Papers by Emiliano Ranocchi

L'ebreo errante. Nuove prospettive su un mito europeo, 2023
Il motivo dell'Ebreo errante nel Manoscritto trovato a Saragozza di Potocki non può essere affron... more Il motivo dell'Ebreo errante nel Manoscritto trovato a Saragozza di Potocki non può essere affrontato senza tenere conto della sua complessa vicenda testuale, nella quale studi recenti hanno individuato tre tappe distinte. Come più volte ribadito da François Rosset e Dominique Triaire, cui si deve l'edizione critica del romanzo, esse sono da considerarsi corrispondenti a tre versioni autonome e distinte: la prima (solo parzialmente conservata) data al 1794 1 , la seconda (priva di conclusione) risale al 1804, la terza (completa) al 1810 2. La versione del 1794 è dunque l'unica che non può essere apprezzata nella sua pienezza, dato che ce ne sono pervenute solo venti giornate (19-39). Questa ricostruzione ha invalidato irreversibilmente le precedenti edizioni, in particolare quella di René Radrizzani (1989), fino ad allora considerata la più completa e pubblicata anche in italiano 3. Seppur condotta sugli originali francesi allora disponibili, essa riprendeva la struttura della traduzione polacca del 1847 di Edmund Chojecki, basata su manoscritti originali risalenti a quelle che noi oggi sappiamo essere due versioni differenti del romanzo (rispettivamente del 1804 e 1810) e cuciti insieme con inserti
Prace Polonistyczne, 2020

Acta Universitatis Wratislaviensis, Nov 30, 2022
La parola pogranicze, contenuta nel titolo dell'ultimo studio di Justyna Łukaszewicz, lungi dall'... more La parola pogranicze, contenuta nel titolo dell'ultimo studio di Justyna Łukaszewicz, lungi dall'essere un mero termine-contenitore, divenuto di moda nel mondo accademico polacco verso la fine del secolo scorso, risulta essere la chiave di lettura più adeguata a comprendere e apprezzare la metodologia applicata dall'Autrice nel suo saggio. Di non facile traduzione in italiano, nella sua prima accezione la parola esprime il territorio geografico adiacente a una frontiera da entrambi i lati. Mentre dunque la frontiera (granica) è concepita, in italiano come in polacco, come una linea geometricamente priva di spessore, pogranicze indica, paradossalmente, un territorio spesso difficilmente delimitabile proprio perché esso si sviluppa a partire da un confine, è attraversato da un confine, ha il suo fulcro nel confine, lo contiene in sé, ma lo supera intessendo una rete di rapporti, scambi, negoziati dall'una e dall'altra parte. La traduzione italiana che più vi si avvicina è "terra / territorio / zona di frontiera". In senso traslato, dunque, il termine esprime uno spazio di transizione caratterizzato dall'osmosi tra diverse culture. In questa accezione pogranicze può sussistere anche in assenza di una frontiera geografica comune. Le culture, infatti, da sempre comunicano tra di loro, facendo perno su complessi sistemi di mediazione, anche in assenza di territori di immediato contatto. È questo, dunque, il primo significato del sintagma contenuto nel titolo, pogranicze literackie-frontiera letteraria, con il quale l'Autrice riprende un uso inaugurato da Mieczysław Klimowicz. Tuttavia, con ciò non è esaurita la valenza programmatica della parola. A guardar bene, infatti, non è questo l'unico territorio di frontiera attraversato in questo saggio. Già a pagina 6 il lettore viene informato che il contenuto dell'opera si situa "al confine (na pograniczu) tra traduttologia e comparatistica". Oggetto di studio, infatti, non sono solamente le strategie traduttive di quanti, nella Polonia di re Stanislao, traducevano testi (letterari e non) provenienti dalla penisola italica, ma anche tutto il processo di mediazione culturale messo in atto da queste traduzioni. La traduzione e l'adattamento vengono così ad essere uno strumento per lo studio dell'imago gentium (imagologia), quella branca della comparatistica che studia l'immagine che i popoli nei secoli hanno costruito di sé e degli altri. "Le traduzioni, assieme ai paratesti che le accompagnano e le presentano ai des
Trois lettres inconnues de Jean Potocki \ue0 Adam Jerzy Czartoryski de l'ann\ue9e 1803
Goethe przed katedr\u105. Dzie\u142o sztuki jako dzie\u142o przyrody
Michala Bene\u161ov\ue1, Ve sv\u11btle kabaly. \u17didovsk\ue1 mystika v polsk\ue9 literatu\u159e meziv\ue1le\u10dn\ue9ho obdob\ued
Jan Potocki, the Greatest Author of the Polish Enlightenment as a French Writer
Bloomsbury Academic eBooks, 2022
Karlsbad, lato 1785
The article tries to reconstruct the meeting between Jan and Stanis\u142aw Kostka Potocki, Izabel... more The article tries to reconstruct the meeting between Jan and Stanis\u142aw Kostka Potocki, Izabella Lubomirska and Goethe and Herder in Karlsbad in summer 1785. The stay of Jan Potocki in Karlsbad in 1785 was unknown. Potocki's biographers F. Rosset and D. Triaire ignored it. The author of the article based for his research mainly on Stanis\u142aw Kostka Potocki's correspondence with his wife, on Goethe's and Herder's correspondence, last but not least he found in Cracow a letter of Jan Potocki to Herder from this year. Other witnesses from the entourage of the Polish and German company help to have an almost complete account of this less known chapter of the first stay of Goethe in Karlsbad
Proroctwa Marinettiego i Jasie\u144skiego. Rzecz o awangardzie (po)nowoczesno\u15bci
W poszukiwaniu \u17ar\uf3de\u142: Bogurodzica

