Edgardo I Rossi
Bibliografia:
Silvano Baracco - Edgardo Rossi, Ulisse Odissea (romanzo), LALLI EDITORE , Poggibonsi, 1980.
Edgardo Rossi, Gocce d’aria (poesie) EDITRICE DELL’ORSO, Alessandria, 1989.
AAVV, "Fanciulli di tutti i paesi" in Miscellanea di Storia delle Esplorazioni, (curatore Francesco Surdich) BOZZI EDITORE, Genova, 1990.
Edgardo Rossi, L’arte di essere vivi (poesie dal 1971 al 2005), I GRAFISMI DI BOCCASSI, Alessandria, 2008.
Edgardo Rossi, Piccolo trattato sull’anima e sulla sua presunta (o reale) immortalità ovvero riflessioni sparse sui possibili significati del vivere, Maremmi Editore, Firenze, 2011.
Pierpaolo Pracca - Edgardo Rossi, Cibo e utopia. L'eterna lotta tra Carnevale e Quaresima, Aracne editrice (nella collana Ciborama), Roma, 2015.
Edgardo Rossi, La città traslocata, in Narrativa nel dissesto con AAVV, 2015.
Edgardo Rossi "L’esplorazione della valle del fiume Omo compiuta da Santino Rossi, per passione e curiosità. Un racconto giunto attraverso la memoria e la fascinazione dei ricordi…" in Miscellanea di Storia delle Esplorazioni, (curatore Francesco Surdich), BOZZI EDITORE, Genova, 2016.
Silvano Baracco - Edgardo Rossi, Il Giorno della Rivoluzione delle Logiche Parallele, Impremix Edizioni Visual Grafika, Torino, 2018.
Edgardo Rossi curatore di: 20 Anni + 2 della Compagnia del Carciofo di AA. VV. Allievi/e e Docenti dell'Itis Volta di Alessandria e con il contributo Giada Di Gregorio, Roberto Tomeo, Fabio Di Bitetto - Impremix Edizioni Visual Grafika, Torino, dicembre 2021. ISBN 979-1280605207
Supervisors: Supervisor
Silvano Baracco - Edgardo Rossi, Ulisse Odissea (romanzo), LALLI EDITORE , Poggibonsi, 1980.
Edgardo Rossi, Gocce d’aria (poesie) EDITRICE DELL’ORSO, Alessandria, 1989.
AAVV, "Fanciulli di tutti i paesi" in Miscellanea di Storia delle Esplorazioni, (curatore Francesco Surdich) BOZZI EDITORE, Genova, 1990.
Edgardo Rossi, L’arte di essere vivi (poesie dal 1971 al 2005), I GRAFISMI DI BOCCASSI, Alessandria, 2008.
Edgardo Rossi, Piccolo trattato sull’anima e sulla sua presunta (o reale) immortalità ovvero riflessioni sparse sui possibili significati del vivere, Maremmi Editore, Firenze, 2011.
Pierpaolo Pracca - Edgardo Rossi, Cibo e utopia. L'eterna lotta tra Carnevale e Quaresima, Aracne editrice (nella collana Ciborama), Roma, 2015.
Edgardo Rossi, La città traslocata, in Narrativa nel dissesto con AAVV, 2015.
Edgardo Rossi "L’esplorazione della valle del fiume Omo compiuta da Santino Rossi, per passione e curiosità. Un racconto giunto attraverso la memoria e la fascinazione dei ricordi…" in Miscellanea di Storia delle Esplorazioni, (curatore Francesco Surdich), BOZZI EDITORE, Genova, 2016.
Silvano Baracco - Edgardo Rossi, Il Giorno della Rivoluzione delle Logiche Parallele, Impremix Edizioni Visual Grafika, Torino, 2018.
Edgardo Rossi curatore di: 20 Anni + 2 della Compagnia del Carciofo di AA. VV. Allievi/e e Docenti dell'Itis Volta di Alessandria e con il contributo Giada Di Gregorio, Roberto Tomeo, Fabio Di Bitetto - Impremix Edizioni Visual Grafika, Torino, dicembre 2021. ISBN 979-1280605207
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Papers by Edgardo I Rossi
FOGLIO INDIPENDENTE DI NOTIZIE VARIE INVIATO PER POSTA ELETTRONICA
In questo numero
<< I LIBRI COPTI, UN PATRIMONIO DI CONOSCENZE DA
RECUPERARE (F. D’Amelj) 1
<< SIGNIFICATI (G. Bearzi) 1
<< LETTERE SENZA FRANCOBOLLO
RECENSIONI A PERDERE (S. Caciotto) 2
<< LEOPARDI AVEVA LA GOBBA, E ALLORA? (M. De Luca) 2
<< QUANDO PIOVONO LIBRI, CRESCONO
LE IDEE/4 (L. Rossetti) 3
<< SUSSURRI E STRIDA 4
<< E SE LA LUCE ACCADE? (G. Moscati) 4
“A Midsummer Night's Dream” (1593)
Sogno di una notte di mezza estate
Proposta della commedia di William Shakespeare in inglese (seguendo l'impostazione originale)
Con una breve considerazione in italiano e un breve riassunto della vicenda.
