I Linguaggi della Musica Pop (Bompiani, 2003)

Appunti dettagliati per studenti del manuale di linguistica generale Pietro Maturi, I suoni delle lingue, i suoni dell'italiano. Introduzione alla fonetica (Il Mulino 2009)

Tesi di Laurea Triennale in Lettere Moderne, relatore: Mirko Volpi, correlatore: Pietro Benzoni. Dipartimento di Studi Umanistici, Università degli Studi di Pavia, A. A. 2016-2017, 2017

Nella ricerca si analizza la lingua degli album di Claudio Baglioni dal 1980 al 1900 da un punto di vista sincronico, contestualizzandola al contempo, in diacronia, nella più ampia storia della lingua della canzone italiana, ed illustrandone le linee evolutive interne all'opera del cantautore, cercando di dimostrare le modalità con cui egli componga in bilico tra tendenze di mimesi letteraria del parlato, e imitazione della lingua poetica primo-novecentesca, riuscendo ad innovare dall'interno la lingua della canzone italiana. Lo studio inoltre focalizza il ruolo peculiare che Baglioni ha avuto in questo decennio, contribuendo a definire il nuovo standard che negli anni Novanta influenzerà la lingua della canzone di consumo. Questo lavoro si inserisce in almeno tre ricerche più ampie (Serianni, Telve, Antonelli) che avevano illustrato le caratteristiche peculiari della lingua di Baglioni tra gli anni Settanta e Novanta, ma è la prima volta che i testi del cantautore romano vengono affrontati con una prospettiva linguistico-monografica.

Appunti dettagliati per studenti del manuale di linguistica generale Pietro Maturi, I suoni delle lingue, i suoni dell'italiano. Introduzione alla fonetica (Il Mulino 2009)

È vietata la riproduzione, anche parziale, con qualsiasi mezzo effettuata compresa la fotocopia, anche a uso interno o didattico, non autorizzata. Meltemi editore via dell'Olmata, 30 -00184 Roma tel. 06 4741063 -fax 06 4741407 info@meltemieditore.it www.meltemieditore.it Federico Montanari Linguaggi della guerra MELTEMI Voglio qui ringraziare tantissimo Elena -a cui desidero dedicare il libro -non solo per il grande aiuto ma per tutto quanto; Alberto per le riletture; Gianfranco Marrone per la pazienza, anche nel rivedere il lavoro, e per la fiducia accordatami. E Paolo Fabbri per gli stimoli e le esortazioni. p. 7 Introduzione Perché da sempre il racconto e il canto di guerra? 9 Le dimensioni dell'oggetto-guerra: la narrazione 13 Questioni di metodo 14 Cambiamenti negli studi strategici 17 Testi e strategie 20 Osservare l'azione. Una definizione di strategia 21 Il paradigma di Clausewitz 25 Lo sguardo dei testi 32 Discorso storico e "mondi" 33 Un ulteriore possibile apporto della semiotica 37 Capitolo primo Lo statuto dell'oggetto-guerra 37 Un fatto sociale totale 41 La guerra come generatore di leggende e miti 58 Passioni come dispositivi di costruzione dell'immaginario bellico 63 Tattica e percezione 82 Il concetto di configurazione discorsiva 93 Capitolo secondo Guerra e conflitti 94 Azioni collettive, pratiche e contestazioni sociali 117 Fra passioni e azioni 137 Capitolo terzo Dall'agire al sentire, attraverso i testi 137 La "persona" della guerra 140 Figure della guerra: spazi, tempi, corpi raccontati 150 Visioni e rappresentazioni transtoriche della violenza e della guerra Indice 171 Capitolo quarto Limiti, soglie 171 Differenze fra guerra e gioco 189 "Il fondamento del non fondamento": ancora sul racconto di guerra 192 L'oggetto costituito 197 Capitolo quinto Percorsi semiotico-strategici 197 La trasformazione del concetto di strategia e la dimensione semiotico-culturale 204 La guerra oggi. Dalla strategia all'oltre-guerra del caos: crematistica del conflitto 215 Strategie virtuali 237 Lo studio delle molecole dell'azione strategica 238 Una lotta fra voleri 240 Le passioni del conflitto 247 Capitolo sesto Racconti di guerra: la memorialistica della prima guerra mondiale 248 La percezione del "ciò che accade" 252 Il caso della memorialistica della prima guerra mondiale 258 La costruzione discorsiva del diario 261 Il diario di guerra come costruzione di mondi 263 Semiotica della cultura ed evento bellico 265 Modi di percepire e di sentire 269 Eterogenesi e nascita di una lingua comunitaria 275 Capitolo settimo World Wide War 276 Forme e tattiche della comunicazione 284 Nuove etiche e una nuova morale di guerra 302 Clausewitz rovesciato 304 Dalle manovre mediatiche alla logistica semiotica 305 Nuove narrazioni politico-belliche 313 Forme del racconto di guerra in TV 325 Una trappola mediatica 334 La specificità del racconto di guerra 359 Bibliografia PERCHÉ DA SEMPRE IL RACCONTO E IL CANTO DI GUERRA?