Cracovia L 5 LUGLIO 1785 il trentaseienne consigliere segreto del duca di Sassonia-Weimar, Johann... more Cracovia L 5 LUGLIO 1785 il trentaseienne consigliere segreto del duca di Sassonia-Weimar, Johann Wolfgang von Goethe, in compagnia di Ludwig von Knebel e di un giovinetto di appena sedici anni, Friedrich Gottlieb Dietrich, esperto di botanica, all'una di pomeriggio metteva piede per la prima volta a Karlsbad. Non sapeva ancora che nella sua vita si stava aprendo un nuovo spazio, la Boemia, al quale sarebbe rimasto legato non meno che all'Italia e più che all'Italia fedele fino alla fine dei suoi giorni. Il tema dei rapporti tra Goethe e la Boemia occidentale (ricordiamo che, nonostante i ripetuti inviti, non fu mai a Praga) è stato oggetto di una monumentale monografia di Johannes Urzidil 1 e di numerose pubblicazioni minori. È noto come la fitta rete di rapporti intrecciata da Goethe con studiosi appartenenti sia all'aristocrazia tedesca locale, che al popolo ceco abbia svolto un ruolo fondamentale nello stimolare la fioritura dell'illuminismo boemo 2. Non sono state ancora tratte però le debite conseguenze dalla constatazione del fatto che le località termali della Boemia occidentale sono state per il poeta una delle principali finestre sul mondo, giacché al momento in cui prese a frequentarle (Karlsbad dapprima, poi Marienbad e Töplitz) esse si trova
Some Remarks on Translation in Old Polish Literature: The Kochanowski Case

