IL CINEMA E LA FOTOGRAFIA -AI TEMPI DELLA RIPRODUCIBILITA' TECNICA
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Abstract
La fotografia ed il cinema come la intendiamo nei nostri giorni hanno delle date di nascita ufficiali: nel primo caso il 9 luglio 1839, quando a Louis Jacque Mandè Daguerre scenografo e creatore di diorami, venne concesso il brevetto dall'Accademia delle Scienze di Parigi per il suo progetto fotografico; nel secondo caso qualche decennio più tardi, ovvero: il 28 dicembre del 1895, quando i fratelli Lumière proiettano per la prima volta al pubblico un loro cortometraggio con un'unica inquadratura. Quello su cui ci concentreremo, però, non saranno la storia della fotografia e del cinema, né delle varie tecniche che, nel corso degli anni, sono state scoperte. Il centro del discorso che faremo sarà incentrato su quanto questi due mezzi abbiano influenzato e cambiato la visione del mondo negli anni. Poteva uno strumento tecnico esprimere la sensazione artistica che dava già la pittura? Negli '20, il teorico dell'arte Balàzs e l'artista della Bauhaus Moholy-Nagy cominciarono ad interrogarsi sull'impatto che la fotografia ed il cinema potessero e che già stavano avendo sulla cultura contemporanea, in quanto media ottici, sono capaci di ridefinire il rapporto tra immagini e parole ed esperienza visiva e sapere concettuale. Laszlo Moholy-Nagy usa nei scuoi scritti le espressioni cultura ottica o della visione per parlare del modo in cui fotografia e cinema, stavano trasformando le coordinate del visibile, portando alla luce fenomeni prima inaccessibili all'occhio umano.
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Disegnarecon, 2013
In alcune significative produzioni filmiche degli ultimi trenta anni è possibile scorgere il ruolo innovativo della fotografia, non soltanto dal punto di vista tecnico, ma anche per ciò che riguarda la trama del film. Gli esempi descritti nel testo-da Blade Runner al recente Inception-possono consentire di comprendere meglio il modo in cui la tecnologia dell'elaborazione delle immagini ha modificato il tipo di percezione delle sequenze cinematografiche, contribuendo anche a trasformare i giudizi su queste nuove modalità di lavoro da parte di artisti solitamente tradizionalisti nelle pratiche di ripresa, come Wim Wenders. Il suo film, Fino alla fine del mondo, infatti, si configura come un episodio particolarmente eloquente nella filmografia dell'artista, che testimonia un cambiamento anche nella definizione del metodo di lavoro. In some significant film productions of the last thirty years photography plays an innovative role, not only from a technical point of view, but also regarding the plot of the movie. The examples described in the text-from Blade Runner to the recent Inception-may allow a better understanding of the way in which the technology of image processing has altered the perception of film sequences, also helping to transform the opinions on this new way of work by artists usually adopting traditional practices, such as Wim Wenders. His film, Until the end of the world, in fact, appears as an episode particularly eloquent in the filmography of the artist, which testifies a change in the definition of the working method. Parole chiave: cinematografia, effetti speciali, elaborazione digitale delle immagini, rappresentazione, montaggio video
Di fronte alla questione relativa al compito della filosofia, Gilles Deleuze ha dato una risposta che potremmo definire "fuori dal tempo" per la sua validità, e "fuori dalla filosofia contemporanea" per via della sua semplicità espressiva. Eppure, affermare, sulla scia di Nietzsche, che l'attività della filosofia «è la critica della stupidità e della bassezza» 1 significa indicare un assioma fondamentale per la filosofia di questo nuovo secolo e, al tempo stesso, suggerire uno dei compiti politici più urgenti per il nostro presente. La critica della stupidità ha infatti acquisito la sua efficacia più puntuale nel momento in cui «l'informatica, il marketing, il design, la pubblicità, tutte le discipline della comunicazione si impadronivano della parola stessa "concetto"» 2 e sembravano così sottrarre alla filosofia il suo lavoro di creazione dei concetti. Ecco allora che Deleuze, mostrando come queste discipline rientrano nel concetto di «controllo», ha voluto prendersi la rivincita del filosofo.
This article is conceived both as a reply and a summary of the arguments presented in the last issue of this journal (N. 12/13 2015). Through the concepts of Erfahrung and Erlebnis and the Walter Benjamin concepts of " aura " and " choc " and of " first " and " second " technique, the authors argue against the declarations of " poverty " and " death " of the possibility of experience apparently made by both Benjamin and, lately, Agamben. Following the history of the idea of experience to the present day, after the cases of the so called " Psychedelic Experience " and of the contemporary " UX " (User Experience in an electronic environment), the authors identify in Benjamin's work an ever-open possibility for experience, through the recurring process of choc and cyclical destruction and reconstruction of the " medium ". That process, defined by Benjamin as " innervation " , is apt to integrate new devices into the system of perception. Considering the language as the first technology, this process presents also a strong affinity with the first experience of language as described by Agamben.
