Papers by Filippo Carlo Ceretti

– This paper reports the first results of a netnographic explorative research about the Italian t... more – This paper reports the first results of a netnographic explorative research about the Italian teachers’ learning experience into the Facebook Groups focused on teaching/learning activities. From an online survey, we try to give a picture about the teachers’ motivations, styles of communication and participation, and evaluations of their online learning processes. Based on 354 responses, the research indicates that in Facebook Groups teachers can develop their digital literacies, explore new training models and integrate offline and online experiences in a new pattern: the onlife training. The more teachers themselves are confident in onlife learning, the more they are effective with their students. Riassunto – Di fronte alle nuove pratiche digitali, in special modo quelle espresse nei social network, la scuola e chiamata a sperimentarsi quotidianamente con dinamiche educative inedite. Questa ricerca esplorativa intende focalizzare l’attenzione su una di queste nuove espressioni de...

Video-educar(si). Dal Digital Video Sharing (DVS) alla meducazione
Mediascapes journal, 2015
La dimensione visuale della Rete costituisce forse l’aspetto determinante della cultura digitale ... more La dimensione visuale della Rete costituisce forse l’aspetto determinante della cultura digitale partecipativa. Anche se nei social network la comunicazione verbale resta centrale, i codici iconiciche essa incorpora ne trasformano radicalmente i significati cognitivi e soprattutto gli effetti (a livello della percezione estetica e della reazione emotiva): e questo il senso proprio della scrittura secondaria. In particolare, in questo processo di mutazione espressiva, l’evoluzione tecnica dei formati digitali (sempre piu “leggeri” e interconnessi) permette oggi di utilizzare anche il video come elemento condiviso nei post. In tal modo, il video – nato nel mondo del cinema ed esploso nella mediasfera televisiva – rappresenta oggi una delle possibili alternative a disposizione dell’utente comune che partecipa alla cultura dei social network. La Media Education ci ha da tempo dimostrato che la competenza mediale non e una qualita “naturale” posseduta dagli utenti dei media, ma un obiett...

It La pedagogia degli oppressi di Freire ha da sempre ispirato la Media Education internazionale,... more It La pedagogia degli oppressi di Freire ha da sempre ispirato la Media Education internazionale, sia sul versante dell'analisi critica dei messaggi (per smascherarne le iscrizioni di egemonia culturale e politica) sia sul versante del ruolo emancipatorio dell'intervento educativo. La rapida evoluzione tecnologica dei media digitali rende necessaria una ricollocazione di queste suggestioni all'interno di un nuovo contesto socio-comunicativo. A partire dalla definizione di oppressi digitali - tutti coloro che non possiedono gli strumenti culturali per cogliere le opportunita della Rete e che, quindi, restano esclusi dai processi di emancipazione culturale e personale - questo articolo in primo luogo individua come questione pedagogica il digital divide di "secondo livello", ossia la sfera della realizzazione socio-politica (la partecipazione digitale) e della crescita etica e personale (la responsabilita digitale) dei soggetti; in secondo luogo rilegge il concet...
This research explores the meaning of Digital Video Sharing (DVS) from apedagogical point of view... more This research explores the meaning of Digital Video Sharing (DVS) from apedagogical point of view. What does DVS mean for teachers? Which kindof knowledge and relationship is expressed by online sharing practices?How can DVS be involved in learning processes? The research uses an approachthat tackles the issue from different perspectives: with the help ofmedia studies, semiotics, aesthetics, media literacy, epistemology andethnography, DVS can be thoroughly analysed in search of its learning value.The article presents a general view over the very first results of suchanalysis.
Procedia - Social and Behavioral Sciences, 2015
MAIA (movie analysis in action) is a simple method in Media Literacy Education. It consists of a ... more MAIA (movie analysis in action) is a simple method in Media Literacy Education. It consists of a few simple operative steps, thanks to which you can design interesting learning situations to approach audiovisual text analysis with students. The method has been tested several times in last three years, in groups of young (16-18 years old) and adult students (23 years old and over). The main purpose of this teaching model is both to make the moment of "graphic transcription" of the audiovisual text more interesting, and to easily introduce the whole analysis process.
Primi passi nella media education. Curricolo di educazione ai media per la scuola primaria. Con DVD-ROM
49 Avvertenze 51 PERCORSO N. 1 Parole nelle mani (Fotografia 1) 75 PERCORSO N. 2 Una radio da favo... more 49 Avvertenze 51 PERCORSO N. 1 Parole nelle mani (Fotografia 1) 75 PERCORSO N. 2 Una radio da favola… in una notte di temporale (Radio) 91 PERCORSO N. 3 Carletto, il videofolletto (Video e Tv 1) 113 PERCORSO N. 4 Scatta il desiderio!(Fotografia 2) 129 ...

