Carni in rivolta. Macellai a Siena nel Medioevo
2018, Pacini
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Éva Vígh, 2019
136 ÉVA VÍGH «Agnello, nimico ai lupi che li danno guerra». (Auto)riflessioni dantesche e bestiari medievali Negli ultimi tempi i titoli ammiccanti di pubblicazioni sul bestiario dantesco, schedature, repertori o interpretazioni e contributi specifici, segnalano la costante intenzione di recupero più o meno sistematico del simbolismo animale nella Commedia. 1 Il ruolo e l'interpretazione degli animali e della "bestialità" in rapporto con il poema mostrano un panorama alquanto vario alla cui classificazione ed approccio tematico e metodologico si potrebbe dedicare un intero libro. 2 L'interesse particolare per gli animali della Commedia è motivato anche dal fatto che il simbolismo animale in Dante si inserisce organicamente nella rappresentazione poetica dei fenomeni naturali e nella cosmologia del poeta. Dante, infatti, vede e fa vedere tutte le creature dell'universo in ordine cosmico, e quest'ordine della natura corrisponde al principio e alla forma che, essendo una legge divina immutabile, rende tutto l'universo simile a Dio: […] Le cose tutte quante hanno ordine tra loro, e questo è forma che l'universo a Dio fa simigliante. […] Ne l'ordine ch'io dico sono accline tutte nature, per diverse sorti, più al principio loro e men vicine.
Canne nel Medioevo. Ricerche e prospettive di indagine, a cura di Francesco Panarelli, Victor Rivera Magos, Ruggero G. Lombardi, Edipuglia 2022, 2022
Il volume offre una riflessione organica e multidisciplinare sulla vicenda della civitas medievale di Canne, dalle origini al suo lento declino. Della città vescovile resta oggi uno dei parchi archeologici più importanti d’Italia nel quale il complesso dialogo tra mito annibalico, patrimonio medievale e paesaggio costituiscono un elemento di fascino indiscutibile.
Da "Medioevo Misterioso", n. 4 (2016) - versione ancora in bozza e senza dide, 2016
Cani e gatti erano amati e vezzeggiati anche nel Medioevo. Lo provano ritratti, manuali di allevamento, cronache e aneddoti. E i nomi a loro imposti
2023
La stesura dell'elaborato è volta a chiarire il contesto storico del carnevale veronese e analizzare il fenomeno delle “sanzenate” di fine Cinquecento. Il primo capitolo, che costituisce un’introduzione alla lettura dei seguenti, si propone di riportare gli avvenimenti che riguardarono la città di Verona dagli ultimi anni del Trecento al Cinquecento. L'intento è quello di focalizzare lo sguardo non solo sui meri eventi, ma anche sulle caratteristiche dell’amministrazione locale. Aspetti relativi alle celebrazioni carnevalesche sono presi in considerazione nel secondo capitolo, dove si tenta di far ordine e chiarezza sull’origine del palio “del drappo verde” e del “Venerdì Gnocolar”. L’elaborato si conclude con il terzo capitolo, dove si tratta dell’identità del quartiere di San Zeno e delle “sanzenate” di fine Cinquecento.
Annali dell'Università degli Studi di Ferrara Museologia Scientifica e Naturalistica, 2016
Breeding and hunting at the Santa Severa Castle (Rome) during the Middle Ages: the tables of the nobles and of the common people from the 13 th to the 14 th century Riassunto-Lo scavo del Castello di Santa Severa, iniziato nel 2006 e portato avanti grazie al contributo volontario di appassionati e archeologi professionisti, ha condotto a risultati molto importanti per la conoscenza delle vicende storiche dell'area costiera a nord di Roma. L'ampio campione osteologico esaminato, 19093 resti, proviene in grande parte dallo scavo della piazza della Rocca, effettuato all'interno dell'edificio ecclesiastico. Sono state studiate le unità stratigrafiche che fanno parte del riempimento della parte conservata dell'edificio religioso, in particolare la zona absidale e il transetto. L'operazione di interro dell'edificio antico avvenuto per un altezza di circa 5 metri dopo la sistematica spoliazione di tutto il materiale lapideo e della pavimentazione, probabilmente necessario per essere riutilizzato nella costruzione di una nuova chiesa, deve essere avvenuta intorno alla seconda metà del XIV sec. in seguito ai lavori di sistemazione dell'area, con conseguente svuotamento di una serie di butti presenti nella zona interessata alle attività quotidiane. La ceramica presente negli strati dell'interro indica una datazione attribuibile ad un arco di tempo abbastanza ristretto, ascrivibile ad un periodo compreso tra il XIII e la prima metà del XIV sec. Sono stati analizzati i resti di mammiferi e uccelli (domestici e selvatici), pesci, tartarughe, e molluschi, che rappresentano i residui della attività di cucina della comunità che viveva nel borgo del castello. Summary-The excavation at the Santa Severa Castle that started in 2006 and continued with the help of enthusiastic volunteers and professional archaeologists, led to very important results for understanding the historical events of the coastal area North of Rome. The large osteological sample examined (19,093 remains) derives mostly from the excavation of piazza della Rocca within the religious building. The stratigraphic units that are part of the filling of the preserved portion of such building, especially the apse and the transept, have been studied. Around the second half of fourteenth century this ancient structure was covered for