Just for Dancing?, ed. by Alessandro Bratus & Nicola Bizzaro

The essay focuses on Carsten Nicolai’s (a.k.a. Alva Noto) musical, audiovisual and multimedia language. In order to deepen this topic, a comparative analysis of the three trioon versions by Alva Noto and Ryuichi Sakamoto is presented: trioon I and trioon II from the album vrioon (2002) and trioon, the audiovisual performance recorded in insen live (2006). The continuity among musical and visual, formal and temporal construction, will be highlighted through the comparative analysis. The three versions are based on a limited set of materials. Nonetheless, they follow their own formal path. They diverge both on the macro-formal niveau, that is, on the structuring of the material and the sections, and on the micro-formal one, that is, on the temporal dimension, on the rhythms construction and on the tonal evolution. The rhythmical techniques and their perception constitute the core of the analysis. The essay highlights the continuity of the work on the gestalt principles, on the form in all its dimensions, and on its perception, underlying Alva Noto’s artistic thought and praxis: a perspective that he shares with other EDM’s artists, such as Ryoji Ikeda.

Mina - una forza incantatrice (a cura di L. Pestalozza-F. Fabbri), Euresis, 1998

A short account of popular song in Italy from the late Fifties to the mid Sixties with emphasis on the generational changes and the introduction of new ways of singing

Testo in uso nella catedra di Clavicembalo [teaching material in use in the Harpsichord course], Conservatorio G. Verdi, Turin, Italy, 1998

Una spiegazione riassuntiva del temperamento musicale: principi acustici, caratteristiche musicali ed evoluzione storica. [A concise exposition of musical temperament: acoustic principles, musical features and historical evolution. 17pp.] Traduzione dalle versioni originali in Spagnolo e in Inglese (non pubblicata) effettuata dalla cattedra di clavicembalo del Conservatorio G. Verdi di Torino, poi revisata dall'autore. [Translation from the original Spanish and English (unpublished) versions, by the chair of harpsichord of the Conservatorio G. Verdi of Turin, with final revision by the author.]

Riproduzione, trascrizione e commento del testo originale inedito su cui si basa la celebre lettera dettata da Totò a Peppino De Filippo nel film "Totò, Peppino e... la malafemmina". Nella trasposizione cinematografica la lettera è stata insaporita dai due geniali interpreti con commenti bizzarri e paradossali, che hanno accentuato la carica parodistica dell’operazione e insieme la brillantezza del suo effetto comico.

I dati biografici riguardanti Silverio Picerli, ad oggi, erano praticamente inesistenti e si limitavano a riportare quanto si poteva ricavare dai frontespizi e dalle approvazioni per la stampa delle due opere teoriche a noi note. Infatti, le poche righe a lui dedicate nelle fonti storiografiche e lessicografiche -a partire dal XVIII secolo (PITONI, WALTHER, GERBER, BECKER, FÉTIS, MENDEL, EITNER, SCHMIDL, per citare le più note) 1 -lo definivano: Teologo, appartenente all'Ordine dei Minori Osservanti Riformati, originario di Rieti, attivo a Napoli tra il 1629 e 1631, ove diede alle stampe lo Specchio Primo di Musica, stampato a Napoli da Ottavio Beltrano nel 1630 e lo Specchio Secondo di Musica, stampato a Napoli da Matteo Nucci nel 1631. 2 Questa lacuna è stata in parte colmata da Loris Brucchietti, appassionato cultore di storia reatina che, con un paziente lavoro di ricerca archivistica, ha individuato fonti manoscritte e a stampa fino ad oggi sfuggite a tutti gli storiografi. 3 Sulla scorta del suo lavoro e con l'apporto di altra documentazione da me reperita è ora possibile delineare un attendibile profilo biografico del Picerli.