La Sardegna e il Mediterraneo: dall'archeologia alla società Studi e ricerche in memoria di Ercole Contu, 2024
Il presente contributo si propone di integrare la documentazione finora edita sui reperti ceramic... more Il presente contributo si propone di integrare la documentazione finora edita sui reperti ceramici del Bronzo recente documentati nel 1983-84 nel corso di uno scavo d’emergenza effettuato presso la borgata del Rimedio, frazione del Comune di Oristano. I reperti furono rinvenuti associati agli strati di frequentazione e di abbandono di un nuraghe complesso parzialmente messo in luce dall’indagine archeologica, nuraghe che nella tradizione orale viene denominato “Nuracraba”.
I reperti ceramici diagnostici sono complessivamente 151 e provengono da strati intatti sia della frequentazione di ambienti e strutture (Torre A, S1, S2, C1, D1), sia della successiva fase di abbandono. Gli aspetti tipologici della produzione ceramica possono essere ascritti alla cosiddetta facies della ceramica decorata “a pettine” che nel corso del Bronzo Recente caratterizza i contesti ceramici nuragici della Sardegna
centro-settentrionale, sebbene alcuni elementi formali siano presenti anche in contesti della Sardegna meridionale, che appaiono contraddistinti nello stesso periodo dalla ceramica “grigio-ardesia”.
La fase del Bronzo Recente rappresenta nel sito la prima fase di frequentazione, a cui seguono una seconda fase nuragica del Bronzo Finale - Primo Ferro e le successive fasi storiche di età punica, romano-repubblicana, romano-imperiale e moderna.
Armarsi per comunicare con gli uomini e con gli Dei. Le armi come strumenti di attacco e di difesa, status symbol e dono agli Dei, PPE Atti XIII 2016, 2018
In area mantovana le attestazioni di armi nei corredi funerari sono rare, sia per quanto riguarda... more In area mantovana le attestazioni di armi nei corredi funerari sono rare, sia per quanto riguarda l’età del bronzo finale che per l’età del ferro. Per il Bronzo Finale la necropoli di Fontanella (Casalromano) è l’unico contesto funerario ad oggi conosciuto nel Mantovano: la presenza di una coppia di coltelli nel corredo di una sepoltura, e di altri esemplari sporadici dalla stessa necropoli, permette di ipotizzare l’utilizzo di questi manufatti come rappresentativi del corredo di armati. Indizi in tal senso provengono da coltelli presenti all’interno di sepolture databili allo stesso periodo, provenienti da aree limitrofe, che presentano altri tipi di armi in associazione. Nell’età del ferro nel Mantovano sono presenti necropoli che presentano elementi etruschi e veneti, alcune delle quali hanno restituito armi. Nella necropoli etrusca di Bagnolo San Vito località Ca’ Rossina, proviene un coltello in ferro, di cui si conserva il fodero, posto a corredo della deposizione di un incinerato. Da una sepoltura a inumazione della necropoli veneta di San Giorgio di Mantova località Valdaro proviene una punta di lancia in ferro. Un’ulteriore presenza di arma è indiziata a Valdaro, da una sepoltura a incinerazione, che presenta una catena di ferro forse identificabile come elemento di sospensione per spada. Nel complesso l’ideologia funeraria attestata in area mantovana, sia nelle fasi del Bronzo Finale, sia successivamente in ambito etrusco e veneto, non presenta elementi difensivi o offensivi dell’armamento come particolarmente identificativi di genere e di ruolo, contrariamente a quello che si verifica, in quest’area, nelle necropoli celtiche. In the Mantua district the evidence of weapons in funerary contexts is quite rare, both during the Final Bronze Age and the Iron Age. As regards the Final Bronze Age, Fontanella (Casalmromano), the only necropolis known for this area does not present weapons like swords or spears, but the presence of knives, both in the grave No. VII and among the sporadic finds of the necropolis, indicates the possible presence of warriors. Similar knives in nearby necropolis, in association with swords or spears, especially in the Veneto area, indicate the possible use of the knife as part of the warrior armament. As regards the Iron Age, a knife in the necropolis of Bagnolo Ca’ Rossina and a spear in a grave of the necropolis of Valdaro were found. On the whole, the funerary ideology of the Mantua area, for a long chronological span, during the final Bronze Age and the Iron Age, did not include defensive or offensive elements of the armaments as particularly indicative elements of role and gender, as opposed to what is common in the same area for the Celtic necropolis.
