
Marco Palombi
Marco Palombi, born in Rome in 1968, is a senior top manager and a strategic consultant, with economics academic background, specialised in war economics, and an extensive experience developed in 30 years of operations within four continents, both in the institutional (international affairs, finance, defence) and in the private sector. He is an expert in social planning, author of books and essais on geostrategy and economics, Marco writes on the Nuovo Giornale Nazionale and on the Corriere Nazionale, and co-operates with the Forma Think Tank and with the National Institute for Geostrategy of Serbia. He's Chancellor of Italy of the Military and Hospitaller Order of Saint Lazarus of Jerusalem - Malta and Honorary Member of the Academy of Napoleonic Studies.
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The argument further demonstrates that religion is not the cause of war but its interpretive architecture: it allows the soldier to bear the fear of death, the act of killing, and the trauma of survival by integrating them into a higher narrative. From the Crusades to the Bhagavad Gītā, from jihad to just war theory, war is presented as an instrument of cosmic or moral order.
In modernity, where war is bureaucratised and secularised, this sacred dimension survives in rituals, ceremonies, and the moral vocabulary of sacrifice and honour. Ultimately, the chapter asserts that every war becomes theological—not because it is declared so, but because the one who fights cannot bear it otherwise. War is judged not by theologians, but by those in the line of fire.
It delves into the regional rivalries of Israel-Iran and AUKUS-China, elucidating how alliances, strategic interests, and perceived existential threats influence policy decisions and escalate risks. The role of deterrence, strategic ambiguity, and the integration of advanced technologies such as hypersonic missiles and nuclear-powered submarines are scrutinized to reveal their dual stabilizing and destabilizing effects.
Finally, the work evaluates the potential for regional conflicts, such as those involving NATO and Russia or India and Pakistan, to escalate into global crises. By connecting localized disputes with broader economic and geopolitical implications, it underscores the fragility of global stability in a multipolar nuclear world. The study emphasizes the urgent need for renewed diplomatic efforts, enhanced communication channels, and multilateral arms control agreements to mitigate risks and secure a more stable future
Come abbiamo visto, se da un lato questi sviluppi offrono opportunità senza precedenti, dall'altro pongono sfide complesse che richiedono una governance proattiva.
I paradigmi normativi devono affrontare le questioni di responsabilità, trasparenza ed equità, garantendo che le economie guidate dall'IA vadano a beneficio della società nel suo complesso piuttosto che consolidare le disparità esistenti.
Inoltre, le considerazioni etiche, come la potenziale necessità di una personalità giuridica, richiedono un dibattito rigoroso per allineare le capacità tecnologiche con i valori della società civile.
La narrativa speculativa di Stross fornisce quyindi una lente preziosa attraverso la quale esaminare le implicazioni nel mondo reale dell'accelerazione del cambiamento tecnologico.
Affrontando le sfide e le opportunità presentate dagli agenti economici autonomi, la società umana potrà affrontare questa trasformazione con lungimiranza e resilienza. Negandone l’esistenza, essa cesserà di esistere.
governance, and even culture showcases this evolution in real-time.
significativi degli ultimi decenni.
Nate come risposta alla crisi finanziaria globale del 2008, esse
rappresentano un’alternativa ai sistemi tradizionali centralizzati,
basandosi sulla tecnologia blockchain per garantire trasparenza e
sicurezza nelle transazioni. A partire dal 2009, con il lancio di Bitcoinii, il
mercato delle criptovalute è cresciuto in maniera esponenziale,
passando da un volume totale di transazioni di pochi milioni di dollari nei
primi anni a oltre 14 trilioni di dollari nel 2024, secondo Chainalysis.
Questa crescita ha portato a un’espansione significativa del numero di
utenti globali, stimati in circa 562 milioni nel 2024, con una distribuzione
che varia tra economie avanzate ed emergenti.
Parallelamente, l’evoluzione delle criptovalute ha stimolato un acceso
dibattito sulle loro implicazioni economiche e sociali.
Nel 2022, si sono registrati oltre 1.000 attacchi cibernetici significativi attribuiti a gruppi legati all’intelligence russa, con obiettivi critici come infrastrutture energetiche e sistemi di trasporto nei Paesi Baltici, in Polonia e in Germania. Questi attacchi hanno spesso coinciso con il trasferimento di aiuti militari verso Kiev, dimostrando una chiara volontà di “punire” il sostegno europeo.
Nel contempo, le campagne di comunicazione hanno registrato un incremento analogo. Nel 2023, oltre il 70% delle narrazioni tendenziose diffuse da reti mediatiche filo-Cremlino miravano a orientare l’opinione pubblica europea, sottolineando il collegamento tra il sostegno all’Ucraina ed problemi economici ed energetici interni. Questa strategia ha avuto un impatto rilevante nei paesi più colpiti dalla crisi energetica, come Germania e Italia, alimentando movimenti populisti e sentimenti anti-guerra (e talvolta anti-Ucraina).
In aggiunta, l’uso della leva energetica da parte della Russia ha raggiunto il suo apice nel 2022, quando Gazprom ha ridotto le forniture di gas alla Germania del 40% durante l’inverno, situazione peggiorata dall’esplosione dolosa del Nord Stream II, che era costato miliardi alle economie europee.
I dati di Eurostat mostrano che, nello stesso anno, le importazioni di gas russo in Europa sono diminuite del 50%, un cambiamento che ha richiesto costose strategie di diversificazione energetica da parte degli Stati membri.
Tutto questo è pienamente in linea con la Dottrina Gerasimov di guerra ibrida.
La battaglia legale portata avanti da Thaler ha riacceso il dibattito su un interrogativo fondamentale: un'opera creata autonomamente da un’intelligenza artificiale può essere protetta dai diritti d’autore?
E, in caso affermativo, chi ne detiene la proprietà?
Questa ambiguità non è un difetto casuale, ma una caratteristica sistemica del capitalismo moderno, in cui economia e politica danzano in un equilibrio fragile.
Ma mentre una certezza emerge - la Federal Reserve, ben più di un ente monetario, è uno dei centri nevralgici del potere globale - la risposta alla domanda rimane aperta.