a height of about 5 meters after the systematic despoliation of all the stone materials and floors that have been probably reemployed for the construction of a new church; this occurred after the reorganization of the area and resulted in the clearing of a series of discard pits located in the part where daily activities were carried out. The pottery recovered in these layers indicates a fairly narrow time span, between the thirteenth and the first half of the fourteenth century. The remains of mammals, birds (domestic and wild), fish, turtles, and shellfish have been analyzed; these represent the residues of the cooking activities of the community living in the village of the castle. Cenni storici Il Castello di Santa Severa si trova nell'area costiera a nord di Roma, a circa 50 km dalla città. La posizione sul mare lo rende da sempre un sito di grande importanza strategica e paesaggistica, costruito al centro di una zona di ampie pianure costiere abitate dall'uomo da lungo tempo. Frequentata sin dal Paleolitico, molti sono i ritrovamenti di industrie riferibili al Neolitico, in selce e ossidiana proveniente da Palmarola e dalla Sardegna, che veniva probabilmente trasportata poi nelle aree più interne. La zona diviene importante soprattutto nel periodo etrusco. L'insediamento di Pyrgi si veniva a trovare su un altura stretta e allungata che in epoche antiche si elevava sulla pianura circostante e si protendeva verso la spiaggia e verso l'area trasformata poi in zona portuale. La ricchezza della città era ben conosciuta, nell'area dei templi era presente un centro di culto, ma anche un emporio dove transitavano merci e genti che provenivano da molte zone del Mediterraneo (Colonna 1970; Rovere et al. 2011; Frau 1990). Nel III sec. a.C. viene impiantata una colonia romana, un Castrum, protetto da mura poligonali, l'importanza del porto viene conservata e le sue strutture si sovrappongono a quelle di epoca etrusca sfruttandole e fortificandole ampliandone
NAM 510823 Fascicolo N. 5 , 2021
Communal military systems in the Fourteenth and Fifteenth Century Italy are largely based on personal compulsory corvées. Therefore, townsfolks mobilisation for military expeditions (Cavalcate) need to be enforced by some sort of sanction, of a nature and severity varying from Commune to Commune and according to circumstances. In Siena, thanks to thanks to extensive documentation, it can be observed how the Commune punished transgressors between XIII and 1287 with the Ghibelline government and from 1287 to 1355, the years of the Guelph government of the Nove. From the analysis of the documents, it is possible to measure the political meaning of the offense, treated differently by Ghibellini and Guelphs, the economic impact that the fines had for offenders. It was with the government of the Nove that the first military justice organs were created, functional to the policies of the regime. With the crisis of the government of the Nine, we are witnessing a slow but progressive decrease in the offense towards the middle of the fourteenth century, attributable to the increasingly important use of mercenary troops.
De Grossi Mazzorin J. 2016, Lo sfruttamento degli animali domestici a Roma e nel Lazio nel Medioevo, in A. Molinari, R. Santangeli Valenzani, L. Spera (a cura di), L’Archeologia delle produzione a Roma (secoli V-XV), Collection de l’école française de Rome – 516, Atti del Convegno Internazionale di Studi Roma 27-29 marzo 2014, pp. 309-322.
2016
Di tutti i mestieri annonari, quello del macellaio è il più studiato per l’epoca medievale. L’importanza dei consumi carnei nelle città medievali, le implicazioni culturali e materiali legate alla pratica delle macellazioni e al consumo di carni rosse, l’abbondanza di fonti reperibili negli archivi cittadini e, non ultimo, la presenza dei macellai alla guida di numerose rivolte urbane tra medioevo e prima età moderna, ne hanno fatto un soggetto ad alta visibilità storiografica. Nonostante le ricerche condotte nell'ultimo decennio sui macellai cittadini (Bruxelles, Parigi, Barcellona, Siviglia, Venezia, Siena) e sulle rivolte urbane medievali, manca ancora uno studio sistematico sul fenomeno dei macellai in armi. Tra rivolte contro il potere costituito (e i controlli e le tasse imposte al mestiere), congiure ordite nell'ombra, e braccio armato al servizio di un potere nuovo o da rinnovare, un elenco delle cosiddette ‘rivolte dei macellai’ è ancora lungi dall'essere completo. Da Brunswick a Siena, da York a Bologna, da Parigi a Venezia, con oltre 40 casi già rintracciati attraverso l’Europa occidentale e una cronologia che si muove tra metà XIII e metà XV secolo, il panorama di riferimento è geograficamente ampio ed estremamente vario dal punto di vista politico, economico, sociale. In questo articolo presento i primi dati di una ricerca comparata, identificando gli elementi che contraddistinguono il mestiere, determinando il suo rapporto con la società cittadina e le autorità pubbliche da un lato all'altro dell'Europa. L'obiettivo è offrire alcune considerazioni preliminari attorno a un tema che, allo stato attuale della ricerca, costituisce un doveroso contributo alla storia sociale e urbana dell’Europa bassomedievale.
Compie 30 anni! libro molto utile per orientarsi nel territorio di Siena primo '300

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