Ornarsi per comunicare con gli uomini e con gli dei, Atti del XII Incontro di Studi Preistoria e Prostoria in Etruria, 2016
Oggetti di ornamento del Bronzo Finale del territorio mantovano sono documentati in diversi conte... more Oggetti di ornamento del Bronzo Finale del territorio mantovano sono documentati in diversi contesti, pertinenti a siti di natura funeraria, insediativa, o a ritrovamenti sporadici. Le classi di manufatti più rappresentate sono costituite da fibule e spilloni, seguite da pendagli in bronzo, rotelle in osso e perline in pasta vitrea. Per quanto riguarda il complesso di Casalmoro, oggetti di ornamento sono stati recuperati in pozzi e pozzetti -che si ritiene siano stati utilizzati per contenere i rifiuti provenienti dall'abitato -e si presentano, nella maggior parte dei casi, ancora integri o in buono stato di conservazione. La ingente presenza di tali manufatti e lo stato di conservazione dei reperti potrebbe far pensare che possano aver rivestito un valore particolare, forse simbolico, ma ad oggi non ci sono confronti per tale tipo di deposizioni, e il caso di Casalmoro, sia per la quantità di materiali recuperata, che per la tipologia del contesto di ritrovamento, rimane un unicum nel panorama del Bronzo Finale padano e italiano. Dall'unico contesto funerario noto per il Bronzo Finale mantovano, Fontanella di Casalromano, provengono fibule, spilloni e pendagli in bronzo, mentre nell'abitato di Sacca di Goito sono attestati fibule, spilloni e diverse perline in pasta vitrea; ritrovamenti sporadici dal territorio indicano inoltre la presenza di ornamenti come nel caso di Ceresara-Villacappella (Colini 1909), in cui è nota la presenza di due fibule ad arco semplice. Dall'altro contesto noto per il Bronzo Finale dell'area, Isola di Mantova (Menotti et alii 2012), non si hanno finora attestazioni di simili manufatti, avendo il sito restituito esclusivamente reperti ceramici. Gli spilloni presenti nel complesso di Casalmoro sono del tipo a capocchia di chiodo, a capocchia biconico-lenticolare tipo Terlago e Torri d'Arcugnano, a capocchia globosa tipo Sover, a capocchia di vaso e sottostante globetto, datati alla prima o alla seconda fase del Bronzo Finale (Pau 2009). A Sacca di Goito (Donadel
federiCa fontana, antonio guerreSChi, Stefano bertoLa, maria giovanna Cremona, fabio CavuLLi, Lau... more federiCa fontana, antonio guerreSChi, Stefano bertoLa, maria giovanna Cremona, fabio CavuLLi, Laura faLCeri, aLeSSia gajardo, CyriL montoya, matar ndiaye, davide vi-Sentin, I livelli più antichi della serie epigravettiana "interna" di Riparo Tagliente: sfruttamento delle risorse litiche e sistemi tecnici matteo romandini, Stefano bertoLa, niCoLa nannini, Nuovi dati sul Pa leo litico dei Colli Berici: risultati preliminari dello studio archeozoologico e delle materie prime litiche della Grotta del Buso Doppio del Broion (Lumignano, Longare, Vicenza) roSSeLLa duCheS, miCheLe baSSetti, eLiSabetta fLor, KLauS KompatSCher, maria hrozny KompatSCher, Stefano neri, giampaoLo daLmeri, Trasformazione della mobilità epigravettiana durante il Dryas recente: nuove informazioni dalle ricerche in territorio trentino federiCa fontana, franCeSCo vaLLetta, urSuLa thun hohenStein, Stefano bertoLa, antonio guerreSChi, gabrieLLa petruCCi, Sara zanini, maria Chiara turrini, Il sito
The paper concerns the archaeological materials coming from surveys carrried out in the area of t... more The paper concerns the archaeological materials coming from surveys carrried out in the area of the Middle Bronze Age site of Bau 'e Procus, located in the floodplain of the Campidano Oristano, on the left bank of the River Tirso, about 800 m away from the modern town of Silì. The data analysed come from several surveys carried out by Salvatore Sebis and Gianni Atzori, between 1977 and 2006. The aim of the study is to improve our understanding of early and advanced stages of the Middle Bronze Age (1700-1500 BC) in the area that extends inland from the Gulf of Oristano, in Central-Western Sardinia. These phases are characterised by the widespread presence of villages, usually of modest size, made up of sunken structures.