Liberatura miedzy awangarda i tradycja. Bilans pierwszego dziesieciolecia
In 2009 ten years had passed since the term liberature was coined. Since then, this new historica... more In 2009 ten years had passed since the term liberature was coined. Since then, this new historical and literary category determining phenomena present in literature since the dawn of time has become firmly established in both critical and scientific discourse. From the perspective of decades, one can attempt its first summary. Referring to the seemingly marginal trends in literary tradition, and at the same time boasting such names as Sterne, Blake, Mallarm\ue9 and Joyce, liberature is strongly opposed to the postmodernist opinions about the death of literature in postmodern civilisation and compels the reader to work hard on and with the text, which is the opposite of the exploration of the world by surfin on its surface, which, according to many critics, seems to be the key to contemporary civilisation. Finally the emancipation of ideological and physical values of the book destroys of one of the most ingrained beliefs in Western culture, namely, that a work of fiction is a whole ...
Potocki, lecteur de Deluc
ozornie jednostronna i fanatyczna maszynolatria pierwszego, przedwojennego futuryzmu, jest jedną ... more ozornie jednostronna i fanatyczna maszynolatria pierwszego, przedwojennego futuryzmu, jest jedną z klisz, którą już uważniejsza historiografia ostatnich dekad podważyła 1. Nie ulega jednak wątpliwości, że dopiero I wojna światowa odsłoniła w pełni niszczycielski potencjał techniki i technologii. W dyskursie o nowoczesności musiała nastąpić rewizja przedwojennych poglądów, a bezkrytyczny zachwyt ustąpił bardziej ambiwalentnej postawie. Świadczy o tym twórczość tak zwanego drugiego futuryzmu, czyli futurystów młodszego pokolenia, którzy zaczęli tworzyć dopiero po Wielkiej Wojnie 2 .

Liberatura tra avanguardia e tradizione. Bilancio del primo decennio
In 2009 ten years had passed since the term liberature was coined. Since then, this new historica... more In 2009 ten years had passed since the term liberature was coined. Since then, this new historical and literary category determining phenomena present in literature since the dawn of time has become firmly established in both critical and scientific discourse. From the perspective of decades, one can attempt its first summary. Referring to the seemingly marginal trends in literary tradition, and at the same time boasting such names as Sterne, Blake, Mallarm\ue9 and Joyce, liberature is strongly opposed to the postmodernist opinions about the death of literature in postmodern civilisation and compels the reader to work hard on and with the text, which is the opposite of the exploration of the world by surfin on its surface, which, according to many critics, seems to be the key to contemporary civilisation. Finally the emancipation of ideological and physical values of the book destroys of one of the most ingrained beliefs in Western culture, namely, that a work of fiction is a whole ...

Jan Potocki jako tajny radca. Nieznane listy Jana Potockiego do Andrieja Jakowlewicza Budberga z prze\u142omu 1806 i 1807 roku
Na podstawie korespondencji, kt\uf3r\u105 odnalaz\u142 niedawno w moskiewskim Archiwum Polityki Z... more Na podstawie korespondencji, kt\uf3r\u105 odnalaz\u142 niedawno w moskiewskim Archiwum Polityki Zagranicznej Imperium Rosyjskiego, Emiliano Ranocchi opisuje pr\uf3by Jana Potockiego, by wywrze\u107 wp\u142yw na rosyjsk\u105 polityk\u119 zagraniczn\u105. W szczeg\uf3lno\u15bci trzy z tych list\uf3w poufnych, wys\u142anych w grudniu 1806 roku do ministra spraw zagranicznych Rosyjskiego Imperium, Adrieja Jakowlewicza Budberga, Potocki usi\u142uje przekona\u107 do nowego kierunku w rosyjskiej polityce zagranicznej. Listy zawieraj\u105 rodzaj politycznego manifestu pt. Reflexions sur l'influence de la politique asiatique dans les circumstances actuelles. Potocki omawia w nim dynamiki europejskich zagrywek politycznych, kt\uf3re w jego mniemaniu prowadz\u105 do ponownej redystrybucji w\u142adzy. Z uwagi na zaanga\u17cowanie Francji w Egipt, Potocki podkre\u15bla konieczno\u15b\u107 aktywniejszej interwencji Rosji w Turcji. Listy s\u105 opublikowane w aneksie do tomu
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