Primi passi nella media education: curricolo di educazione ai media per la scuola primaria
Questo libro rappresenta un vero e proprio curricolo di media education, rivolto ai bambini della... more Questo libro rappresenta un vero e proprio curricolo di media education, rivolto ai bambini della scuola primaria (in continuità con quella dell’infanzia) e basato su un apprendimento centrato sul fare, sull’educazione cooperativa e su una progettualità attiva. Uno strumento utile per educare alla comprensione, alla produzione, alla fruizione dinamica e a un uso critico e consapevole dei principali linguaggi mediali: fotografia, fumetto, cinema, tv, cartoni animati, internet, videogame, ipertesti. Il volume, articolato in 13 percorsi – autonomi ma complementari – elaborati da insegnanti, educatori, ricercatori, pedagogisti ed esperti di media, nasce da esperienze sperimentate dal MED, l’Associazione italiana per l’educazione ai media e alla comunicazione, nella realtà concreta della scuola d’oggi. Schede didattiche, suggerimenti passo passo sulle attività da proporre, indicazioni tecniche e pratiche per l’insegnante, immagini e schemi, rendono questo libro una preziosa risorsa per guidare – gradualmente – alla conoscenza e all’uso dei media e alla realizzazione di prodotti mediali. Completa il volume un DVD, che contiene i materiali di supporto per la realizzazione delle attività, i consigli degli esperti e un ricco repertorio di attività e di spunti per progetti sulla media education.
La comunicazione: dalla cultura orale alla cultura elettronica

– This paper reports the first results of a netnographic explorative research about the Italian t... more – This paper reports the first results of a netnographic explorative research about the Italian teachers' learning experience into the Facebook Groups focused on teaching/learning activities. From an online survey, we try to give a picture about the teachers' motivations, styles of communication and participation, and evaluations of their online learning processes. Based on 354 responses, the research indicates that in Facebook Groups teachers can develop their digital literacies, explore new training models and integrate offline and online experiences in a new pattern: the onlife training. The more teachers themselves are confident in onlife learning, the more they are effective with their students. Riassunto – Di fronte alle nuove pratiche digitali, in special modo quelle espresse nei social network, la scuola è chiamata a sperimentarsi quotidianamente con dinamiche educative inedite. Questa ricerca esplorativa intende focalizzare l'attenzione su una di queste nuove espressioni dell' " essere-scuola " : la partecipazione dei docenti ai gruppi Facebook (GFb) dedicati espressamente alla vita scolastica, alla didattica e alla professione docente. Dal-l'analisi di 354 questionari online, il quadro risultante dalle risposte dei " docenti digitali " suggerisce l'ipotesi di un nuovo modo di fare formazione in Rete, secondo una logica di continuità e integrazione tra il modello tradizionale e quello dell'auto-aggiornamento online: la prospettiva della formazione onlife. Potrebbe trattarsi di una modalità di acquisizione di competenze digitali direttamente spendibili con gli studenti.

La dimensione visuale della Rete costituisce forse l'aspetto determinante della cultura digitale ... more La dimensione visuale della Rete costituisce forse l'aspetto determinante della cultura digitale partecipativa. Anche se nei social network la comunicazione verbale resta centrale, i codici iconici che essa incorpora ne trasformano radicalmente i significati cognitivi e soprattutto gli effetti (a livello della percezione estetica e della reazione emotiva): è questo il senso proprio della scrittura secondaria. In particolare, in questo processo di mutazione espressiva, l'evoluzione tecnica dei formati digitali (sempre più " leggeri " e interconnessi) permette oggi di utilizzare anche il video come elemento condiviso nei post. In tal modo, il video – nato nel mondo del cinema ed esploso nella mediasfera televisiva – rappresenta oggi una delle possibili alternative a disposizione dell'utente comune che partecipa alla cultura dei social network. La Media Education ci ha da tempo dimostrato che la competenza mediale non è una qualità " naturale " posseduta dagli utenti dei media, ma un obiettivo formativo che è possibile raggiungere attraverso percorsi educativi strutturati. Tuttavia, il nuovo quadro offerto dal DVS – elemento portante dei social media – pone all'educazione mediale nuove sfide: le dinamiche comunicative del mondo digitale (nel quale " i media siamo noi ") spostano l'accento dalla lettura critica dei messaggi alla loro scrittura, dalla ricezione alla condivisione, dalla decodifica alla partecipazione, dal testo all'atto. Questo significa che la stessa educazione mediale deve essere profondamente ripensata: l'enfasi posta sulla testualità (alfabetizzazione, linguaggi, analisi, semiosi...) va ricollocata sull'agire comunicativo del soggetto (creatività, partecipazione, condivisione, intenzionalità comunicativa). La nuova meducazione impone di affiancare alle capacità critiche dell'alfabeta mediale una attenta riflessione sulle nuove pratiche di comunicazione video, che indicano come centrale lo sviluppo dell'auto-nomia personale, della responsabilità civile, della espressività consapevole. Insomma, si tratta di " tornare " ad educarsi alla virtù del buon cittadino.
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