Books by PAOLA MARIA FILIPPI
Errantiana. , 2022
Raccolta di materiali biografici e critici riguardanti la vita e l'opera di Vincenzo Errante: doc... more Raccolta di materiali biografici e critici riguardanti la vita e l'opera di Vincenzo Errante: docente, studioso, traduttore, operatore editoriale, intellettuale. Errante in corrispondenza con Benno Geiger, Pia Laviosa Zambotti, Eugenio Zaniboni, Enzo Ferrieri, Caterina Vassalini.
La biografia e la bibliografia evidenziano il ruolo centrale che Errante ha avuto per la mediazione in Italia di Lenau, Rilke, Hölderlin, Goethe, Shakespeare
Paola Maria Filippi, 2020
Le relazioni e gli interventi tenuti a Rovereto nel novembre 2020 in occasione del conferimento d... more Le relazioni e gli interventi tenuti a Rovereto nel novembre 2020 in occasione del conferimento del primo Premio Claudio Groff. Tradurre letteratura, tradurre mondi. Per una traduzione letteraria dal tedesco

Poche composizioni della letteratura tedesca hanno suscitato in Italia un interesse tanto diffuso... more Poche composizioni della letteratura tedesca hanno suscitato in Italia un interesse tanto diffuso e duraturo quanto la ballata rilkiana Die Weise von Liebe und Tod des Cornets Christoph Rilke. 10 Il poeta praghese di lingua tedesca la scrisse nel 1899, di getto, come testimonia in una lettera di parecchi anni dopo: «Il Cornet è stato il dono improvviso e imprevisto di un'unica notte, una notte d'autunno, scritto d'un fiato alla luce di due candele tremolanti alla brezza notturna. Il trascinarsi delle nubi davanti alla luna mi ha indotto a scrivere, mentre il soggetto mi era stato suggerito alcuni giorni prima da alcuni documenti di famiglia di cui, ereditandoli, ero venuto a conoscenza». 11 Nella notte ricordata Rilke compose una prima versione della ballata, il cosiddetto Urcornet, successivamente rielaborato. La prima edizione a stampa si sarebbe avuta solo nel 1904 in rivista, la definitiva, quella poi ripresa in tante altre edizioni e in tante letterature europee e non, nel 1906. 12 Il canto parla di dame e cavalieri, di armi e di amori, di gloria e di morte. Un poemetto "facile" all'apparenza, melodioso, in una lingua fra il poetico e il narrativo, che vorrebbe ricostruire un fatto storico con protagonista un presunto antenato del poeta. Christoph Rilke, di cui si parla nell'incipit, cornice al racconto, si sarebbe distinto nella battaglia di Mogersdorf, il primo agosto 1664, battaglia in cui gli austriaci, alleati con francesi e olandesi, sotto la guida di Raimondo Montecuccoli e Johann Spork, respinsero un attacco dei Turchi sulla Raab, al confine meridionale fra Austria e Ungheria. Un fatto di cronaca, ormai consegnato alla storia, si trasforma in una rievocazione fantastica, di grande finezza psicologica e di inusitata ricchezza linguistica. Si legge una prosa che sconfina non di rado nel verso, 13 articolata in una struttura molto libera, i cui caratteri di coesione e coerenza sono definiti da un susseguirsi di assonanze, allitterazioni, onomatopee di rara musicalità e che rivelano, fra l'altro, una straordinaria sintonia con i caratteri della musica novecentesca. 14 La 10 In appendice l'elenco delle versioni italiane ad oggi reperite. 11 Da una lettera a Hermann Pongs del 17 agosto 1924 in R. M. rilke, Briefe, 2 Bd. (1914-1926), Wiesbaden 1950, p. 462. 12 Per la più completa raccolta di materiali esistenti su quest'opera si veda W. siMon, Rilke. Die Weise von Liebe und Tod des Cornets Christoph Rilke, Text-Fassungen und Dokumente, Frankfurt a. Main, Shurkamp, 1980. 13 Rilke stesso in una lettera ad Arthur Holitscher del 20 giugno 1907 definì questa sue pagine «versifizierte Prosa» rispondendo ad una missiva dell'amico nella quale gli veniva suggerito «Ihre Prosa energischer pflegen» giacché «es besteht eine allzustarke Versinfusion in Ihrer Prosa und sie schadet ihr sehr, schadet vor allem der Stimmung, weil sie sie abgiet»: W. siMon, Rilke cit., pp. 95, 97. 14 Il Cornet non ha ispirato soltanto pittori e grafici, come risulta anche dalle numerose edizioni italiane illustrate. I musicisti hanno trovato nel testo una fonte di ispirazione congeniale di grande Die Weise von Liebe und Tod e la ricezione di Vincenzo Errante P.M. Filippi Die Weise von Liebe und Tod e la ricezione di Vincenzo Errante P.M. Filippi Die Weise von Liebe und Tod e la ricezione di Vincenzo Errante P.M. Filippi Vincenzo Errante a Riva del Garda. (Foto Museo Riva del Garda) Die Weise von Liebe und Tod e la ricezione di Vincenzo Errante P.M. Filippi La tomba di Vincenzo Errante nel cimitero di Torbole. Die Weise von Liebe und Tod e la ricezione di Vincenzo Errante P.M. Filippi Die Weise von Liebe und Tod e la ricezione di Vincenzo Errante P.M. Filippi Die Weise von Liebe und Tod e la ricezione di Vincenzo Errante P.M. Filippi Die Weise von Liebe und Tod e la ricezione di Vincenzo Errante P.M. Filippi Die Weise von Liebe und Tod e la ricezione di Vincenzo Errante P.M. Filippi
Prima traduzione italiana con commento. Postfazione: Variazioni sul mito di Medea
Il Settecento tedesco in Italia. Gli italiani e l'immagine della cultura tedesca nel XVIII secolo, 2001
Tessere trame, narrare storie. Le donne e la scrittura per l'infanzia, 2013
magicamente positiva del proprio destino, inevitabilmente contraddistinto dal lieto fine. Oltrepa... more magicamente positiva del proprio destino, inevitabilmente contraddistinto dal lieto fine. Oltrepassando i secoli, le narratrici contemporanee, con abilità e fantasia, hanno trovato piena cittadinanza nel reame della letteratura per l'infanzia.