Preistoria e Protostoria In Etruria Atti del Tredicesimo Incontro di Studi, 2018
In area mantovana le attestazioni di armi nei corredi funerari sono rare, sia per quanto riguarda... more In area mantovana le attestazioni di armi nei corredi funerari sono rare, sia per quanto riguarda l’età del bronzo finale che per l’età del ferro. Per il Bronzo Finale la necropoli di Fontanella (Casalromano) è l’unico contesto funerario ad oggi conosciuto nel Mantovano: la presenza di una coppia di coltelli nel corredo di una sepoltura, e di altri esemplari sporadici dalla stessa necropoli, permette di ipotizzare l’utilizzo di questi manufatti come rappresentativi del corredo di armati. Indizi in tal senso provengono da coltelli presenti all’interno di sepolture databili allo stesso periodo, provenienti da aree limitrofe, che presentano altri tipi di armi in associazione.
Nell’età del ferro nel Mantovano sono presenti necropoli che presentano elementi etruschi e veneti, alcune delle quali hanno restituito armi. Nella necropoli etrusca di Bagnolo San Vito località Ca’ Rossina, proviene un coltello in ferro, di cui si conserva il fodero, posto a corredo della deposizione di un incinerato.
Da una sepoltura a inumazione della necropoli veneta di San Giorgio di Mantova località Valdaro proviene una punta di lancia in ferro. Un’ulteriore presenza di arma è indiziata a Valdaro, da una sepoltura a incinerazione, che presenta una catena di ferro forse identificabile come elemento di sospensione per spada. Nel complesso l’ideologia funeraria attestata in area mantovana, sia nelle fasi del Bronzo Finale, sia successivamente in ambito etrusco e veneto, non presenta elementi difensivi o offensivi dell’armamento come particolarmente identificativi di genere e di ruolo, contrariamente a quello che si verifica, in quest’area, nelle necropoli celtiche.
In the Mantua district the evidence of weapons in funerary contexts is quite rare, both during the Final Bronze Age and the Iron Age. As regards the Final Bronze Age, Fontanella (Casalmromano), the only necropolis known for this area does not present weapons like swords or spears, but the presence of knives, both in the grave No. VII and among the sporadic finds of the necropolis, indicates the possible presence of warriors. Similar knives in nearby necropolis, in association with swords or spears, especially in the Veneto area, indicate the possible use of the knife as part of the warrior armament.
As regards the Iron Age, a knife in the necropolis of Bagnolo Ca’ Rossina and a spear in a grave of the necropolis of Valdaro were found. On the whole, the funerary ideology of the Mantua area, for a long chronological span, during the final Bronze Age and the Iron Age, did not include defensive or offensive elements of the armaments as particularly indicative elements of role and gender, as opposed to what is common in the same area for the Celtic necropolis.
La fossa B dell'insediamento nuragico di Sa Osa è situata nell'area meridionale del sito ed è adi... more La fossa B dell'insediamento nuragico di Sa Osa è situata nell'area meridionale del sito ed è adiacente a una struttura muraria (edificio A) relativa a una fase di poco precedente 1 . La fossa, che si trova all'interno del quadrato Y20, nei settori 14, 15, 19 e 20, è scavata in depositi a matrice argillo-sabbiosa e attraversa una stratigrafia piuttosto complessa, che comprende fasi nuragiche e prenuragiche.
Questo volume è stato stampato con il contributo dell'Università degli Studi di Milano È vietata ... more Questo volume è stato stampato con il contributo dell'Università degli Studi di Milano È vietata la riproduzione anche parziale a uso interno o didattico, con qualsiasi mezzo effettuata, compresa la fotocopia non autorizzata. 839 nella figura di Elena Maria Menotti, sono stati eseguiti dalla ditta S.A.C.I. in collaborazione con la ditta Silvana Attene. I dati qui esposti sono stati ricavati dalla relazione di scavo, a cura di Silvana Attene e Tommaso Quirino, archivio SBAL.
Casalmoro lies along the Chiese river in the province of Mantua, in the northern Po Plain, and it... more Casalmoro lies along the Chiese river in the province of Mantua, in the northern Po Plain, and it represents the biggest known settlement area for Final Bronze Age Italy. This was one of the new settlements founded in the twelfth century BC north of the Po, in the region between eastern Lombardy and Veneto, after the crisis of the Terramare culture. This work provides a typological analysis and a chronological definition of the finds, and presents a significant amount of pottery and bronze artefacts for the first time. It then proposes a framing of Casalmoro in its regional context and in relation to other areas of the Italian Peninsula at the beginning of the Final Bronze Age. This settlement area constitutes an important context both for chronological aspects and to understand the processes leading to the birth of the proto-urban centres at the dawn of the Iron Age.