Scene replicanti. Cinema, teatro e i loro ibridi nel tempo dei nuovi media, 2019
La tesi ha per argomento lo stato corrente dell'ibridazione mediale tra cinema e teatro, sulla scorta delle innovazioni apportate dall'affermazione dei New Media. La ricerca è condotta tramite l'analisi di un corpus di opere teatrali e audiovisive appositamente selezionato. Tale ricerca si concretizza nell'individuazione di costanti dinamiche legate alla maturazione di nuovi sistemi linguistici e assetti visuali nella produzione cinematografica e teatrale corrente. The dissertation's subject is the current state of hybridization between cinema and theatre under the influence of the new media. The research was conducted on a selected body of theatrical and audiovisual works, and is aimed to the individuation of constants for the birth of new linguistic systems and visual approaches within current film and theatre.
Per RIVOLUZIONE DIGITALE s'intende il passaggio dalla pellicola (supporto fisico e chimico) ai dischi ottici (il "bit", l'immateriale), vera e propria rivoluzione storica; l'avvento del cinema digitale o "D-cinema" ha apportato una trasformazione nella filiera produttiva cinematografica, cambiando i processi realizzativi e la tipologia del prodotto finale. L'introduzione della "computer design" e dell'informatica ha introdotto la figura del designer, del grafico, che prima dell'avvento del digitale entrava in azione in fase di postproduzione per inserire i titoli (il titolista), mentre ora può intervenire in varie fasi, dalla pre-produzione. La trasformazione parte già dalla sceneggiatura, perché se nel prodotto finale è prevista una sequenza di più immagini nello stesso fotogramma, questo va già contemplato in fase di scrittura della sceneggiatura. Sceneggiatura -linearità temporale -> quindi si va verso la circolarità/a-cronologia -ipertestualità (diventa il livello più frequentato sul piano della sceneggiatura) -plurinarratività -flusso di coscienza Come già accaduto per la letteratura in passato e come sta già avvenendo per altri prodotti audiovisivi (videogames), anche nel cinema si assiste all'introduzione della circolarità temporale o multi-linearità, cioè il film non ha più solamente la linearità temporale (un inizio, uno svolgimento, una fine) ma può iniziare e finire in un punto per poi ritornare al punto iniziale. Oppure, come nei film di Quentin Tarantino (Pulp Fiction) e David Lynch più storie possono partire da un corpo centrale e poi ramificarsi e/o intrecciarsi assumendo quello che in letteratura si chiama flusso di coscienza. Storyboard L'uso dello storyboard è antico, mutuato dal teatro, molti registi lo hanno usato anche nel cinema analogico per immaginare quello che sarebbe stato poi sul set; con il digitale lo storyboard assume maggiore importanza per ottimizzare i costi elevati degli effetti speciale o delle animazioni 3D. Ripresa e set invisibile L'utilizzo del fondale neutro (il Blue Screen o Croma Key) ci permette di sovrapporre artificialmente l'immagine ripresa a qualsiasi tipo di ambientazione, quindi in fase di ripresa abbiamo sempre più:
Ove non altrimenti specificato le mlsre sono espresse in centmetri, altezza per base. Si ringrazia Alberto Fanelli per la collaborazione a una prima versione della tabella in .
Generazione critica: Arte, fotografia e tecnica, 2016
paper within the publication "Generazione critica: Arte, fotografia e tecnica" edited by Marcella MAnni and Luca Panaro, published by Danilo Montanari editore, 2016
Scienza e Beni Culturali, 2023
The essay analyzes the transformations suffered from the cinema with the advent of digital technology and the theories that hypothesize the disappearance of film. The author affirms that cinema resists as model for new media and as experience of the spectator, despite these transformations. Finally, the essay suggests to abandon the ontological question for a phenomenological description. This description allows to identify some similarity between digital cinema and painting.
Il Contemporaneo (Silvia Grandi, ed.), Fausto Lupetti Editore, Bologna, 2012
Immagine e realtà continuano a rincorrersi nell’immaginario contemporaneo attraverso forme sempre inedite, direttamente connaturate all’evoluzione dei media. Nonostante ciò, lo statuto del- l’immagine digitale sembra essersi invece adagiato su una posizione ben precisa, che metteremo a fuoco fra poco, e che queste pagine in- tendono emendare, superare. Anzi, l’intento è celebrarne un vero e proprio requiem, al contempo inneggiando ad una ipotesi interpretativa alternativa.

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