Papers by PAOLA MARIA FILIPPI
La serie degli Occasional Papers è una collana collocata all'interno dei Quaderni del Centro di S... more La serie degli Occasional Papers è una collana collocata all'interno dei Quaderni del Centro di Studi Linguistico-Culturali (CeSLiC), il centro di ricerca del quale sono responsabile scientifico e che svolge ricerche nell'ambito del Dipartimento di Lingue e Letterature Straniere e Moderne dell'Alma Mater Studiorum-Università di Bologna. Gli Occasional Papers sono accessibili all'URL http://amsacta.cib.unibo.it/view/series/Quaderni_del_CeSLiC._Occasional_papers.html Finora sono stati pubblicati i seguenti saggi:
Una rilettura novecentesca. L'"Elektra" di Hugo von Hofmannsthal fra mito e psicanalisi
Il saggio analizza la rilettura novecentesca del mito di Elettra fatta dallo scrittore austriaco ... more Il saggio analizza la rilettura novecentesca del mito di Elettra fatta dallo scrittore austriaco Hugo von Hofmannsthal . La tragedia di questo autore \ue8 fra le pi\uf9 rappresentate negli ultimi anni in tutta Europa e costituisce un mirabile esempio di rilettura-attualizzazione del mito classico. In appendice traduco per la prima volta in italiano le "Indicazioni sceniche" dell'autore e il frammento della tragedia "Oreste a Delfi" pensata da Hofmannsthal quale ideale prosecuzione dell''"Elettra", e mai portata a termine
Una donna e un uomo scrivono di sé nell'Austria di fine Ottocento. Marie von Ebner-Eschenbach (1830-1916) e Arthur Schnitzler (1862-1931): due scritture diaristiche a confronto

La lingua salvata. Scritture tedesche dell'esilio e della migrazione
Secondo la celebre battuta del direttore di una delle riviste dell\u2019esilio, la letteratura er... more Secondo la celebre battuta del direttore di una delle riviste dell\u2019esilio, la letteratura era \uabil solo tesoro tedesco portato al sicuro fuori dal Terzo Reich\ubb. Chi ha salvato la lingua dalla corruzione operata in modo sistematico quanto tenace nei dodici anni in cui entro i confini del Reich tedesco si parlava la lingua del potere e della morte sono stati gli autori costretti all\u2019esilio. Alfred D\uf6blin che cinque anni dopo la sua fuga da Berlino pubblica in Francia Die deutsche Literatur (im Ausland seit 1933), uno dei testi presi in esame in questo libro, esemplifica assai bene la cesura irreversibile che il 1933 segna sia per la letteratura tedesca in genere, sia in particolare per il genere letterario pi\uf9 libero, pi\uf9 aperto e per eccellenza critico: il saggio. Il saggio e il romanzo, forme entrambe di magmatica mobilit\ue0, sono all\u2019avanguardia nell\u2019innovazione linguistico-letteraria e stanno al centro di questa silloge di contributi, qualificata dalla peculiarit\ue0 di riunire in un unico volume esempi della Exilliteratur storica ed esempi della cosiddetta Migrantenliteratur. L\u2019idea di questo \u201cdialogo\u201d \ue8 suggerita in primo luogo dagli scrittori che oggi possono a buon diritto definirsi \uabtedeschi come Kafka\ubb, ovvero da scrittori non-tedeschi qui rappresentati da Emine Sevgi 6zdamar e da Navid Kermani; la Exilliteratur \ue8 qui rappresentata invece, con due sole eccezioni, D\uf6blin e Man\ue8s Sperber, da autori che fuggono da Vienna, autentica icona della realt\ue0 multiculturale contemporanea: Elias Canetti, Veza Canetti, Friedrich Torberg, Hilde Spiel,. Uno spazio a s\ue9 nel dialogo fra gli uni e gli altri \ue8 individuato da W.G. Sebald, che ha saputo dire parole straordinarie sul sentimento di colpa per essere sopravvissuti e sulla disgrazia dell\u2019esilio, mentre la ricchezza di correlazioni fra coloro per i quali Heimat e lingua si identificano nella maniera pi\uf9 radicale \ue8 resa perspicua dal contributo di Navid Kermani: un autore di etnia iraniana capace di mettere a fuoco in poche pagine che cosa la letteratura di cui \ue8 esponente di vaglia (ancora sconosciuto in Italia) debba, fin dall\u2019inizio della modernit\ue0, all\u2019incontro con l\u2019\u201daltro da s\ue9\u201d \u2013 agli ebrei e ai Migranten. Il volume consta, nell\u2019ordine, dei contributi di Darko Suvin, Giulia Cantarutti, Hilde Spiel, Werner Helmich, Alexander Ko\u161enina, Man\ue8s Sperber, Paola Maria Filippi, Massimo Bonifazio, Eva-Maria Th\ufcne, Navid Kermani
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