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Papers by Laura Pau
I reperti ceramici diagnostici sono complessivamente 151 e provengono da strati intatti sia della frequentazione di ambienti e strutture (Torre A, S1, S2, C1, D1), sia della successiva fase di abbandono. Gli aspetti tipologici della produzione ceramica possono essere ascritti alla cosiddetta facies della ceramica decorata “a pettine” che nel corso del Bronzo Recente caratterizza i contesti ceramici nuragici della Sardegna
centro-settentrionale, sebbene alcuni elementi formali siano presenti anche in contesti della Sardegna meridionale, che appaiono contraddistinti nello stesso periodo dalla ceramica “grigio-ardesia”.
La fase del Bronzo Recente rappresenta nel sito la prima fase di frequentazione, a cui seguono una seconda fase nuragica del Bronzo Finale - Primo Ferro e le successive fasi storiche di età punica, romano-repubblicana, romano-imperiale e moderna.
Nell’età del ferro nel Mantovano sono presenti necropoli che presentano elementi etruschi e veneti, alcune delle quali hanno restituito armi. Nella necropoli etrusca di Bagnolo San Vito località Ca’ Rossina, proviene un coltello in ferro, di cui si conserva il fodero, posto a corredo della deposizione di un incinerato.
Da una sepoltura a inumazione della necropoli veneta di San Giorgio di Mantova località Valdaro proviene una punta di lancia in ferro. Un’ulteriore presenza di arma è indiziata a Valdaro, da una sepoltura a incinerazione, che presenta una catena di ferro forse identificabile come elemento di sospensione per spada. Nel complesso l’ideologia funeraria attestata in area mantovana, sia nelle fasi del Bronzo Finale, sia successivamente in ambito etrusco e veneto, non presenta elementi difensivi o offensivi dell’armamento come particolarmente identificativi di genere e di ruolo, contrariamente a quello che si verifica, in quest’area, nelle necropoli celtiche.
In the Mantua district the evidence of weapons in funerary contexts is quite rare, both during the Final Bronze Age and the Iron Age. As regards the Final Bronze Age, Fontanella (Casalmromano), the only necropolis known for this area does not present weapons like swords or spears, but the presence of knives, both in the grave No. VII and among the sporadic finds of the necropolis, indicates the possible presence of warriors. Similar knives in nearby necropolis, in association with swords or spears, especially in the Veneto area, indicate the possible use of the knife as part of the warrior armament.
As regards the Iron Age, a knife in the necropolis of Bagnolo Ca’ Rossina and a spear in a grave of the necropolis of Valdaro were found. On the whole, the funerary ideology of the Mantua area, for a long chronological span, during the final Bronze Age and the Iron Age, did not include defensive or offensive elements of the armaments as particularly indicative elements of role and gender, as opposed to what is common in the same area for the Celtic necropolis.
Nell’età del ferro nel Mantovano sono presenti necropoli che presentano elementi etruschi e veneti, alcune delle quali hanno restituito armi. Nella necropoli etrusca di Bagnolo San Vito località Ca’ Rossina, proviene un coltello in ferro, di cui si conserva il fodero, posto a corredo della deposizione di un incinerato.
Da una sepoltura a inumazione della necropoli veneta di San Giorgio di Mantova località Valdaro proviene una punta di lancia in ferro. Un’ulteriore presenza di arma è indiziata a Valdaro, da una sepoltura a incinerazione, che presenta una catena di ferro forse identificabile come elemento di sospensione per spada. Nel complesso l’ideologia funeraria attestata in area mantovana, sia nelle fasi del Bronzo Finale, sia successivamente in ambito etrusco e veneto, non presenta elementi difensivi o offensivi dell’armamento come particolarmente identificativi di genere e di ruolo, contrariamente a quello che si verifica, in quest’area, nelle necropoli celtiche.
In the Mantua district the evidence of weapons in funerary contexts is quite rare, both during the Final Bronze Age and the Iron Age. As regards the Final Bronze Age, Fontanella (Casalmromano), the only necropolis known for this area does not present weapons like swords or spears, but the presence of knives, both in the grave No. VII and among the sporadic finds of the necropolis, indicates the possible presence of warriors. Similar knives in nearby necropolis, in association with swords or spears, especially in the Veneto area, indicate the possible use of the knife as part of the warrior armament.
As regards the Iron Age, a knife in the necropolis of Bagnolo Ca’ Rossina and a spear in a grave of the necropolis of Valdaro were found. On the whole, the funerary ideology of the Mantua area, for a long chronological span, during the final Bronze Age and the Iron Age, did not include defensive or offensive elements of the armaments as particularly indicative elements of role and gender, as opposed to what is common in the same area for the Celtic necropolis.
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