo foglio trattare della questione ebraica, né qui assumerne la difesa. No,... more Non intendiamo in questo foglio trattare della questione ebraica, né qui assumerne la difesa. No, ma vogliamo solo ricordare brevemente un fatto: il fatto cioè che dalla occupazione della Polonia sono stati trucidati in quel paese nel modo più bestiale trecentomila ebrei. In questo noi vediamo il più orrendo delitto contro la dignità dell'uomo, un delitto di cui non se ne può trovare uno analogo in tutta la storia umana. Anche gli ebrei sono creature umane! Qualsiasi posizione si voglia prendere sulla questione ebraica, ciò è stato fatto su degli uomini [...] Perché il popolo tedesco si mantiene così inerte di fronte a dei crimini tanto orrendi ed indegni di esseri umani? Quasi nessuno vi riflette?». Da un volantino de La Rosa Bianca.
Dimenticati tutti gli scioperi, di colpo; le urla di morte, le barricate, le comuni, le minacce d... more Dimenticati tutti gli scioperi, di colpo; le urla di morte, le barricate, le comuni, le minacce d'impiccagione ai lampioni, la porpora al Père Lachaise; e il caglio nero e aggrumato sul goyesco abbandono dei distesi, dei rifiniti; e le cagnare e i blocchi e le guerre e le stragi, d'ogni qualità e d'ogni terra; per un attimo! Per quell'attimo di delizia". -Carlo Emilio Gadda, "La Cognizione del Dolore".

1 2 2 S. Forti, Hannah Arendt tra filosofia e politica, Bruno Mondadori, Milano 2006 (I ed. 1996)... more 1 2 2 S. Forti, Hannah Arendt tra filosofia e politica, Bruno Mondadori, Milano 2006 (I ed. 1996), pag. 14. Cfr. anche A. Dal Lago, Una filosofia della presenza. Hannah Arendt, Heidegger e la possibilità dell'agire, pag. 96, in R. Esposito, La pluralità irrappresentabile. Il pensiero politico di Hannah Arendt, Edizioni Quattoventi, Urbino 1987. 6 L'epistolario, piuttosto scarno, è ancora inedito. Tuttora è conservato presso la Library of Congress di Washington e, in microfilm, presso il centro di documentazione di Oldenbourg. 7 C. Dries, Günther Anders e Hannah Arendt. Schizzo di una relazione, cit., pag. XXVIII. In un'altra lettera, quella del 25 maggio 1941, Hannah, dopo aver avanzato in precedenza una richiesta di aiuti economici, ringrazia Anders per il denaro ricevuto con queste parole: «Mio caro -[…] Tutto mi sembra come lo zio d'America, soprattutto dopo che hai inviato del denaro. Mi preoccupo solo da dove prendi tutto ciò e quanto tu ti sia esposto finanziariamente…» (Arendt ad Anders, lettera del 25 maggio 1941, ibid., pag. XXIX). 5 studio del pensiero di Hannah Arendt: il loro rapporto è stato estremamente complesso, e le numerose differenze riscontrabili nelle rispettive personalità intellettuali non sono certo state estranee alla rottura nel 1937 10 . Le differenze si riscontrano persino nel retroterra familiare: se Anders era nato nell'ambiente della borghesia intellettuale, e i suoi genitori erano entrambi eminenti psicologi dell'età evolutiva, la Arendt aveva perso il padre in tenera età ed era stata allevata dalla madre, la quale aveva forti simpatie socialiste. Ma se Hannah
Drafts by Alessandra Maglie
Hannah Arendt, Simone Weil e Rachel Bespaloff hanno saputo illuminare le tenebre del Novecento co... more Hannah Arendt, Simone Weil e Rachel Bespaloff hanno saputo illuminare le tenebre del Novecento con la luce del loro intelletto e delle loro azioni, offrendo diverse prospettive teoriche sulle sfide, complesse e gravose, che le vicende politiche dell'Europa del Novecento hanno posto al pensiero occidentale. In questo studio verranno presi in considerazione i punti di confronto critico tra queste tre figure, e in particolare si analizzerà il loro posizionamento nei confronti della storia, il quale emerge soprattutto dal confronto con l'universo di pensiero greco. Arendt, Bespaloff e Weil cercano così di venire a patti con la loro condizione di ebree nel pieno della Seconda Guerra Mondiale, e, in un tentativo di comprensione dei fenomeni politici inediti del Novecento, rivolgono lo sguardo al passato per comprendere il presente.

Hannah Arendt e Simone Weil sono due figure dai parallelismi sorprendenti, pur non essendosi mai ... more Hannah Arendt e Simone Weil sono due figure dai parallelismi sorprendenti, pur non essendosi mai incontrate di persona. Condividono infatti la nascita ebraica, e con essa un’identità femminile che deve fare i conti con l’esercizio del lavoro intellettuale in un contesto tradizionalmente popolato da uomini, sia che si tratti degli ambienti universitari che di quelli operai. Tra gli sguardi stupiti o perplessi dei contemporanei, queste due donne esercitarono il proprio impegno intellettuale in un’Europa dilaniata dalla guerra: in Simone, l’attività di militante si concretizza in un’assoluta congruenza tra pensiero e azione, al punto di trascurare, e a volte, persino rinnegare la propria femminilità; Hannah invece vivrà sempre secondo una rigida distinzione tra pubblico e privato: il riscatto conseguito negli Stati Uniti le permetterà di confrontarsi alla pari con i colleghi uomini. Entrambe, ad ogni modo, rappresentano due brillanti esempi di vita e di impegno intellettuale, testimonianze di rigore e lucidità nelle tenebre del Novecento.
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