Invito alla lettura
Quadro di Joseph Noel Paton
Zarathushtra o Zaratustra o Zoroastro (nella forma occidentalizzata del nome derivante da quella greca), riformatore religioso. Il nome significa allevatore di cavalli. La figura di Zarathushtra è oggi da molti studiosi messa in discussione, la tradizione dice che visse e predicò in Iran, dal riscontro dei dati la sua opera può essere fissata in periodo che va dal 1000 al 600 a.C., senza però avere la possibilità di essere più precisi. Il Bundahishn (IX secolo d.C.) ci dice che Zarathushtra iniziò le sue predicazioni 258 anni prima di Alessandro Magno. Secondo alcune fonti tradizionali sarebbe nato ad Atropatene (nei pressi del lago Urmia), nell’Azerbaigian; secondo altre a Rayy nella Media. Autori greci affermano che Zarathushtra sarebbe nato nella Battriana. È considerato il fondatore della religione omonima, lo zoroastrismo o mazdeismo.
L’Utopia è appunto il regno del sogno, che libera dalla necessità e dalla schiavitù. Ecco perciò la trama di idee che andremo ad intrecciare e a commentare. Da Platone a Huxley, da Esiodo a Orwell, da Gioachino da Fiore a Marx, un cammino sospeso tra il bisogno di vincere la fame attraverso l’abbondanza e la pretesa “angelica” di emanciparci dal bisogno “umano, troppo umano” di doverci nutrire per vivere. Un cammino dantesco tra “inferni” e “paradisi”. Il nostro viaggio tra “il migliore cibo possibile” nel “migliore dei mondi possibili” tra mondi reali e mondi letterari tenterà di dimostrare che il tema del cibo è intrinseco alla letteratura di carattere utopico, quasi il necessario corollario ad un teorema.
Ed è in questa relazione di reciproca implicazione che giocano questi due elementi per certi versi indisgiungibili. Essi, infatti, nel corso della storia del pensiero occidentale, si rincorrono fecondandosi,sostanziandosi l’un l’altro.
Il cibo a volte, in società immaginarie caratterizzate dall’opulenza, viene enfatizzato come segno di abbondanza, mentre in altri contesti storici diventa il segno, di un’umanità nuova che ha trasceso i bisogni materiali di cui la fame è l’esempio più evidente.
Il cibo e più in generale l’alimentazione sono elementi fondamentali nella descrizione di ogni società immaginaria. Si tratta di due universi di discorso che si intrecciano, dove l’uno è spesso lo specchio fedele dell’altro.
Il suo valore nelle rappresentazioni utopiche non risiede tanto nell’aspetto pragmatico quanto nella valenza metaforica e simbolica, nella capacità di evocare il complesso dei valori di una società quasi ne fosse la cartina tornasole.
Così sarà una presenza eminentemente liquida (latte e miele) nei miti delle età dell’oro oppure il segno di armonia ne La Repubblica di Platone; diventerà simbolo eucaristico nelle utopie medievali e conoscerà aspetti iperbolici in quelle rinascimentali; sarà sinonimo di curiosità e raffinatezza nelle utopie illuministe e segno di un rinnovato ritorno allo stato di natura in quelle romantiche; simbolo di identità e speranza nelle utopie socialiste ed inquietante presenza nelle distopie novecentesche dove diviene segno evidente di mondi spaventosi, frutto di deviazioni dall’ordine naturale.
Una cosa è certa: il cibo nei mondi Utopici diventa un marcatore culturale, un principio identitario, in quanto ciò che si mangia è il riverbero dell’impianto ideologico sul quale si fonda un determinato immaginario sociale; il cibo quindi, come insegna Claude Lévi-Strauss, deve essere non solo buono da mangiare, ma anche buono da pensare. Ed è esattamente per questo motivo che, nella storia dell’umanità, il sogno della riforma sociale è andato di pari passo con l’idea di una riforma alimentare. Questo saggio racconta la storia e il significato di un legame (cibo e utopia) che da Pitagora giunge fino a Slow Food. Un viaggio sospeso tra "inferni" e "paradisi", dall'idea di un cibo aureo e puro al conformismo di un'alimentazione industrializzata.
Utopia é il regno del sogno, che libera dalla necessità e dalla schiavitù che ne consegue , ma anche dall'incubo conseguente l'uniformità, il conformismo, l'omologazione dei desideri. Ecco perciò la trama di storie che Pierpaolo Pracca e Edgardo Rossi intrecciano e commentano, viaggio tra "il miglior cibo possibile nel migliore dei mondi possibili" e, rovesciando l'assunto leibniziano, il suo opposto: un percorso narrativo che fa anche, inevitabilmente, tappa nelle ottocentesche Società di Mutuo Soccorso come nei contemporanei McDonald's.
La maggior parte delle fiabe armene si conclude con la caduta dal cielo di tre mele: la prima per chi ha raccontato, la seconda per chi ha ascoltato, la terza per chi ha capito. Il lettore attento si accorgerà che questo libro permette di assegnare tutte e tre le ricompense.
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